Giulio's pov
La sveglia suona, ho una voglia matta di tornare a dormire, mandare a farsi fottere ogni singola preoccupazione da sotto il piumone, è il discorso che mi faccio tutte le mattine, ma è inutile e quindi mi alzo diretto al bagno dove faccio una veloce doccia.
Torno in camera mia e indosso una felpa grigia e un paio di jeans.Faccio colazione e mi dirigo a scuola a piedi.
Mi appoggio al muretto e fumo una sigaretta mentre aspetto quel coglione di Giorgio, possibile che quel ragazzo sia sempre in ritardo?
Qualche minuto dopo arrivano Saccone, Apa e Bellegrandi.
Ci salutiamo con una stretta di mano e finalmente vediamo Ferrario arrivare.-alla buonora- ridacchio.
-zitto, l'autobus era il ritardo e ci siamo dovuti fare tutta la strada a piedi-
-ci? Questo implica che ci sia più di una persona, chi era?- dice Bellegrandi.
-si, anche se non ci siamo parlati, eravamo io, la Marchi e Maddalena- conclude con uno sguardo sognante.
Appena sento nominare la Marchi sento un'improvvisa stretta al cuore ed alto il volto, che prima era rivolto a terra, Giorgio se ne accorge e mi lancia una strana occhiata.
Lui è l'unico a sapere della mia sfuriata contro la bionda, come io sono l'unico a sapere quello che realmente prova per l'amica della Marchi; è una specie di rapporto di fratellanza: nessuno può mentire all'altro.-Maddalena? Qualcuno qui è innamorato?- sghignazza Saccone.
Giorgio arrossisce fino alla punta delle orecchie.
-fanculo, non sono innamorato- balbetta.Scorgo, appena più lontano di Apa, la Marchi e Michelazzi parlarsi, anzi urlarsi frasi senza senso ed insulti.
Distinguo qualcosa come 'sei andati da quella troia?! Mi fai schifo'.
Poi vedo la Marchi andarsene dentro la scuola a passo deciso e testa bassa.
Passando accanto a me, il profumo di vaniglia della bionda mi ha letteralmente schiaffeggiato la faccia, facendomi sentire ancora più in colpa di quel già sono.-oh la Zarina ha litigato con il suo principe, quella troia se lo merita-ride Bellegrandi.
Sento la rabbia ribollirmi nelle vene: come si permette di darle della troia.
Certo lei si atteggia da principessa quando è a scuola, mostrando una maschera di odio, menefreghismo e superiorità ma quando è sola è simpatica, timida e addirittura dolce; quindi qualcuno mi tenga prima che molli un pugno sulla faccia di Mattia.Ferrario si accorge che sto serrando la mascella e mi incita a stare calmo con delle occhiate.
-Giulio sei silenzioso, di solito non ti risparmiavi con gli insulti- continua Mattia.
-ho smesso di preoccuparmi se una ragazzina viziata litiga con il fidanzatino perfetto- dico con finta nonchalance.
Tutti mi guardano sorpresi tranne Giorgio, il quale mi fissa con un espressione del tipo ' wow che bel teatrino, peccato che a me non la dai a bere'.Suona la campanella ed entriamo in classe. Prima ora: inglese. Una palla totale.
Mi accomodo nel mio primo banco aspettando che la Marchi arrivi.
Quando si siede accanto a me posso notare gli occhi leggermente rossi e gonfi, sebbene il trucco sia ritoccato.
-cosa guardi?- domanda fredda ma la voce quasi le muore in gola.
Vorrei stringerla forte a me e sussurrarle che va tutto bene, anche se non conosco il problema.
***
Le ore di lezione sono finalmente terminate.
Io e la bionda non abbiamo spiccicato parola.Torno a casa e lì c'è gia mia madre che mi aspetta seduta a tavola con due piatti di pasta sopra ad essa.
-hai qualcosa da fare questa sera?- domanda dolcemente.
So cosa vuole chiedermi: se questa sera voglio andare con lei a cena dai Marchi.
Di solito sbuffo o roteo gli occhi, invece oggi sono contento di andarci, così potrò parlare a quattr'occhi con Elena.
-va bene, non vedo l'ora di andare a mangiare da loro, così potrò mangiare un pasto decente- l'anticipo con una finta noia.Salgo le scale, mi butto di peso sul mio letto e cado in un sonno profondo.
Vengo svegliato dopo qualche ora dopo.
-ma che succede?- borbotto.
-buon pomeriggio- mi ritrovo davanti un Ferrario tutto sorridente.
-cazzo ti ridi?- gli domando.
-sono felice, oggi Maddalena ha casa libera...ma questo non c'entra, oggi ci vieni alla battle?-
-non posso, devo andare a cena dalla Marchi- lo informo.
Mi lancia un'occhiata maliziosa.
-non faremo nulla, mi odia- sospiro.
Nel mentre Giorgio apre i cassetti del mio comodino.
-si può sapere che cacchio stai facendo?-
-cerco un paio di preservativi- dice con nonchalance.
-sono nel secondo cassetto-
-ah grazie... aspetta, perché c'è un reggiseno qui dentro?- per poco non urla.
Oh cazzo, ecco dov'era il reggiseno con le fragoline che ho supplicato alla Marchi.
-sarà di Martina, lo avrà lasciato qui una di quelle volte che è venuta qui- alzo le spalle speranzo che mi creda.
-amico, ormai anche i primini conoscono il suo intimo e ti posso assicurare che non indpsserebbe mai dei reggiseni così imbarazzanti. Di chi è?-
-okay è di Elena- confesso tutto.
- glielo hai chiesto tu, una ragazza non te ne darebbe mai uno, ammettilo- ride.
-ammettilo che è carino- rido anch'io.
-mh, forse- guarda l'orologio al polso.
-oh sono in ritardo-
-vedi di usarli, i preservativi, non voglio diventare zio- gli urlo mentre lui è già arrivato in fondo alle scale.Di controvoglia mi siedo alla scrivania per fare un po' di compiti di matematica.
Cerco di concentrarmi ma la mia mente mi implora di smetterla.
Spero che con la cena di questa sera possiamo chiarire il tutto...anche quello che è successo quando non ero in me, sono troppo disgustato perfino per dirlo.Indosso la camicia azzurrina che piace tanto alla bionda con sotto un paio di skinny neri e sono pronto.
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Certe sensazione trapassano il cuore. -LowLow
FanfictionAl posto di fare una descrizione della fanfiction andrei volentieri a farmi Giulio Elia Sabatello.