Capitolo 29

198 8 3
                                    

21 aprile, martedì.

- Cesly, ti posso parlare? - chiesi, sorridendole.

La bionda si voltò, stupita, scrutandomi. Il sorriso finto sulle mie labbra stava incominciando ad avere così tante, piccole crepe. La ragazza alzò un angolo della bocca, facendo quella sua smorfia. Quanto la odiavo. Le altre ragazze che stavano parlano con lei mi guardarono, alzando le loro perfette sopracciglia. Sammy mi mise un dito sul petto, serrando strette la labbra, cercando di trovare le parole giuste per parlare. Un sospiro uscì dalla mia bocca, stanca di sorridere.

- E tu cosa vorresti? Eh? Sparisci fantasma. -

Strinsi i pugni, continuando a fingere quel sorriso.

- È molto importante, Sammy. - dissi. - Riguarda il tuo "ragazzo". -

- Ah si? Cosa avrebbe fatto Bill? Mi ha tradito? Oh...che tesoro...Alex fa queste cose. - ghignò la bionda.

Alzai gli occhi al cielo, prendendo un grosso respiro. No, non potevo rovinare tutto.

- Bhe, se vuoi saperlo, primo, fai sparire queste cagne. - cominciai, indicando le ragazze che le stavano dietro. - Secondo, vieni con me...non vorrai che ciò che sto per dirti si diffonda, no? -

Lei assottigliò lo sguardo, i suoi tratti del volto si incresparono. Il mio sorriso si fece più largo, luminoso.

- Ragazze, ci vediamo dopo la lezione. - sibilò Cesly, prendendomi per un braccio. - Appena finisco sono da voi, non ci vorrà molto. -

- Sammy, ma chi è 'sta sfigata? - chiese una ragazza dai capelli neri, gli occhi azzurri.

- Sono Megan, tesoro, adesso sparisci. - le sorrisi.

- White, andiamo, non voglio perdere tempo con te. -

I parcheggi della scuola erano quasi sempre vuoti a quell'ora della mattina. Pochi arrivavano, pochi uscivano, pochi si ritrovavno lì ad amoreggiare, incapaci di stare distanti glu uni dagli altri troppo a lungo. Cesly si poggiò ad una macchina, mettendo le mani nei jeans stretti, troppo stretti. Prese un pacchetto di sigarette, estraendone una, accendendola con un accendino rosa che aveva nella piccola borsa. La guardai. E mi chiesi perché i ragazzi la guardavano tanto. Storsi il naso, tossendo. Lei fece guizzare il suo sguardo su di me, facendo una smorfia. La bionda prese il telefono, cominciando a muovere i pollici velocemente. Dio, che cazzata.

- Mi spieghi che cazzo vuoi, White? - domandò lei, battendo una mano sul fianco.
- Lo sai che il tuo ragazzo mi ha chiesto di scopare? - chiesi, ghignando. - Sai, ovviamente ho rifiutato...ma....mi pareva giusto dirti quello che fa il tuo "ragazzo". -

Lei strinse i pugni.

- Bugiarda. - sibilò Cesly. - Lui...una volta ti ha chiamata troia,e poi...tu non....sei solo una cazzo di bugiarda White! -

Una piccola risata fece singhiozzare la bionda.

- Avanti, stai piangendo perché ti ha tradito? - chiesi, ridacchiando. - Te li sei fatti tutti, e adesso piangi per uno che si voleva fare un'altra? -

- Senti stronzetta, di solito sono IO quella che molla gli altri, sono IO quella che va con gli altri. E sono IO quella che molla gli altri. Quel bastardo mi ha tradito? Bhe, dopo mi sente! - urlò la ragazza.

- Sai com'è, forse si è stufato di avere una ragazza che si sbatte la scuola...senza sbattersi lui. -

- Ma come cazzo ti permetti?! -

- Come tu ti sei permessa di farti il MIO ragazzo nei bagni. - sibilai.

Lei si mise a ridere. E il suo trucco colato dalle poche lacrime che aveva versato le si poggiò sulle labbra, facendogliele diventare nere. Così tristi. Strinsi i denti, togliendo lo sguardo dagli occhi grigi della ragazza. Dio, ripensarci faceva male. Ripenso ancora a quella sua  maledetta espressione, a quelle iridi  verdi, che al solo vedermi divennero così spente.

- È lui che me lo ha chiesto. - disse lei, altezzosa. - Tu volevi metterti in pausa, e lui a quanto pare era in una fase...calda. -

- Tesoro, è inutile non fingere. - risi. - So tutto. -

- Che il tuo "ragazzo" è ancora il puttienere che  hai conosciuto la prima volta che hai messo piede qui dentro? Quello lo sanno tutti. -

- No, so di te e Lola. - dissi, assottigliando lo sguardo. - E so che avete ricattato Alex, solo perché siete invidiose. Ti dico una cosa, stronza, so qualcosina su Lola che tra poco sapranno tutti. Se non la smettete di minacciare quel ragazzo, TU E LEI, siete morte. -

Lei fece un passo indietro, gli occhi puntati su di me. Le sue iridi erano quesi invisibili sotto quelle palpebre, che avevano lasciato troppo poco spazio tra loro. Mi scrutava, e continuava. E sapeva che avevo vinto. Un ghigno sadico comparve sul mio volto. La bionda prese a respirare più velcomente, ansiamando. Icrociai le braccia al petto, guardando la ragazza, e le reazioni che lentamente la stavano consumando. Sorrisi.

- Vedi di toglierti di mezzo, Cesly. Io e Alex non verremo mai allontanati da due ragazzine come te e Stewart. -

- Se ti azzardi a dire qualcosa dirò a tutti dell'incidente che Alex e Jonh hanno fatto. Dirò tutto, anche di Nathan. -

Risi.

- Prego, fallo pure. Così verrai giudicata complice, sapendo tutto dall'inizio. - ridacchiai. - Puoi anche farlo, e sbattere Alex in prigione. Ma ci andrete di mezzo sia tu che Lola. Cosa preferisci? Stare zitta, e salvare la tua reputazione già troppo a rischio? O farti sbattere in galera per farmi un torto? Sai esattemente che io non andrei in gattabuia. Ci andresti solo tu. A sprecare la vita misera che ti resta da vivere. Allora, Sammy, cosa scegli? -

La bionda abbassò lo sgaurdo, singhiozzando. Cominciò a piangere, tirando un pugno alla macchina che aveva di fianco. Alzò gli occhi, contornati di nero, fissandomi.

- Io non andrò mai da nessuna parte! Lola non parlerà, la conosco troppo bene. Ha tirato fuori quella minaccia solo perché voleva intimidire Alex. Dopotutto, lei sa che il moro si sente ancora in colpa. E poi Lola voleva che quei due la vedessero baciarsi con Nathan. A volte quel pazzo le chiedeva alcuni tipi di droga che lei non poteva più permettersi di trovare. E quindi ha pensato bene di eliminarlo dalla circolazione. Cristo, quella è intelligente. -

Cesly fece uscire una risata nervosa.

- Te l'ha fatta per tutto questo tempo, e tu, White, non te ne sei accorta. -

- Se vedi quella stronzetta, e ti azzardi a dirle qualcosa, considerati una ragazza morta. -

- Non parlerò, non posso perdere la mia reputazione di "stronza senza cuore" per colpa di Hill. Non me ne frega di lui, posso avere tutti i ragazzi che voglio, giusto? - sorrise, guardandosi le unghie. - Nonostante...credo che quel ragazzo sia stato il primo ragazzo che mi piaceva...seriamente. -

- Non tutti i ragazzi, Cesly. -

- Forse non Alex, ma fidati, Lola è astuta. -

- Lo so essere anche io. -

- Ah si? - chiese la ragazza, alzando un sopracciglio. - Non hai niente contro di lei. Hai solo le mie spiegazioni, le testimonianze di Alex, e le pagine su Internet di Nathan. Lei ha molto di più. -

- La tua testimonianza è qui dentro. - dissi, estraendo dalla tasca il cellulare in modalità registrazione. - E approposito di Lola, ho tutto quello che mi basta sul telefono....sai, odio la tecnologia, ma questo affare fa dei video...spettacolari.-

- Che stronza che sei, White. - sussurrò lei. - E...tanto per chiudere il nostro piccolo discorso...- cominciò, facendo comparire un ghigno tra le labbra. - Le foto che ti ritraggono attaccata ad Allen, mentre lo fate, sono state scattate da Lola. Paige è solo stata pagata da Lola per postarle. -

- Dio...sembra una puntata di Criminal Minds...- mormorai, passando una mano sulla fronte. - Sai altro? -

- No, non so nient'altro. - disse, passandomi di fianco per andarsene. - Ma Lola ha tanti segreti. -

- Li scoprirò tutti. -

- No, li hai già scoperti. O per lo meno quelli che ti interessano. Gli altri sono solo piccole cazzate, voci di corridoio. -

Abbassai lo sguardo, sospirando.

- E per la cronaca, questa.....scenetta, non c'è mai stata. -

- So mantenere i segreti, Celsy. -

Amore, Bastardo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora