CAPITOLO 35

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Mancava una sola settimana all'inizio dell'ultima tappa del tour. Scott e Mitch continuavano ad ignorarsi, principalmente a causa del biondo, mentre Harry e Louis si parlavano a stento, preferendo evitarsi.

Era da un paio di notti che il riccio preferiva dormire da Mitch e parlare dei loro rispettivi problemi.

Il tenore voleva fare pace con Scott, ma quest'ultimo non era ancora della stessa opinione.

Harry, invece, sapeva di dover sistemare la situazione con il suo ragazzo, che in quel momento aveva bisogno di un sostegno. Eppure sentiva di non avere più le forze per poter reggere ancora quella questione.

Niall aveva sfruttato le ultime settimane di pausa per uscire con Irene, che si era rivelata una ragazza fantastica, sempre spontanea e sincera, forse un po’ troppo espansiva, ma tremendamente simpatica e ironica.

Alcune volte, però, notava degli aspetti totalmente differenti nella sua personalità, come ad esempio il fatto che arrossisse spesso e che fosse piuttosto impacciata.

Era stata l'unica persona a fargli dimenticare tutti i problemi, portandolo in un modo dove c'erano sempre e solo loro.

Sin dal primo momento in cui l'aveva incontrata, aveva capito che avesse qualcosa di speciale, una connessione che aveva solo con lui, e in quel periodo era più felice che mai di aver deciso di chiamarla e di uscire con lei.
Giorno dopo giorno, sentiva che il sentimento che provava per lei si intensificava sempre di più, e pensava che non sarebbe stato difficile capire che poteva diventare amore.

Erano a casa del cantante, avevano appena finito di mangiare e stavano bevendo un caffè nel salotto, seduti sul suo divano grigio.

- È davvero bello qui - ammise Irene. Il soggiorno era dotato di una porta-finestra che dava su una vista eccezionale della città di Los Angeles.

Niall le sorrise, pensando che fosse stupenda: il viso era estremamente dolce, con le guance leggermente arrossate, le labbra bordeaux e gli occhi verdi contornati da un eyeliner nero e un mascara del medesimo colore.

I capelli biondi, ricci, lunghi, e un po’ arruffati, erano lasciati sciolti, per farli ricadere lungo le spalle e la schiena.

Indossava un vestito nero, piuttosto attillato, con uno scollo ampio, e dei tacchi del medesimo colore.

- Devo essere sincera con te - cominciò, voltandosi verso Niall. - Sei un ragazzo fantastico. Davvero, credo di non essere mai stata così in sintonia con qualcuno prima d'ora - disse.

- Ti ringrazio - Niall sorrise, inizialmente preoccupato, poi sollevato, grazie alle parole dette da Irene.

- Però, ho un'estrema paura di deluderti… Perchè… Io sto cercando di essere davvero spontanea e me stessa, ma il fatto è che non sono mai così con nessun ragazzo. Tu sei l'unica persona con cui mi sento a mio agio e con cui riesco anche a fare la ragazza stravagante, senza sentirmi giudicata - spiegò e Niall ascoltò incuriosito.

- Sono una delle persone più timide sulla faccia della terra e sono sorpresa di essere riuscita ad aprirmi così con un ragazzo, infatti sono sempre terribile nelle relazioni - aggiunse.

- Eppure impari in fretta - ribatté il biondo, felice che Irene fosse così sincera con lui.

- Sono una che legge molto, soprattutto romanzi rosa - si giustificò.

- Insomma, ho passato tutta la mia adolescenza a leggere, scrivere, ascoltare e suonare musica, seguire cantanti ed impazzire per voi - confessò.

Niall sgranò gli occhi.

- Quindi sei veramente una Directioner! Non mi hai preso in giro! - esclamò, dato che era da giorni che non accennava al fatto che potesse esserlo.

N.A. N.A. N.A. (Non Accalappiare. Non Amare. Non Abbandonare) durante un tour.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora