Delle volte penso,anzi mi convinco,di essere totalmente apatica,nonostante sia così buona e stabile per tutti.
Mi spiego meglio.
Nella vita ho passato di tutto,e man mano capirete tutto.
E nonostante tutte queste cose orribili io sono rimasta illesa,almeno esteriormente e mi sono torturata la mente per capire cosa fosse cambiato in me,per capire gli effetti delle cose.
Ora lo so.
In momenti come questo,dove dovrei essere in ansia,in angoscia o quantomeno nervosa,sono calma,sembra non sia successo niente prima e vivo la cosa con tranquillità.
Ho capito col tempo cosa fosse cambiato in me.
Non è cambiato il carattere,non sono diventata una di quelle 'mi difendo dagli altri facendo la stronza',ma è cambiato il mio modo di vedere il mondo,il modo di provare emozioni,il modo di vivere le cose e le persone.
Come adesso.
Di fronte un cancello di una clinica.
Se prima vedevo un cancello arrugginito color militare,vedevo la materia,ora vedo la porta dell'inferno.
Una volta passato questo cancello entrerò in uni stato di apatia,è impressionante come sotto pressione io diventi.
Mi mostro calma,sicura,ed effettivamente nel mio corpo non scorre nessuna emozione.
E proprio ora,che ho oltrepassato il cancello sento le emozioni spegnersi,lasciando spazio ad una persona vuota.
Passo dopo passo,respiro dopo respiro smetto di provare quel poco di ansia o agitazione.
Sono pronta.
"Salve,benvenuta nella restart,sono Olivia,in visita?"
Mi volto verso questa donna,alta,ben vestita,è avvolta da una chioma forse troppo bionda e un taller forse troppo corto per un posto così formale.
Un cenno del capo e il nome di mia madre e in un attimo sono fuori nel giardino dove i pazienti fanno attività sportive.
Signori trasandati,con volti poco amichevoli sono attorno a me,le signore sono a dir poco tutte uguali,capelli scompigliati e aspetto direi poco elegante.
E eccola li,la donna che chiamano madre,Impegnata a scrivere qualcosa su un taccuino.
Mi avvicino a passo lento ma sicuro,senza timore.
Un leggero colpo di tosse e ho il suo sguardo su di me,sembra pietrificata,negli occhi si legge la sorpresa di vedermi.
Un grande sorriso incornicia il volto di questa giovane donna rovinata dall'alcol.I capelli nocciola legati in una coda che le risalta i grandi occhi marroni con cui mi guarda quasi in lacrime.
Il naso piccolo ricoperto da lentiggini si muove,sono tre minuti che la vedo e ha già tirato su con il naso mille volte.La guardo,lei mi guarda,non parliamo.
Sinceramente non saprei cosa dire,ha detto a mio padre che doveva parlarmi quindi non vedo perché dovrei parlare.
"Cosa devi dirmi Meredith" -dico con tono calmo e pacato-
mi sorprendo per il poco rancore che ho nei suoi confronti,mi fa così pena..
Si tortura le mani,morde le labbra poco carnose e continua a tirare su con il naso.
E io perdo la pazienza,mi volto,ma subita interrotta dalla sua mano gelida sulla mia.
La ritraggo immediatamente e la guardo con sguardo truce,se si potessere uccidere con lo sguardo sarebbe già sotto tre metri di terra."Piccola Cally,mi sei mancata così tanto.
Sono sorpresa tu sia venuta,e ti ringrazio per questo,ho pregato dio per questo giorno e non so cosa dire,lo sai che non sono brava con le parole Calliope...""Arriva al punto Meredith"
Dovrei arrabbiarmi,ma cosa sento?
Niente.Vuoto totale.
"So di non essere stata una brava madre,non sono stata degna,non sono stata forte,ma tu si,hai superato la morte di Liz,ti sei alzata e hai tirato avanti una casa intera da sola.
Sei stata l'unica che aveva bisogno di essere curata e rassicurata,ma hai dovuto farlo tu,per tutti noi tu hai lottato e sei andata avanti e appena hai potuto te ne sei andata facendomi capire quanto avessi sbagliato,e hai fatto bene,perché senza di te a quest'ora sarei morta con una siringa nel braccio.
E posso chiederti scusa fino a domani,ma con te le parole non valgono nulla se non ci sono i fatti,quindi prendi questa,non so buttala,leggila,bruciala,facci quel che vuoi ma è ciò che penso scritto nel modo migliore che conosciamo,Cally,ti voglio bene e un giorno spero tu mi perdonerai come ha fatto tuo padre.
E spero di poterti dimostrare che ora sono cambiata."Mi porge la sua piccola mano con un foglio e lo prendo,lo metto in tasca e me ne vado,senza dire una parola.
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Alive
RomanceCally,19 anni,scappa dalla sua città natale, affronterà il suoi demoni da sola,in un viaggio per ritrovare se stessa e la pace di cui ha bisogno,ma le persone che incontrerà porteranno un mare di sorprese che sconvolgeranno i suoi piani