Capitolo 23

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Capitolo 23

Parla Erica.

Ammetto che arrivata alla festa volevo stare lontano da Lorenzo.

Ho capito dopo un mese che ci conosciamo,che è come una calamita per me.

Non riesco a starci lontana e non mi sono mai sentita così.

Mi ha sorpreso che non mi ha ancora chiesto di stare con lui.

Non ci chiamiamo in termini "amorosi" ci chiamiamo per nome.

E se in un altro modo sta cercando di ferirmi?

Prima prova a conquistarmi per mettermi sulla strada sbagliata e poi si allontanerà da me scappando.

Forse dopo 20 anni sono diventata molto paranoica.

Con lui sto molto bene e scopro emozioni che nemmeno sapevo di provare.

Decido di stare un po' da sola ad ascoltare i miei pensieri.

Voglio restare sobria,non sono qui per tornare ciò che ero prima di incontrare lui.

Mi faccio spazio tra le persone e cerco un angolo tranquillo ma è più facile trovare un ago in un pagliaio.

Salgo di qualche gradino la scalinata presente all'interno della casa e cerco con lo sguardo Lorenzo.

La verità è che non riesco a stargli lontana.

Riesco a riconoscere la sua folta chioma di capelli e noto con disgusto la presenza di Marianna.

Sicuramente gli sta facendo qualcosa di terribile.

Cerco di raggiungerlo il più velocemente possibile.

Prendo per il collo Marianna e l'allontano da Lorenzo.

Vedo che stringe la mia mano e chiude gli occhi.

E' praticamente svenuto.

Annuso il bicchiere blu e vado dritta da Marianna.

«Cosa gli hai fatto?» domando furiosa.

«Volevo solo farlo divertire.»risponde sorridendomi.

Non ci ho più visto dalla rabbia e l'ho colpita con tutta la forza che ho nel corpo.

Lei si allontana mentre continua a sanguinarle il naso.

Torno da Lorenzo e lo sollevo.

Laura e Jacopo sono corsi ad aiutarmi.

Usciamo da quel posto maledetto e torniamo fino il nostro appartamento.

«Erica,tranquilla. Vedrai che si riprende.» cerca di consolarmi Laura.

Sono invasa dai sensi di colpa.

Dai "se" e dai "ma".

Se fossi rimasta vicino a lui non sarebbe successo.

Se non mi fossi innamorata di lui ora non starebbe male.

La colpa di tutto sono io.

«E' colpa mia.» inizio a sfogare le lacrime che mi stanno invadendo.

«No. Non darti la colpa di tutto. Andrà bene.» avere Laura e Jacopo vicini mi aiuta molto a dire la verità.

Fortuna che ho due amici come loro.

E guardo Lorenzo con la testa sulle mie gambe che respira piano piano.

Ora mi prendo io cura di lui.

Ice Queen ||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora