Capitolo 3

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Capitolo 3

Non mi capacito di come tale ragazza stia soffrendo così tanto.

Vorrei fare qualcosa,aiutarla in qualche modo.

Ma temo anche di esagerare troppo.

La verità è che non so che aspettarmi.

Mi siedo accanto a lei e mi fermo a fissare il nulla totale.

Essere qui è un'esperienza fantastica.

Tante,troppe informazioni in così poco tempo.

Fino a sta mattina dormivo nel mio letto,a casa mia e con mia madre.

E ora sono a 3 ore di distanza,in un posto nuovo e sono solo.

«Hai mai pensato che la tua vita fosse già scritta da qualcuno?» interrompe il silenzio.

Non mi aspettavo che mi parlasse.

Credevo che la conversazione si sarebbe fermata alla presentazione,ma sono contento che mi stia rivolgendo la parola.

Forse si fida.

«Sì. So cosa vuoi dire. Ma puoi sempre cambiare la tua storia.» provo a parlare senza fissare i suoi profondi occhi castani.

«Forse è ciò che si aspettano da te.» si alza dalla panchina e mi guarda.

Di nuovo quei suoi occhi spenti.

Sento il compito di dover farla sorridere veramente.

«La vita è tua,non lasciare che gli altri te la rovinano.» rispondo senza pensarci.

Lei si avvicina al mio volto e mi guarda negli occhi.

Non riesco a pensare,non riesco ad ascoltare.

Mi ha mandato fuori gioco.

«Devo andare. Ci vediamo in giro,coso.» si incammina allontanandosi da me.

Coso? Veramente sono Lorenzo.

Ma che dico?! Jacopo mi aveva avvertito.

Lei non è mai stata amata,era solo sesso.

E probabilmente per lei erano solo cose,senza valore.

Dovrei aiutarla.

Se è il sesso ciò che vuole,sarà ciò che avrà!

Anche se tecnicamente non l'ho mai fatto.

Però forse è l'unico modo che ho per avvicinarmi a lei e non posso perdere questa occasione.

Le devo dimostrare quanto è bello essere amati e innamorati.

Almeno,è ciò che voglio fare.

Credo che parlerò con Jacopo,saprà aiutarmi.

Torno dentro l'università e mi incammino verso la mia stanza.

Ho camminato un'eternità, dall'ala B all'ala F.

E mi sono perso diverse volte.

Arrivato in stanza entro senza bussare e trovo Jacopo nudo mentre sta facendo sesso con Laura.

Chiudo subito la porta e mi siedo contro il muro accanto ad essa.

Ok,non mi hanno visto.

Decido di prendere coraggio e vado dalla regina di ghiaccio.

Passando dall'ala F alla E,noto solo ora che c'è un roseto.

Esco e mi avvicino alla pianta dalle rose rosse.

Ice Queen ||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora