Capitolo trenta.

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22 aprile, mercoledì.

Lola e Frickman stavano insieme. Si, li vedevo abbracciati nell'ufficio dell'uomo, mentre il professore le toccava le curve poco pronunciate. Lei stava sorridendo, mordendo le labbra di lui. Sospirai. La rabbia che saliva, guardando quella scena. La ragazza si mise a ridere, posizionandosi meglio sulle gambe del professore. Un ghigno increspò le mie labbra. E tutta la fiducia che avevo in quella ragazza era sparita, già da troppo tempo. Presi il cellulare, guardando il corridoio. No, non ci sarebbe stato mai nessuno durante l'intervallo. Tutti nel cortile, o nella aula grande per comprare qualcosa da mangiare alle macchinette. Mi morsi un labbro. E aprii la porta. Frickman si staccò immediatamente da Lola, che si voltò, i suoi occhi marroni erano così pieni di disperazione. Si sentì il rumore dello scatto della foto. Un sorriso di sfida tra le mie labbra.

- E adesso chi è la stronza, eh? - chiesi, sorridente.

Non attesi la risposta dei due, semplicemente me ne andai. Cominciai a camminare il più velocemente possibile, cercando di allontanarmi da quell'ufficio. Ma Lola, quando voleva era veloce. Troppo veloce. Le sue mani mi sfiorarono la pelle delle braccia, nel tentativo di bloccarmi. Mi voltai. Piangeva.

- Megan...no...aspetta, ti prego, posso spiegarti...- piagnucolò lei, prendendomi una mano. - Megan. -

- Non toccarmi, le tue finte lacrime non mi faranno impietosire. No, non lo faranno. -

- Ma...di cosa...di cosa parli? - domandò, piangendo.

Il mio sguardo severo su di lei.

- So tutto. - dissi. - E non me lo sarei mai aspettato. Mi hai usato, ti sei presa gioco di quella che ti chiamava sorella. -

- Megan? Ma di cosa parli? Non lo farei mai. - mormorò lei, facendo per toccarmi una spalla.

Mi spostai, scuotendo la testa. No, non mi avresti toccato. Non mi avresti più fatto soffrire. Chiusi gli occhi, trattenendo le lacrime. Ed ero davvero così affezionata alla persona che mi stava per rovinare tutto? Che stava per portarmi via le piccole cose che mi restavano? Si, ero affezionata a lei. Troppo. E Lola sapeva bene come manipolare le persone. Lo sapevi fare, vero? Sì. Ed eri così fottutamente brava.

- È inutile che continui a fingere. - sibilai. - So tutto...so del ricatto ad Alex, so da parecchio della tua relazione con Frickman, so dei giri di droga, so di Nathan, so di Jonathan, so di Cesly. So anche di Paige, e dell'incidente calcolato avvenuto tre anni fa. -

Lei ridacchiò.

- È inutile che ridi. La bella foto che ho sul cellulare prova tutto. Ah, e so anche che il tuo "rapporto" con Frickman è per i voti, e non per amore. Non ti scoperesti anche Alex se fosse amore, no? Non mi avresti rovinato la vita se quell'uomo fosse il tuo vero amore, vero? -

Frickman ci guardava. I suoi occhi scuri si erano coperti di un sottile strato di tristezza. Quella fu la prima volta che lo vidi triste. Vidi le sue iridi dilatarsi, e le lacrime bagnarli le guance. L'uomo si portò due dita sotto gli occhi, asciugandosi le lacrime, mentre continuava a fissarmi, come per pregarmi di smettere. Perché a volte le parole sono troppo taglienti. E l'orgoglio non riesce più ad essere più forte della tristezza che ti invade l'anima. Vidi il professore guardare Lola con odio. Ed era stato usato. Ed era stato manipolato da una ragazza così semplice all'apparenza. La ragazza sorrise, poggiando una spalla al muro.

- Wow, quindi alla fine l'hai scoperto. - disse.

I suoi occhi marroni mi scrutarono. I miei fecero lo stesso.

- Alex Allen è sempre stato mio. E vederlo sprecare la sua vita con una povera bastarda come te...sai com'è, dovevo, e devo rimediare. - rise. - Cesly se lo faceva solo per prendersi la colpa al mio posto. È sempre stata così innocente ed ingenua. -

- Io e Alex stiamo insieme, fatti passare questo momento di ragazzina gelosa delle scuole medie. Dio, non sei più una dell'ottavo anno, adesso sei una ragazza del dodicesimo. Cotte adolescenziali di merda. Sai che c'è? Fatti passare tutto quanto. Io e Alex non ci separeremo. Mai. Ce lo siamo promesso. -

Assottigliai lo sguardo. Lei ghignò.

- Alex potrebbe finire in carcere per quello che ha fatto. Proprio come quell'altro coglione di Jonh. Non capisci che sono IO che comando il gioco? - chiese lei, strafottente. Sorrisi.

- Sai, non credo che i tuoi saranno felici di sapere che la loro cara figlioletta si scopava il prof per i voti. Tuo padre è un avvocato...non credo sarebbe d'accordo se mostrassi una piccola foto ai suoi occhi. Sai, tu saresti sbattuta in galera con Alex e Jonh. Potresti stare in cella con Sammy, se ti va male. Eh? Che ne dici? E io continuerei la mia vita. Alex sarebbe scarcerato dopo qualche anno, Jonh lo stesso. E tu, tu dovresti subire altri processi. Tutto per farmi un torto. - sospirai. - Un torto che sarebbe fatto a te stessa. Io non verrei di sicuro sbattuta in gattabuia....ah, per non dimenticare la pena che dovresti scontare se ai tuoi anni di carcere venisse aggiunto il piccolo particolare dello stare con un professore....-

Vidi i suoi tratti del volto divenire duri. Le sue labbra si serrarono, le sue mani cominciarono a battere frenetiche contro i suoi fianchi. 

- Tu...tu non lo feresti. - balbettò, indicando il professore. - Megan, tu non diresti mai a nessuno di niente! Tantomeno della storia con questo uomo. -

- Oh, dici? - chiesi, ridacchiando. - Dopotutto, tu mi hai distrutto. Mi hai...imbrogliato, mi hai manipolato, come hai manipolato Frickman. E lui è stato il primo che ti ha dato amore. Nathan ti si faceva solo per droga...e tu l'hai fatto ammazzare! - strillai, spingendola indietro.

Frickman mi guardò, i suoi neri spalancati. E lui non sapeva niente. Lola si girò e vide il professore, stupito.

- Megan....non puoi dire nulla...a nessuno. -

- E perché? I tuoi sarebbero così felici di sapere quello che fai per i  voti. -

- Megan,i voti alti...mi servono per andarmene da qui...io non posso continuare a vivere a Coney Island, devo scappare, qui per i giri...per tutte le cose che ho fatto, mi considerando una..-

- Puttana? Spacciatrice? Credo che anche io ti considererei tale. -

- Cosa vuoi, eh? Starò zitta per la questione di Alex, e tu non dirai niente approposito...tutto ciò che sai. -

- Facciamo così...tu lasci stare Alex, non mi parli, ti scusi con Paige, ti scusi con Jonh, dici a tutti quello che hai fatto approposito delle foto,  dici a tutti di Cesly....e...seppellisci la storia di Nathan. - dissi, guardandola.

Lei scosse la testa.

- Non posso. -

- I tuoi saranno felici. -

- No, ti prego. -

- Non pregarmi. -

- Vabbene...vabbene...lo faccio...ma ti prego, non dire nulla. -

- So mantenere i segreti, Lola. -

Sorrisi.

E avevo vinto di nuovo.

Ciao tutti!💙
Sorry per ieri, ma ho ricominciato scuola...e faccio schifo in latino. Vabbè, spero che il capitolo vi sia piaciuto =) Comunque, la ragazza di sopra è Lola 😛
Passate una buona giornataaa.💙

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