Cally's pov
"La smetti di sbuffare?
Ormai hai accettato quindi invece di fare il brontolone aiutami a prendere questo terriccio""Non mi va Cally,odio questo posto,tutte le famigliole del cazzo,i bambini del cazzo,mi chiedo perché ti abbia accompagnato" -sputa acido-
"Senti psicopatico da quattro soldi,fino a due secondi fa stavi ridendo e scherzando e adesso hai cambiato umore, vuoi andartene? Bene non ti trattengo.
Vuoi rimanere? Comincia ad essere più educato e gentile con me,a te la scelta."
-sputo ancora più acida con il mio solito sorriso furbo-Silenzio,non mi rispondi?
Bene!
"Chi tace acconsente,aiutami con questo terriccio,adesso!"
Mi fa infuriare quando fa così!
Passa da un umore all'altro senza preavviso.Chi si crede di essere,lo aiuto quando è nei guai e mi ringrazia così?
Che rabbia!
Siamo in questo negozio da un'ora buona e il mio carrello è stracolmo di cose,sono felice dei miei acquisti,ho sudato per avere i miei soldi e spenderli per migliorare qualcosa di mio è gratificante.
Mi sarebbe davvero piaciuto che la nonna fosse venuta con me,ma con la fattoria come avrebbe fatto?
Avremmo potuto tingere le pareti con le strane fantasie che adora,la carta da parati del nonno...
Il nonno Max era una persona così esuberante,mi diceva sempre che ero lui in versione femminile.
Era un sognatore,una persona che non guarda ma bensì osserva,osserva tutti i dettagli,le piccolezze,le sfumature di ogni cosa.
Era un artista,una persona aperta e nostalgica dei vecchi tempi,era molto intelligente,profondo,e in me vedeva qualcosa che non so spiegare.
Quando mi guardava riuscivo a veder cambiare la luce nei suoi occhi,e il mio riflesso nei suoi occhi era luminoso e pieno di speranza.
Mi ha insegnato davvero tante cose.
Mi ha aperto gli occhi quando credevo di vedere,ma in realtà ero bendata.
Mi ha insegnato a spingermi oltre nei miei pensieri,a pensare in grande ma non tralasciando mai le piccole cose."I quadri generali non mi sono mai piaciuti,e non devono piacere nemmeno a te piccola Judith"
Mi ripeteva sempre questa frase è ogni volta che mi chiamava con il mio secondo nome lo guardavo male,non capivo perché li facesse,me lo sono sempre chiesto,ma la mamma mi disse solo che quando naqui lui insistette per darmi quel nome.
Una mano in faccia mi riporta alla realtà.
"Evelin ci sei?Sei ferma qui da cinque minuti,andiamo?"
Mi guardai attorno accorgendomi che eravamo già a casa.
Mi succede sempre.
Comincio a pensare e mi estraneo dalla realtà...
"Oh si certo,grazie,ci vediamo Aaron"
Scendo dall'auto ancora un po confusa e cerco di portare il quintale di cose che ho comprato senza risultati.
Ci riprovo.
Ci riprovo.
Ma niente è troppo pesante.Mi volto e vedo Aaron piegarsi dalle risate.
Ma che diavolo ha da ridere Tuckeridiota?"Sei così testarda Cally,vuoi una mano?
Non capisco a cosa ti serva tutta questa roba""Ma non sei capace di farti gli affari tuoi? Aiutami e stai zitto Tuckeridiota,grazie!"
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Alive
RomanceCally,19 anni,scappa dalla sua città natale, affronterà il suoi demoni da sola,in un viaggio per ritrovare se stessa e la pace di cui ha bisogno,ma le persone che incontrerà porteranno un mare di sorprese che sconvolgeranno i suoi piani