quattordici

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I giorni passavano uno dopo l'altro ed ogni nuovo giorno era perfettamente uguale al precedente, non c'era stato nessun avvenimento degno di essere considerato, tutti andavano avanti con le loro, monotone, vite nella grande New York, una città tanto bella e piena di opportunità agli occhi del mondo esterno ma tanto monotona e identica a tante altre per molti di quelli che vivevano lì, molti erano giunti in quel posto alla ricerca di fama e ricchezze ma si erano dovuti accontentare delle briciole.
Federico guardava il mondo esterno seduto sul piccolo divano posto accanto alla finestra con la sua cioccolata calda stretta tra le mani e una coperta calda sistemata sulle spalle, la tristezza per la perdita del suo amico Fiocco era tanta, ancora non si era rassegnato all'idea di averlo perso, in quei giorni, molte volte si era alzato ed aveva esplorato la casa alla ricerca del suo amico a quattro zampe ma solo quando giungeva alla sua cuccia, comprata settimane prima da Benjamin, si ricordava che Fiocco non c'era più e lui era rimasto solo.
Erano giorni che il piccolo Federico si sentiva davvero solo in quella casa, Fiocco non c'era più e Benjamin non lo degnava di uno sguardo, era sempre troppo occupato a fare qualsiasi cosa, più volte aveva sentito la necessità di vedere Zayn ma questo era tanto occupato alla sua clinica veterinaria e, le poche volte che il biondo aveva deciso di camminare fin lì, aveva ben poco tempo da dedicargli nonostante volesse stare con lui.

Il sole stava tramontando ma era difficile riuscire ad intravederlo per via dei grandi edifici che costellavano la città, uno schioccare della serratura attirò l'attenzione del più piccolo che se ne stava sdraiato sul divano mentre cercava qualche programma interessante in TV.
Pochi istanti dopo nel salotto fece il suo ingresso un Benjamin infreddolito che, di malavoglia, si toglieva il suo cappotto nero.
-"Benjamin." Lo chiamò il minore.
-"Ciao." Rispose distrattamente il moro e appese il cappotto all'appendiabiti.
Federico aggrottò le sopracciglia e si mise a sedere, perché si comportava in quel modo con lui?
-"Possiamo parlare?" Chiese titubante.
-"Di cosa?" Chiese in risposta Benjamin.
-"Siediti e lo scoprirai." Rispose il più piccolo e gli fece spazio sul divano.
Il moro in un primo momento fu tentato di rifiutare la sua proposta e andarsene in cucina ma la sua curiosità ebbe la meglio, alzò gli occhi al cielo, sbuffò e andò a sedersi accanto al ragazzo che spense la
TV.
-"Allora?" Chiese il più grande.
-"Allora cosa?" Finse di non capire Federico.
-"Cosa vuoi dirmi?" Domandò Benjamin.
-"Ti è successo qualcosa?" Chiese preoccupato il biondo.
-"A cosa ti riferisci?"
-"Sono giorni che ti comporti in modo strano con me e vorrei sapere il motivo, tutto qui." Spiegò il minore e fece spallucce.
-"È solo la tua impressione, Federico, io sono come al solito." Rispose il più grande e si lasciò cadere sul divano.
-"Mi stai mentendo." Disse Federico. "Ancora." Aggiunse.
Il moro si girò a guardarlo e lo fulminò con gli occhi.
-"Quando ti avrei mentito?" Chiese inarcando un sopracciglio.
-"Non è quello che intendevo dire..." Sussurrò il biondo e strinse le ginocchia al petto.
-"Hai appena detto che ti ho mentito ancora, non vedo altri significati." Disse freddo il più grande.
-"Lo vedi? Ti comporti male con me!" Disse con tono di voce più alto Federico.
Il moro sbuffò sonoramente e incrociò le braccia al petto.
-"Non hai di meglio da fare? Non c'è nessuno con un ciuffo sparato in alto pronto ad uscire con te?"
-"A cosa ti riferisci?" Chiese confuso il più piccolo che si avvicinò a lui.
-"Non fare il finto tonto Federico, non ti si addice." Rispose Benjamin.
-"Dimmelo, a cosa ti riferisci?" Ripetè il biondo.
-"A quel tuo amico veterinario, com'è che si chiama? Zende, tende..." Farneticò il più grande facendo strani gesti con le mani.
-"Zayn, si chiama Zayn." Disse Federico. "Ma non capisco a cosa ti riferisci, cosa c'entra Zayn in questo discorso?" Chiese.
-"Escitene con lui e smettila di annoiarmi." Ringhiò il moro e si alzò dal divano. "Anzi, vattene a casa sua." Aggiunse.
Federico sperava di non aver sentito bene o di aver frainteso ma sapeva che non era così.
-"Cosa?" Chiese sottovoce.
-"Hai sentito, vai a casa sua." Rispose il maggiore senza mai incrociare lo sguardo dell'altro.
-"Mi stai cacciando di casa?" Sussurrò titubante il più piccolo.
-"È diventato rischioso per me tenerti in casa."
Disse Benjamin.
-"Rischioso?" Ripetè il biondo mentre sentiva i suoi occhi inumidirsi sempre di più.
-"Si, i miei amici vengono spesso qui e curiosano un po' ovunque, fino a questo momento ci è andata bene ma non sarà per sempre così e io non voglio rischiare." Spiegò il più grande. "Devi andartene Federico." Continuò pentendosi subito dopo delle sue parole.
Un singhiozzo mal trattenuto fuoriuscì dalle labbra rosse di Federico.
-"Dimmi che è uno scherzo, ti prego..." Lo supplicò lui.
-"No, ti ho già detto i miei motivi e non voglio ripeterli.
Prendi le tue cose, puoi restare qui per la notte ma domani mattina non voglio trovarti qui." Disse Benjamin stringendo i pugni.
-"Non ti importa nulla di me, non è vero?" Singhiozzò il biondo.
-"Ho già fatto tanto per te e non posso continuare a tenerti in casa.
Tanto sai dove andartene, no?" Chiese il più grande alludendo a Zayn.
-"È per Zayn? È lui il problema?"
-"Il problema sei tu e voglio che tu te ne vada, non è complicato da capire.
Per me è diventato rischioso tenerti qui e non ho alcuna voglia di rischiare." Mentì il moro.
-"Va bene." Sussurrò Federico. "Se è ciò che vuoi me ne andrò." Continuò.
-"Perfetto." Si limitò a dire il più grande e se ne andò in cucina.
Il biondo, svelto, si alzò e lo seguì in cucina.
-"Benjamin?" Lo chiamò.
-"Cosa vuoi ancora?" Si finse esasperato il maggiore.
-"Io me ne andrò da questa casa." Disse Federico.
-"È ciò che ti ho chiesto." Rispose il moro.
-"Lasciami finire." Disse il più piccolo. "Andrò via e non mi vedrai mai più.
È ciò che vuoi?" Chiese.
Il volto di Benjamin perse ogni colore e deglutì a vuoto più volte.
-"S- si..." Sussurrò lui. "È ciò che voglio." Mentì.

forbidden soulmates; fenji AU [with doubleemme]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora