Capitolo 27

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Capitolo 27

Resto a guardarla per qualche istante e cerco di formulare qualcosa utilizzando le parole giuste.

«Incinta? Ma ne sei sicura?» non che non mi fido di lei ma si sa che quei test di solito sbagliano.

«Sì ho fatto diversi test di gravidanza e il risultato è sempre lo stesso.» si allontana da me ma le vado dietro.

Le prendo la mano e la tiro a me.

«Piccola io ti resto vicino.» lei mi guarda negli occhi e torna a piangere.

Ma questa volta sono lacrime di gioia,sicuramente.

«E' una cosa importante. Se non vuoi questa responsabilità possiamo lasciarci.» mi domando che le frulli nella testa.

«Mai ti lascerò. E' anche mio figlio e non ti lascio sola.» riesco a convincerla e la vedo sorridere,finalmente.

«Grazie.» mi sussurra.

«Torniamo a casa ora.» lei annuisce e ci incamminiamo a casa.

Arrivati al portone mi ritrovo Irene.

Mi sono completamente dimenticato che ci saremo visti oggi.

«Eccoti. Ti stavo aspettando.»dice Irene appena siamo vicini a lei.

«Sì scusami. Avevo una cosa più importante da fare» apro il portone di casa.

«Di più importante della ricerca di scienze?» domanda.

«Sì. Ci vediamo domani. »le dico facendo entrare Erica nel palazzo.

«Domani? Ma Lorenzo... »cerca di continuare il discorso ma lo interrompo.

«Ne parliamo dopo su Whatsapp. Ti scrivo io. Ciao. »chiudo il portone e seguo la mia ragazza fino dentro casa.

«Guarda che potevi studiare con Irene. »dice appena entra in casa.

«Preferisco stare con te. Ti dispiace? »domando togliendomi la giacca e lasciandola appesa all'attaccapanni,proprio accanto la sua.

«No affatto. »posa le sue braccia intorno al mio collo e mi bacia.

Ci sediamo sul divano lasciando la televisione spenta.

«Ho sbagliato io a non usare le precauzioni. »inizio il discorso.

Sono stato uno stupido lo ammetto ma mi prendo le mie responsabilità.

«Non dartene una colpa. Anche io mi dimenticavo della pillola del giorno dopo,ma ero convinta che in così poco tempo non riuscivo a restare incinta.» mi prende la mano.

«Amore lo teniamo vero?» sto già pensando che dovrò trovarmi un lavoro e sicuramente devo avvisare mia mamma che diventerà nonna.

«Certo che sì. E' sempre stata la mia intenzione. »sono più tranquillo nel sapere che anche lei vuole tenerlo.

«Da quanto sai di essere incinta?» chiedo molto apertamente.

«Una settimana. Lo so,dovevo dirtelo,ma non ce la facevo. E poi ad Halloween sei stato male e ho avuto paura di perderti. Non sapevo come avresti reagito a tale notizia.» mi guarda negli occhi un po' spaventata.

La stringo tra le mie braccia e le accarezzo la schiena.

«Va tutto bene amore. Non siete da soli.» involontariamente poso la mano sulla pancia.

So che è ancora piccolo il feto,ma mi piace credere che possa sentire il mio calore posando la mano sopra.

«Ti amo così tanto.» lei mi sorride poi si sdraia sul divano mettendo la testa sopra le mie gambe.

Prendo la coperta che abbiamo lasciato sul divano e la copro.

«Ci guardiamo un film,ti va?» le propongo spostando una ciocca dei capelli dal viso.

«Sì ma uno tranquillo.» mi risponde.

Mi ricordo al nostro primo appuntamento,se così si può definire,che abbiamo visto un film horror.

Aveva passato tutto il tempo del film tra le mie braccia,protetta e al sicuro.

Poi mi aveva chiesto di dormire con lei senza ammettere che era spaventata.

«Un horror.» provo a stuzzicarla un po'.

«Non ti azzardare Ostuni.» lei sa quanto odio essere chiamato per cognome ma detto da lei è stupendo.

«Ok allora direi un bel romantico.» cerco tra i canali qualcosa di interessante adatto ad entrambi.

«Fermo qui.» mi fermo su un canale e proprio ora inizia Harry Potter e la pietra filosofale.

«Bello questo film.» sono più entusiasta di un bambino in un negozio di caramelle.

Adoro la saga di Harry Potter.

Avrò visto il film milioni di volte ma non mi stanco mai di farlo.

«Lo so che ti piace. »mi guarda e io le stringo la mano.

Lei è la mia metà perfetta.

Restiamo tutto il tempo sul divano e spesso mi ritrovo a ripetere le battute dei personaggi del film.

Erica si è addormentata verso la fine e così la prendo in braccio e la porto in camera da letto assicurandomi che non si svegli.

La adagio sul letto,la copro e la osservo dormire.

Ancora non me ne capacito,sarò padre.

E' stato così imprevedibile ma di certo non la lascio sola.

Di dormire per ora non se ne parla,sono solo le 20 di sera,quindi prendo il mio portatile e mi siedo sul letto.

Voglio esserle accanto qualsiasi cosa le possa accadere.

Almeno se si sveglia e mi trova al suo fianco è più tranquilla.

E' giunto il momento di cercare un lavoro per la mia futura famiglia.

Tutto questo è molto strano,ma devo farlo.

So che è la cosa giusta.

Controllo se dorme ancora e la vedo con il sorriso sul viso e una mano sulla pancia.

Decido immediatamente di farle una foto cercando di non svegliarla.

Sotto qualche punto di vista la mia vita sta per cambiare ma non sono spaventato.

Non sono da solo.

Ho la mia ragazza,i miei migliori amici e mia mamma.

Affronteremo tutto insieme,non credo sia difficile.

Dopo qualche ora di ricerca a vuoto spengo il pc e mi sdraio a letto abbracciando la mia regina di ghiaccio.


Ice Queen ||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora