Prologo

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Il ragazzo camminava lungo le strade di Los Angeles. Si scoprì a sorprendersi del fatto che nessuno si fosse accorto di lui. Poi pensò che in fondo c'erano ben altre persone che dovevano essere seguite e ammirate, non lui di certo. Aveva avuto il suo momento circa un anno e mezzo prima, ora non toccava più a lui.

Ripensò a loro. Nella sua mente apparivano caos e confusione, ma anche forti emozioni contrastanti. Cacciò via quei pensieri. Appartenevano al suo passato, ma per molte altre persone quel passato non era ancora stato cancellato.

Lui non voleva riviverlo, sebbene gli fosse piaciuto. Troppi misteri nascosti, troppi obblighi da rispettare, troppi segreti. Lui non voleva avere a che fare con tutta quella gente.

Eppure rimaneva una cosa che lo incuriosiva di quel mondo: due ragazzi. Due ragazzi che, probabilmente, non erano ancora felici e nascondevano una cosa ben più importante di un semplice segreto. Questo però rimaneva per lui una questione irrisolvibile, almeno per il momento.

C'era qualcosa in loro che lo insospettiva, ma allo stesso tempo lo affascinava da anni, non era mai andato in fondo alla faccenda, sebbene sapesse di cosa si trattasse. Non era un tipo che si faceva troppe domande, o almeno, se le poneva, ma le teneva per sé.

Era sempre stato quello più misterioso e tranquillo. Non lo faceva apposta, non aveva voglia di esporsi troppo per avere ripensamenti dopo. Sapeva dove finiva chi sceglieva quella direzione e di sicuro non finiva in una situazione gradevole.

Lo aveva constatato proprio con quei due. Forse per questo si era ritrovato per quelle strade: per capire come si sarebbe svolta la faccenda. Sapeva già cosa sarebbe successo, probabilmente grazie a Twitter e altri social.

Ma a lui non interessava il lato che potevano vedere tutti. Voleva scoprire cosa succedeva dietro le quinte, se erano cambiati dopo tutti quegli anni e com'erano cambiati.

Certo, non si sarebbe fatto vedere da nessuno. Come? Ancora non lo sapeva. In fondo nessuno voleva averlo tra i piedi, ad esclusione forse di un altro ragazzo. Con lui sapeva di potersi confidare anche a distanza infinita.

Il fatto era che non riusciva a dimenticarlo malgrado tutto il tempo passato. Rimaneva sempre quello a cui era più affezionato. Avevano vissuto tante esperienze nuove insieme. Non era cambiato, sempre il solito carattere e il solito sorriso, forse solo un po' più maturo.

Sapeva che poteva contare su di lui ed era una cosa reciproca. Era lì anche per lui? Probabilmente sì. Anche se quella serata non fosse andata come avrebbe voluto non sarebbe stata l'unica. Faceva tutto nel migliore dei modi, lo avrebbe fatto anche le volte successive.

Non voleva essere scoperto, nessuno lo avrebbe fermato. Vederli riuniti sarebbe stata una strana sensazione. In fondo, non aveva dimenticato nessuno di loro.

N.A. N.A. N.A. (Non Accalappiare. Non Amare. Non Abbandonare) durante un tour.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora