Capitolo 17

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Capitolo 17

Inutile precisare che con la mia maglia addosso è veramente bellissima.

Ma lei lo è sempre.

La seguo con lo sguardo e vedo che esce dalla camera da letto per poi ritornare con il plaid appena comprato.

Ecco cosa mancava.

«Ora dovremo stare caldi con questo. » stende il plaid su tutto il letto matrimoniale.

«E se servirà io ti riscalderò. »prendo fuori dal mio zaino il libro preso ieri in biblioteca dell'università.

E' ora di iniziare a leggerlo.

«Tu leggi? »mi chiede sorpresa.

«Oh sì. Mi piace farlo. »mi sdraio sul letto posando la schiena contro il muro per leggere comodamente.

«Ah ecco che facevi in biblioteca ieri. »si avvicina a me e legge il titolo del libro.

«Sì,in biblioteca si prendono i libri. » cerco di farla ridere.

E fortuna ci sono riuscito!

«Ho letto quel libro almeno 7 volte. »mi confessa.

«Ti piace così tanto? »la guardo mentre si mette sotto le coperte.

«Moltissimo. "La bella e la bestia" è il mio cartone Disney preferito.» mi guarda a sua volta.

Come darle torto.

«Sembrerà strano ma anche a me piace.» le prendo la mano e le bacio il dorso.

«Allora ti lascio leggere il libro. » si sposta leggermente e si sdraia.

Ho come l'impressione che non era così che si aspettava la prima notte in questo appartamento.

La guardo prima di alzarmi e prendere il portatile dallo zaino.

«Ho altro in mente. »torno a sedermi accanto a lei e accendo il pc.

«Vuoi vederti un porno? »chiede come se nulla fosse.

Trattengo una risata e apro la cartella con alcuni film scaricati.

«No! Perché vedere certe cose quando tu sei molto meglio?» le sorrido maliziosamente.

«Che hai in mente? »si avvicina incuriosita

Non le rispondo e premo play al film, raggiungendola poi sotto le coperte.

Le è bastato ascoltare la prima frase che gli occhi hanno iniziato a brillare.

«Tantotempo fa, in un paese lontano lontano, un giovane principe viveva in uncastello splendente. Benché avesse tutto quello che poteva desiderare ilprincipe era viziato, egoista e cattivo. Accadde però che una notte di invernouna vecchia mendicante arrivò al castello e offrì al principe una rosa incambio di un riparo dal freddo pungente. Lui, che provava repulsione per quellavecchia dal misero aspetto, rise del dono e la cacciò. Ma lei lo avvertì di nonlasciarsi ingannare dalle apparenze, perché la vera bellezza si trova nelcuore. Il principe la respinse di nuovo e in quel momento la bruttezza dellamendicante si dissolse ed apparve una bellissima fata. Il principe si scusò, maera troppo tardi, perché lei aveva visto che non c'era amore nel suo cuore eper punirlo lo tramutò in un orrenda bestia e lanciò un incantesimo sulcastello e su tutti i suoi abitanti.Vergognandosidel suo aspetto mostruoso la bestia si nascose nel castello con uno specchiocome unica finestra sul mondo esterno. La rosa che gli aveva offerto lamendicante era davvero una rosa incantata e sarebbe rimasta fiorita fino aquando il principe avesse compiuto 21 anni. Se avesse imparato ad amare e afarsi amare a sua volta prima che fosse caduto l'ultimo petalo, l'incantesimosi sarebbe spezzato; in caso contrario sarebbe rimasto una bestia per sempre. Conil passare degli anni il principe cadde in preda allo sconforto e perse ognisperanza... chi avrebbe mai potuto amare una bestia? » sorprendente.

La sa a memoria.


Passammo tutta la notte a guardare il cartone animato, poi arrivati alla fine,spensi il pc.Lei si era già addormentata,io sistemandomi comodamente l'avvolsi in un abbraccio protettivo e caddi in un sonno profondo.


Il sole mi colpisce sul viso e dopo tanto decido di alzarmi.

Ci metto un po' a focalizzare bene dove mi trovo.

Guardo l'orologio sul cellulare e sono già le 7.30.

Alle 8 in punto devo trovarmi all'università.

Mi alzo e metto subito i vestiti,metto le scarpe e corro in soggiorno.

Lei non c'è.

Manca la mia regina di ghiaccio.

Trovo un biglietto sul divano e mi precipito a leggerlo.

E' la sua calligrafia "Sono già andata all'università. Ci vediamo Lorenzo".

Metto il biglietto nella tasca dei jeans e con il mazzo di chiavi esco di casa.

Ci manca solo che faccio tardi il primo giorno di scuola.

Corro più veloce che posso e in pochi minuti sono arrivato.

Tiro un sospiro di sollievo ed entro nell'atrio.

Tutta questa corsa mi ha messo molto appetito.

Arrivo fino all'ala C e cerco l'aula di letteratura italiana.

La porta è aperta e manca ancora l'insegnante.

Vado a sedermi ad un banco vuoto e cerco a non pensare alla colazione appena saltata.

Non so nemmeno se avrò dei corsi con Erica oppure ci vedremo solo al cambio d'ora.

Guardo verso la porta dell'aula e osservo tutti quelli che saranno i miei compagni di questo corso.

Sono tutti particolari.

Dal ragazzo tatuato alla ragazza vestita da cheerleader.

E sembrano che tutti si conoscono da molto vedendoli parlare e scherzare tranquillamente.

Poi la vedo entrare e sorrido.

Indossa una giacca di finta pelle nera,una camicetta bianca e dei blue jeans.

Non posso mancare i suoi amati tacchi di color nero.

Probabilmente sta mattina è andata nel suo dormitorio a cambiarsi.

Riesce ad incrociare il mio sguardo e salutandomi si avvicina.


Ice Queen ||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora