Capitolo 15

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Capitolo 15

La limousine dopo circa 3 ore si ferma da un lato della strada.

Scendiamo e seguo la regina di ghiaccio fino la porta di questo appartamento.

Inserisce una chiave nella porta di vetro ed entriamo nel palazzo.

La seguo fino all'ascensore che ha già prenotato.

Posa la schiena contro il muro e intanto fisso i numeri che piano piano diminuiscono fino ad arrivare al piano terra.

Appena le porte si aprono entriamo e lei preme il tasto numero 5.

Siamo molto in alto.

Quando l'ascensore si muove lei mi mette con le spalle contro una parete e inizia a baciarmi,infilando successivamente le mani sotto la mia maglietta.

Purtroppo il tragitto pian terreno- quinto piano dura poco.

Andiamo dritti fino ad una porta di legno marrone scura con accanto il numero 5=D .

Aperta anche questa porta lei accende la luce.

Entro nell'appartamento e mi guardo intorno.

E' molto grazioso.

Certo mancano dei mobili e quant'altro ma questo si può pensare con il tempo.

Dall'ingresso si vede una porta,bianca con una parte di vetro,conduce al soggiorno.

C'è giusto un divano blu,abbastanza largo,appoggiato ad un muro. Il resto è tutto vuoto.

Un po' nascosta c'è la cucina con i mobili nuovi.

Sono di un marrone chiaro,non me ne intendo delle sfumature di colori,ma illumina molto la stanza.

C'è il lavandino,l'angolo cottura,un forno,il frigo,dei mobili vuoti e la lavastoviglie.

«E' solo un po' arredata. »dice accompagnandomi verso un'altra stanza.

«Non ci sono problemi. »entro nella stanza da letto.

Lì c'è già un letto matrimoniale e di fronte c'è la finestra.

Non è male come casa.

E poi la condivido con lei,il che la rende ancora più unica.

Per finire c'è il bagno.

Insieme alla cucina è il più arredato con tutti i sanitari.

Vasca da bagno,wc, lavandino e bidet.

«Allora ti piace? » mi abbraccia da dietro.

Sorrido al gesto perché tecnicamente dovrei farlo io che sono un uomo.

«Sì. E' molto graziosa e luminosa. »accarezzo le sue braccia che sono strette sulla mia pancia.

«Mi fa molto piacere. »si stacca dall'abbraccio e si mette sul divano.

Mi invita a raggiungerla e mi siedo accanto a lei.

«E io quanto devo darti per la casa? »non vivo a scrocco.

«Nulla. Davvero. »mi prende la mano.

Adoro quando cerca contatto con me.

Forse è qualcosa di serio e importante per lei.

«Non voglio essere una spesa. » se solo si facesse aiutare.

«Tranquillo. E' il palazzo di mio padre. Qui non viveva nessuno e siamo venuti noi due. »mi spiega.

«Oh ma ti aiuterò per i mobili. »propongo.

«Non ti arrendi facilmente? »mi guarda negli occhi.

Solo al suo sguardo riesco a cedere.

«No,mai. » cerco di risultare convincente.

«Vediamo. »sospira infine.

Ottimo,primo round vinto.

Forse.

Inizia a calare la sera e ho una certa fame.

«Mangiamo fuori? »chiedo.

«Certo. Direi di sì. »si alza dal divano e va alla porta d'ingresso.

La raggiungo subito dopo ed usciamo dall'appartamento.

Torniamo dentro quel magico ascensore e la scena di poco fa si ripete.

Le sue labbra di nuovo sulle mie,il sapore di lei scorre dentro di me.

Devo calmarmi,assolutamente.

Sta facendo uno strano effetto su di me.

Prima ci perdo la verginità e ora viviamo insieme.

E tutto nel giro di 48 h.

Come è possibile?

Non me lo so spiegare,io.

«Ti va di andare al Mc Donald's? »domanda appena fuori dal palazzo.

Una ragazza a cui non porta del cibo salutare e di prendere su qualche chilo?

E' da sposare.

Ok,calmati Lorenzo.

C'è tempo.

Siamo ancora giovani.

«Per me va bene. » rispondo sorridendole.

Lei mi prende la mano e ci incamminiamo per le strade di questa città.

Stare con lei al mio fianco mi fa sentire meglio e finalmente posso essere sicuro di saper amare una ragazza.

E' stata una sorpresa per entrambi,sicuramente.

Lei aveva bisogno di essere salvata da se stessa,io avevo bisogno di lasciarmi andare e amare per davvero.

Ci siamo trovati a quanto pare.

Arrivati al fast food le apro la porta,lei entra e la seguo in fila.

Non mi stupisco di tutti gli uomini che si sono voltati appena lei è entrata.

E' di una bellezza unica.

Certo,non siamo una coppia a tutti gli effetti,ma comunque mi sento geloso,devo ammetterlo.

L'idea che qualcun altro può approfittarsi di lei e farle del male,mi fa imbestialire.

Decido di starle vicino e di tenerle la mano,così capiscono che ci apparteniamo.

Ice Queen ||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora