CAPITOLO 21

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Mitch stava guardando il suo interessantissimo caffè, ormai raffreddato, da più di cinque minuti.

Ma il fatto era che non riusciva a pensare ad altro che a Scott.

Scott che lo aveva baciato...

Scott che aveva fatto l'amore con lui...

Scott che lo aveva trattato come il migliore dei fidanzati...

Scott che si era arrabbiato dopo la sua ennesima cazzata...

Scott che tornava a trattarlo come un semplice amico...

E poi c'era lui, Mitch, che era solamente un fifone, quando si trattava di sentimenti e non di semplici azioni.

Mitch che lo aveva provocato...

Mitch che si era lasciato baciare...

Mitch che aveva creduto di aver fatto solo sesso...

Mitch che aveva considerato tutto come un gioco...

Mitch che aveva accettato la stupida proposta di Harry, che forse così stupida non era stata...

Mitch che si comportava da codardo, nascondendo i suoi sentimenti...

Mitch che aveva capito di non poter vivere con il suo migliore amico, trattandolo semplicemente da amico....

Mitch che avrebbe dovuto risolvere tutta la questione...

- Mitchie - lo riscosse dai pensieri il padre Mike, mentre Wyatt, il suo gatto che aveva portato anche dai suoi, gironzolava per la stanza. Era a casa sua, dei suoi genitori, nel giorno di Natale. Aveva salutato tutta la famiglia il giorno prima, passando un po' di tempo con loro.

In quel giorno sarebbero dovuti andare a casa della famiglia Hoying, grandi amici dei suoi genitori da quando lo erano i figli, e Mitch era più agitato che mai. Già non sapeva come comportarsi con Scott da quando avevano avuto quel distacco radicale, figuriamoci davanti alle loro famiglie!

"Comportati come hai sempre fatto in tutti questi anni" si ripeteva. Ma come si era comportato in tutti gli anni passati? Com'era riuscito a comportarsi così per tutto quel tempo? Gli sembrava impossibile che negli anni passati lo avesse trattato come un semplice amico.

In quel momento non avrebbe voluto nemmeno limitarsi ad un semplice bacio a stampo, quando invece non era sicuro nemmeno che Scott lo avrebbe abbracciato.

La situazione con lui stava andando sempre peggio, e sempre peggiori erano i sentimenti che Mitch provava per lui.

- Mh? - rispose con poca attenzione al padre. - Qualche nuovo ragazzo per cui hai perso la testa? - gli chiese. Come diavolo era possibile che avesse subito azzeccato il problema?

Mitch abbassò lo sguardo per una frazione di secondo, quanto bastava perché il padre capisse tutto. - Ci ho preso! Anzi, sono convinto che non sia una semplice cotta, tu ne sei innamorato! - esclamò convinto, seduto di fronte al figlio.

- Cosa? No! Non ho nessun ragazzo! - disse il figlio, prendendo la tazza di caffè, per poi berla velocemente e fare una faccia disgustata. "Ma quanto l'ho lasciata raffreddare?" si chiese.

- Non avere un ragazzo non esclude il fatto di essere completamente innamorati di qualcuno. Mitch, non mentire a tuo padre, non hai scampo - disse Mike, alzando le sopracciglia, con fare saccente.

- Non ne sono innamorato, ok? - disse Mitch, molto titubante. - Quindi ammetti che ci sia qualcuno! Come si chiama? - domandò il padre. - Non ti dirò niente di più, Mike, non sono sicuro io di quello che provo, perché dovrei dirlo a te? - chiese.

N.A. N.A. N.A. (Non Accalappiare. Non Amare. Non Abbandonare) durante un tour.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora