20°capitolo

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Aaron's pov

Apro gli occhi.

E lei non c'è.

Ho fatto un fottuto casino.

E lei non è qui.

Ieri non sembrava respingermi,almeno all'inizio...

Credevo di poterle piacere,ma a quanto pare è scappata via e io ho perso un'altra persona speciale.

Ma ieri ho capito.

Ho capito di provare qualcosa per lei,qualcosa che non avevo mai provato prima.

Mi rigiro nel letto e uno scricchiolio attira la mia attenzione.

Mi alzo,notando che è molto presto e che ho più di un ora per prepararmi per le lezioni.

Prendo tra le mani il foglio di carta che era sotto il mio cuscino.

Pancakes?:)

Corro giù dalle scale gioendo e con un grande senso di sollievo la vedo li,nella mia cucina con quei maledetti leggins e un top che le fa risaltare le grandi curve che ha.

Mi siedo di fronte a lei che ignara continua a ballare sulle note della piccola radiolina d'epoca che mi regalò mia sorella.

Muove i fianchi mescolando l'impasto del dolce.

Guarda che movimento di bacino!

Un leggero colpo di tosse e si volta all'improvviso accorgendosi di me.

"Tuckeridiota ti piace spaventarmi? È presto potevi dormire ancora un po..."

"Evelin tranquilla,così avrò il tempo di farmi una doccia e fare una colazione decente,sempre se non mi avveleni"

"Naah,vatti a fare la doccia."

Mi volto e mi dirigo verso le scale con un sorrisone in faccia.

"Aaron,scusa,mi dispiace non avertelo chiesto ma ho usato la tua doccia,a casa mia non c'era acqua calda e così...beh,ti dà fastidio?"

Amico,calma.
Ha fatto la doccia.
Era nuda nella bagno della tua camera,a meno di dieci metri di distanza mentre dormiva e probabilmente ti è passata davanti con un solo asciugamano addosso.

Calma.

Mi giro di scatto per incontrare il suo sguardo divertito e compiaciuto.

"Cally ma le altre stanze sono tutte chiuse,quindi hai fatto la doccia nel mio bagno e ti sei vestita...dove?"-mentre parlo la vedo avvicinarsi sempre di più con passo lento,sembra quasi una tigre che va a prendere la sua preda-

Una volta di fronte a me si sporge verso il mio orecchio e quel che dice mi farà diventare matto ogni volta che lo ricorderò.

"Aaron,se stai pensando che mi sia spogliata di fronte a te,mentre dormivi,beh si è così,c'era solo la tua stanza vicina al bagno e tu russavi beatamente,quindi non ho avuto problemi a spogliarmi.
Non rimanerci troppo male Tucker"

Mi rivolge un'occhiata divertita e torna a preparare quelli che adesso mi sembrano stupidi pancake,adesso la prenderei li su quel tavolo di marmo bianco.

La farei gridare il mio nome,farla morire,ma a quanto pare Aaron è un amico.

Ma Tucker ti arrendi cosi facilmente?

No,infatti,se lei vuole giocare,che il gioco cominci.


***

"Cally sono pronti? Non siamo un po in ritardo?dovremmo uscire tra quanto?"

Scendo le scale gridando e la reazione è esattamente quella che volevo.

Il suo viso è rosso pomodoro,questi asciugamani fanno un certo effetto alle ragazze.

Mi scruta attentamente prima con aria disorientata e timida,come stesse guardando qualcosa di prezioso,che si consuma se guardato nel modo sbagliato,per poi cambiare all'improvviso sguardo,ha la faccia più da furbetta,le guance sono sempre rosse ma gli occhi dicono tutt'altro.

Mi vado a sedere coperto solo da un asciugamano al tavolo di marmo e lei facendomi credere quasi che la cosa non la turbi mi porge i pancake e si siede sul tavolo dandomi le spalle.

Mangiamo,si sente solo il rumore delle posate e qualche suo colpo di tosse.

"Ma nessuno ti ha insegnato che dare le spalle è maleducazione?"

Nemmeno si volta.

"Nessuno ti ha insegnato a vestirti Aaron?

"Beh credevo fossimo in ritardo e avevo fame quindi,però se ti turba troppo mi vado a vestire,non voglio scioccare una bambinetta come te,magari sono il primo ragazzo che vedi mezzo nudo,dovrebbe essere una cosa più romantica la tua prima volta Calliope" -la sfido,si,con la più completa sfacciataggine-

Lei non si volta,ma le vedo,le sue piccole nocche diventare bianche.

"Aaron Aaron,ho visto ragazzi molto più belli di te,e stai tranquillo che non basta scendere mezzo nudo o darmi baci quasi decenti per farmi sciogliere,non sono come le troiette che girano in questa città"

Mi alzo di scatto,senza accorgermi di aver perso l'asciugamano,le tolgo il piatto dalle mani,le apro le gambe con le mani in modo poco delicato e mi ci infilo in mezzo.

Mi guarda dritta negli occhi,nemmeno se ne è accorta che sono nudo.

"Evelin,io non voglio le troiette di Londra.
Voglio te,dovresti sentirlo."

Mi spingo di più verso il suo linguine e all'improvviso la sua faccia diventa paonazza,spalanca gli occhi e il suo petto comincia a muoversi in modo parecchio veloce.

Ma poi ridiventa seria,mostrandomi il suo sorriso strafottente.

Mi guarda maliziosa negli occhi,occhi neri come il pozzo in cui sono finito tempo fa,come la paura che questa ragazza possa ferirmi.

"Tucker,io non voglio te,dovresti sentirlo."

Scende da me lentamente sfiorando il mio corpo nudo con il sedere facendomi perdere la testa.

È così testarda.

Mi vuole.

La voglio.

Ci vogliamo.

Perché non darmi una possibilità?

Rimango li per qualche secondo,quando mi accorgo della sua piccola figura che mi osserva.

"Però non male Tucker!Ora fammi il piacere di vestirti.
Altrimenti faremo tardi"

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