ventitré

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Il giorno in cui Benjamin aveva difeso Federico, pur non conoscendolo, era stato uno dei giorni più belli della vita del più piccolo che credeva, davvero, di essersi innamorato di lui, del modo che aveva usato per difenderlo e la fermezza della sua voce, gli trasmetteva tanta sicurezza e lo faceva sentire al sicuro nonostante la situazione in cui si trovasse.
Anche il giorno in cui l'aveva rivisto, e salvato nuovamente, al supermercato si era sentito al sicuro, quando i suoi occhi avevano incrociato quelli di Benjamin aveva sentito come un brivido percorrergli la schiena e aveva sentito una strana sensazione allo stomaco ma pensava fosse la fame o l'adrenalina del momento, non aveva mai realmente preso in considerazione l'idea che potesse essersi innamorato di Benjamin ancora prima di conoscerlo, non aveva mai pensato che i loro cuori fossero destinati a battere all'unisono l'uno per l'altro.
Ogni qualvolta pensava all'amore si sentiva spaventato, ancor di più se lo associava a Benjamin che riteneva tanto misterioso, aveva scelto di amare Zayn ma non ne era realmente innamorato, gli era grato per ciò che faceva per lui ma non lo faceva sentire al sicuro, anzi, sentiva che gli mancava sempre qualcosa ogni qualvolta le sue labbra toccavano quelle del veterinario.

Dopo la discussione, o meglio l'addio, che aveva avuto con Benjamin, Federico, si ritrovava a correre come un forsennato tra le strade affollate di New York, i grandi grattacieli impedivano al cielo di vedere quel ragazzo dal ciuffo biondo, che si stringeva in una giacca verde militare troppo grande per lui, che scappava dal suo destino per crearne uno suo che non l'avrebbe mai reso felice, Federico aveva deciso che non era in grado di combattere, per lui era più facile scappare e negare i suoi sentimenti, e quindi non gli restava altro che accettare la sua relazione con Zayn e cercare di essere felice con lui e dimenticarsi di Benjamin.
Non appena il ragazzo si fermò per qualche istante il suo telefono prese a squillare e, dopo averlo tirato fuori dalla tasca posteriore dei jeans, notò che la chiamata proveniva da un numero sconosciuto, trascinò il dito sulla cornetta verde e portò l'apparecchio all'orecchio.
-"P- pronto?" Chiese titubante e con il fiato spezzato per la corsa.
-"Federico."
La sua voce giunse prepotente alle orecchie del più piccolo e, questo, bastò a farlo scoppiare nuovamente in lacrime.
-"Non piangere piccolo mio, ti prego, non farlo..." Sussurrò Benjamin dall'altro capo del telefono.
-"Tra di noi è finita, o meglio non è mai iniziata, non puoi continuare a chiamarmi." Disse il biondo tra un singhiozzo e l'altro.
-"Questi singhiozzi sono come tante coltellate in pieno petto." Rispose il più grande. "Smettila di piangere, torna qui e viviamo ciò che ci sta succedendo.
Non ha senso continuare a negarlo ed essere infelici." Continuò.
Federico tirò su con il naso, si asciugò le lacrime con il dorso della mano e assunse un'espressione dura come se pensasse che l'altro potesse vederlo attraverso il telefono.
-"No, Benjamin." Controbatté il ragazzo con tono duro. "Tra di noi non c'è nulla, io non provo nulla per te e mai lo farò.
Io amo Zayn che ti piaccia o no, accetta la nostra relazione e vai avanti con la tua vita." Continuò mentendo.
-"Non è vero." Rispose il moro. "Tu ami me, anche se vuoi negarlo, non Zayn e te ne renderai conto.
Se resti con lui sarai infelice." Aggiunse.
-"E con te sarò felice?" Chiese quasi retorico il minore.
-"Farò di tutto per permetterti di esserlo." Disse Benjamin.
-"Non mi servono le promesse, ho bisogno di certezze e tu non sei in grado di darmele." Controbatté il biondo.
-"Ti darò tutto ciò di cui hai bisogno, sarò la tua certezza quando ne avrai bisogno.
Sarò sempre al tuo fianco." Continuò il più grande.
-"Quando avevo bisogno di te mi hai cacciato di casa, non puoi darmi certezze e, da te, nemmeno le voglio." Sputò Federico. "Addio Benjamin, grazie per tutto ciò che hai fatto per me." Aggiunse.
-"Federico no!"
Furono le ultime parole che il più piccolo sentì da parte del maggiore prima che staccasse la telefonata e anche la loro relazione, doveva dimenticarsi di Benjamin nonostante sarebbe stata la cosa più difficile della sua vita.
Benjamin era diventato parte fondamentale della sua vita.

Prima ancora che Federico se ne rendesse conto il buio era sceso e si era impossessato della grande città, le strade erano piene di traffico, c'era un continuo starnazzare di clacson che provocavano un grande mal di testa al più piccolo che cercava, in ogni modo, di coprirsi le orecchie ed evitare di ascoltare quel gran baccano.
Aveva passato tutta la giornata a girare per le tante strade di New York, dopo la decima telefonata da mittente sconosciuto, ma lui sapeva fosse Benjamin a telefonarlo, aveva deciso di spegnere il telefono e di godersi un po' dell'aria pulita che il posto gli offriva.
Dopo tanto camminare era ritornato a casa e, dopo aver sospirato rumorosamente, si trascinò sulle scale fino a giungere alla porta dell'appartamento di Zayn, frugò nelle tasche fino a trovare le chiavi e le infilò nella serratura.
-"Federico!" Esclamò il castano che si era già infilato il pigiama.
-"Ehi." Farfugliò il più piccolo e chiuse la porta alle sue spalle.
Zayn, con passi svelti, lo raggiunse e gli scostò delle vette di capelli dal volto.
-"Va tutto bene?" Chiese con tono preoccupato e gli accarezzò la guancia.
Federico inclinò la testa di lato, fino a poggiarla sulla mano del ragazzo, e chiuse gli occhi per bearsi della sensazione che quelle carezze gli provocavano.
-"Ora che sono con te va molto meglio." Disse e si pentì subito dopo di quelle parole, sapeva che in quel modo lo illudeva solamente.
Il veterinario gli sorride ampiamente, gli cinse i fianchi con le braccia e lo strinse a sé.
-"Sono sempre qui con te." Sussurrò. "Ma è successo qualcosa?" Chiese.
-"No, tranquillo." Mentì il biondo. "Però, ti prego, stringimi." Aggiunse.
Zayn fece come gli era stato detto e aumentò la presa sui fianchi del ragazzo.

-"Domani vai in ospedale da Benjamin?" Chiese il veterinario.
-"No." Scosse la testa Federico. "Non voglio vederlo mai più." Aggiunse.

forbidden soulmates; fenji AU [with doubleemme]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora