Capitolo 5

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Capitolo 5

Ammetto di essere molto nervoso.

E' il mio primo appuntamento.

Sì,è strano. Ho 20 anni e questo è il mio primo appuntamento ma prima ero preso solo da videogiochi e studio.

Ora invece sento il dovere di ampliare gli orizzonti e andare al di là delle mie abitudini.

Meglio seguire il consiglio di Laura,quindi apro l'armadio e prendo i vestiti da lei citati e li poso sul letto.

Forse una bella doccia fredda mi farà bene e mi aiuterà a ragionare con la mente lucida.

Nella nostra stanza c'è una porta bianca,di legno,e provo ad aprirla.

Ecco il bagno privato con tanto di doccia.

Allora Jacopo non è andato a farsi una doccia,va bhe affari suoi.

Meno male che è privata.

Niente imbarazzo ne pessimi incontri.

Poso l'intimo pulito sul lavandino e mi spoglio per poi mettermi sotto la doccia.

L'acqua fresca picchietta sulla mia schiena quasi fosse un massaggio.

E' veramente rilassante.

Chiudo gli occhi e rivedo l'immagine della regina di ghiaccio con la mia rosa in mano.

Sì,è la scelta giusta.

Io la salverò.

Allungo la mano alla ricerca del doccia schiuma ma non lo trovo.

Apro gli occhi e guardo meglio.

Sono un pirla! L'ho lasciato sul lavandino.

Chiudo l'acqua e infilo l'accappatoio.

Evitando di scivolare prendo il doccia schiuma e la porta del bagno si apre.

Sono completamente nudo e bagnato.

Perché non imparano a bussare alle porte?

Ed entra colei che non mi sarei aspettato di vedere di nuovo,sotto questa veste.

«Ciao Lorenzo » lei,la regina di ghiaccio è qui.

«Hey ciao Erica » mi sento in imbarazzo.

Anche se fino a qualche ora fa eravamo entrambi nudi pronti per fare sesso.

«Scusami. Non credevo fossi qui. Cercavo Laura » mi dice tranquillamente senza commentare il fatto che io sia con l'accappatoio aperto davanti a lei.

«No. E' uscita poco fa da qui.» faccio un nodo all'accappatoio e cerco di ricompormi.

«Stavi facendo la doccia? » mi guarda con fare malizioso.

Ecco,ora la riconosco.

«Sì,l'idea era quella ma una volta sotto mi sono ricordato di aver lasciato il doccia schiuma fuori. » evito di balbettare.

Sento il cuore esplodermi in petto.

Averla così vicina mi fa desiderare tante cose,ma devo ascoltare la mente.

«Ti aiuto io » inizia a svestirsi.

«No tranquilla. Riesco » meglio uscire da questa situazione prima che sia troppo tardi.

«Shh. Lasciami fare Ostuni. » sussurra al mio orecchio.

Come sa il mio cognome?

Comunque detto da lei suona benissimo.

Mi toglie l'accappatoio e mi conduce dentro il box doccia.

Non sta accadendo davvero.

Apre l'acqua alle mie spalle e mi spinge sotto.

Lei si avvicina e inizia a baciarmi.

I nostri corpi sono attaccati da una sorta di calamita invisibile.

Sento dentro di me il fuoco che pervade e il forte desiderio di averla.

Piano piano passa le sue mani piene di sapone su tutto il mio corpo, sfregando costantemente sulla mia intimità.

I suoi baci sembrano non finire mai e non bastarmi.

Voglio di più.

Voglio essere dentro di lei e sentirla ansimare fino al piacere.

Voglio causarle io tale piacere.

Decido di prendere coraggio e la metto con le spalle contro la parete della doccia.

I miei baci corrono su e giù sul suo collo,accarezzo il suo piccolo ma grazioso seno e inizia ad ansimare.

Non so come sia successo ma è riuscita a mandarmi fuori uso.

Sento solo il piacere scorrere nelle vene e il desiderio aumenta sempre di più.

Non era così che immaginavo di perdere la mia verginità ma non è una pessima idea.

Lei mi piace molto e riesce ad azzerare il mio cervello.

Accarezzo ogni singolo centimetro per poterlo ammirare o per paura che presto scapperà via da me.

E' così delicata e perfetta.

Io non merito di essere qui.

Che sto dicendo? Lo merito eccome.

Lei è venuta nella mia stanza,lei si è offerta di fare la doccia insieme.

E io non so resisterle.

Mi sento debole sotto questo punto di vista.

Ma abbastanza forte da poterla aiutare.

Non voglio approfittare di lei.

Non so cosa mi ha spinto ma l'ho fatto.

Sono entrato in lei e siamo diventati una cosa sola.

Sentirla ansimare al mio tocco mi dava la giusta carica per continuare.

Spero solo che non pensa che io intendo lasciar perdere dopo oggi.

Anzi continuerò nel mio intento.

Per lei. Credo di amarla.

Quando l'ho sentita venire urlando il mio nome mi sono sentito speciale.

E dopo poco sono venuto pure io. La amo troppo.


Ice Queen ||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora