CAPITOLO 2

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Harry si destò a causa della sua sveglia, che lo traumatizzava ogni volta. Pensava che una semplice canzone di Ed Sheeran potesse procurargli un dolce risveglio, ma il fatto era che nessuna canzone, per quanto dolce fosse, valeva come i baci di Louis Tomlinson.

Sì, perché Louis Tomlinson era il ragazzo perfetto per Harry. Erano semplicemente due anime che si completavano a vicenda. Erano riusciti a superare qualsiasi cosa insieme, nel bene e nel male, cadendo molte volte, ma rialzandosi sempre.

I manager della  Modest!, l’agenzia che seguiva i quattro ragazzi, essendosi subito accorti del loro amore, si intromettevano continuamente nella vita privata di Harry e Louis.

Tutto era iniziato ad Xfactor, nel 2010, sette anni prima. Ognuno aveva la passione per il canto e pensava che, con Xfactor, avrebbe potuto avere un’occasione per emergere.

Il caso fece fare loro le audizioni nello stesso giorno. Si incontrarono in uno dei posti più romantici che possano esistere… un bagno.

                               ***

Harry entrò velocemente nel bagno. Era davvero emozionato. La prova era superata con due sì. Insomma, era andata bene, vero? Era dentro, almeno per il momento. Fu forse colpa dell'ansia, ma il fatto era che non poteva più resistere.

Corse verso la porta e la aprì senza pensarci due volte. Il caso volle che appoggiato sulla soglia ci fosse il ragazzo con cui avrebbe condiviso migliaia di momenti di ogni genere. Andò a sbattere contro di lui.

- Oops! - esclamò non capendo bene perché fosse inciampato e caduto sopra uno sconosciuto, un ragazzo stupendo. Lo guardò per alcuni secondi, completamente rosso e imbarazzato.

Il ragazzo del bagno, da quando Harry era caduto sopra di lui, non aveva smesso di sorridere. Un sorriso da saputello, felice e buffo, un po’ sbruffone, di cui Harry si era innamorato al primo istante.

Aveva capelli lisci in un mezzo caschetto, con un ciuffo di lato, e degli occhi azzurri come il mare, in cui ci si poteva perdere facilmente. Ed Harry ci era appena entrato dentro, non sapendo che non ne sarebbe più uscito.

- Ciao - disse Louis, passando una mano davanti agli occhi di Harry, che si risvegliò come da uno dei suoi sogni migliori. Aveva una vocina molto acuta, un po’ stridula in alcuni momenti. Sembrava che non l'avesse ancora cambiata totalmente ed Harry pensò che fosse una cosa adorabile.

- S… scusa, io… ciao - balbettò alzandosi velocemente, per poi tendere la mano al ragazzo. Lui la afferrò e si tirò su - Non preoccuparti, capita di cadere addosso al primo ragazzo che incontri in un bagno di Xfactor - disse ironico il ragazzo.

Harry rise nervosamente, era davvero imbarazzato, poi gli chiese - Hai passato l'audizione? -  e il ragazzo dagli occhi azzurri annuì. - E tu? - chiese lui a sua volta - Sì, anch'io - rispose Harry. - Sembri piccolo, quanti anni hai? - domandò il ragazzo - Sedici, tu? - chiese Harry - Sei davvero piccolo, riccio. Ne ho diciotto - rispose l'altro sorridendo, un sorriso che contagiò anche Harry.

Gli piaceva essere chiamato riccio, o forse, semplicemente, gli piaceva il modo in cui lo chiamava quel misterioso ragazzo. - C'è coda - constatò. - Sì, pensavi che fossi appoggiato alla porta per poterti prendere al volo? - scherzò l'altro. Quella volta Harry rise di gusto, più a suo agio. - Non aspettavo altro - commentò ironico ed entrambi risero.

- Non ci siamo ancora presentati - disse Harry dopo qualche risata. - Louis, Louis Tomlinson - disse il maggiore, tendendo la mano verso Harry. Ormai la coda era finita, erano rimasti solo loro due. - Harry Styles - sorrise lui.

- Sono felice che ti abbiano fatto andare avanti, riccio - disse Louis scompigliando i capelli boccolosi di Harry. Lui sorrise - Allora ci rivediamo presto - lo salutò. - Spero in un posto migliore di questo - scherzò il più grande e andarono ognuno nella propria direzione, non sapendo che presto ce ne sarebbe stata una sola.

N.A. N.A. N.A. (Non Accalappiare. Non Amare. Non Abbandonare) durante un tour.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora