Giorno 12 Agosto 1939 parte 2.

251 14 5
                                    

Un brivido di freddo mi percosse tutto il corpo quando persi il contatto caldo che avevo stabilito con l'acqua che riempiva la vasca, mi appisolai durante il bagno quindi non sapevo con precisione quanto ci stetti.

Varie gocce scorrevano lungo il mio corpo per poi scontrarsi brutalmente al suolo facendo formare delle piccole chiazze trasparenti, presi velocemente un asciugamano e lo passai per tutto il corpo asciugando ogni millimetro di esso, odiavo avere la sensazione di bagnato addosso, passai velocemente il pezzo di stoffa anche tra i miei capelli, giusto per togliere l'acqua in eccesso da essi.

Presi la camicia datami precedentemente da Harry, era davvero enorme, la infilai arrotolando le maniche circa quattro volte per farle arrivare leggermente sotto i palmi delle mani, iniziai ad abbottonare la camicia lasciandola leggermente aperta sul sopra, mi guardai intorno in cerca delle mie mutande, non erano più sul pavimento, forse non mi resi conto di averle poggiate sul lavandino, le presi e le infilai per poi andare davanti allo specchio, ero talmente piccolo che la camicia mi arrivava a metà coscia, era una cosa poco mascolina ma tanto non mi avrebbe visto nessuno oltre ad Harry.

Sospirai per poi avvicinarmi alla porta, era socchiusa, eppure mi era sembrato che Harry precedentemente l'avesse chiusa del tutto, probabilmente sarà difettosa, pensai.

Uscii dal bagno andando nella camera da letto, Il riccio non era presente nella stanza, mi avvicinai di più alla parete per vedere meglio i vari numeri scritti sul piccolo orologio appeso al muro, segnava le 19:30, probabilmente si era recato in una delle sale della nave per cenare.

Iniziai a guardarmi intorno, magari avrei trovato qualcosa con cui potermi intrattenere, vidi un libro che era posizionato su uno dei due comodini della stanza, lo presi senza neanche leggere il titolo, ho sempre voluto poter leggere un romanzo, pensai.
Mi sedetti sulla poltrona dove si era seduto più volte Harry, portai le mie gambe verso il petto per poi aprire il libro ed iniziare a leggere l'inchiostro su quelle pagine, beandomi di quel silenzio così rilassante.

Purebred ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora