N.A. N.A. N.A. (Non Accalappiare. Non Amare. Non Abbandonare) durante un tour.

CAPITOLO 18

- Harold, stai peggiorando, è la terza volta di seguito che faccio un tiro migliore del tuo! - si sorprese Niall, alzando la mazza da golf in alto. Harry sbuffò, mordendosi il labbro - Scusa, è che non sono proprio in vena di giocare. Ho troppo a cui pensare - replicò.

- Cioè le classiche cose? “Il mio Lou è lontano da me e io non so che fare”? Harry, la tua vita gira intorno a quel ragazzo, sembri peggio di una quindicenne che parla della sua prima cotta! Dovresti rilassarti qui, non pensare a lui costantemente! - disse con una risata.

- E tu parli come se non conoscessi Louis e non sapessi che effetto mi fa - controbatté l'altro. -  E poi non parlo necessariamente di Louis… - aggiunse.

- Ma…? - domandò Niall con un ghigno. - “Ma” cosa? - chiese il riccio. - Sembra che tu voglia aggiungere un ma - osservò il biondo.
Harry sbuffò, alzando gli occhi al cielo, poi parlò - Ma, in questo momento, sto parlando di Louis, anche se non è solo di questo ciò di cui voglio parlare… -. Niall ridacchiò, arrendendosi - E a cosa pensi? -.

- Beh, non alle solite cose, o meglio, per una volta non penso al fatto che siamo separati come sempre, ma penso a cosa faccia lui, lontano da me - rispose il più piccolo. Il biondo scosse la testa, - Spiegati meglio - disse.

- Mi chiedo spesso, perché la Modest! lo tenga sempre più vicino di quanto non tenga uno di noi altri - ammise, poi proseguì - Quando gli chiedo cosa ha fatto, sembra che ometta sempre qualcosa. Che cosa gli dicono di fare i manager? Che cosa fa con loro? Se non succede nulla, perché sembra sempre che io venga a sapere le cose più sconvolgenti dopo che tutti ci sono arrivati prima di me? Dopo che a Louis, i manager, hanno già detto ogni cosa precedentemente? - si chiese.

- Forse è perché tu negli ultimi anni ti sei esposto maggiormente. Sai, i capelli lunghi, le camicie quasi femminili, lo smalto e tutti i riferimenti “puramente casuali” agli uomini sono cose che accennano al fatto che tu non sia etero. Probabilmente molta gente se n'è accorta e la Modest! sa di tutto questo. Quindi ha deciso di tenere al “sicuro” Louis, che, al contrario, sembra molto più insicuro di te, sotto quest'aspetto, e di accettare il fatto che ormai molta gente sappia che tu non ami considerare l'amore in base al sesso. A loro basta che nessuno sappia che voi due state insieme e, tenendo Louis alle strette, il problema è risolto - ipotizzò Niall.

- Potresti avere ragione, Ni. Eppure non capisco ancora una cosa, quella che mi da più fastidio - disse Harry, guardando la pallina da golf, per poi colpirla con la mazza e sbuffare ancora. Non era giornata.
- Cioè? - chiese il biondo, guardando la pallina allontanarsi.

- Perché Simon gli sta continuamente addosso? Agli occhi degli altri sembrano grandi amici, mentre io lo vorrei strozzare quell'uomo. Se lo porta in giro, durante la pausa voleva fargli fare il giudice di qualsiasi cosa gli capitasse! - sbottò il riccio.

- Sì, ma tu stai pensando ad altro - osservò il maggiore. - Perché non può lasciarlo con i manager? Perché deve parlare solo a lui di queste questioni? Perché tutta questa riservatezza? - si chiese. - Tu dove vuoi arrivare? - domandò Niall con un mezzo sorriso divertito.

- È così sbagliato se voglio sapere che cosa fa il mio fidanzato con un uomo di più di cinquant'anni, da soli oltre che parlare? Perché Louis sembra quasi averne paura? - chiese Harry.

Niall scoppiò a ridere, mettendosi le mani sul petto. Poi si avvicinò al suo amico e gli prese le spalle.

- Tu credi che Simon, Simon Cowell, si scopi Louis? - domandò, ridendo di gusto. - Quel Simon? La persona più omofoba che conosca? - chiese ancora divertito.

- Che ne sai? Magari ha inscenato tutto questo per poter restare da solo con Louis e… oddio… non ci voglio pensare. Se fossi in lui lo avrei già fatto da un pezzo, hai visto il mio fidanzato? Insomma, hai altre spiegazioni sul fatto che Lou sembri sempre terrorizzato da quel tipo? - Harry interrogò Niall.