Capitolo 11

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«Accosta.» afferma deciso Mattia.
«Perché?» chiedo fissandolo.
Annuisco.
Le macchine sfrecciano davanti a noi, dirette verso una meta a noi sconosciuta.
Mi volto verso Mattia.
«Perché?» chiedo nuovamente.
Si passa una mano fra i capelli, sembra teso.
Fa sempre così quando è in questo stato? È un gesto...attraente. Almeno per me.

Mattia's pov:
Sono teso. Come ci siamo finiti in questo casino?
Continuo a farmi passare i capelli fra le dita e quando finalmente disinterseco la mano, decido di parlare.
«Credo sia meglio darti una risposta dettagliata riguardo noi.» affermo.
Non risponde, aspetta solo che faccia il mio passo avanti riguardo questa situazione.
«È stato tutto così difficile quando te ne sei andata.» dico.
Annuisce.
Sono contento di sapere che anche per lei è stata la stessa cosa.
«Sai com'era il nostro rapporto» dico «Indissolubile.» Aggiungo.
«Dove vuoi arrivare Mattia?»
«Non voglio dare una colpa a te e al tuo maledetto viaggio, assolutamente no.» dico «Dopo averti finalmente rivista, qualcosa è cambiato.»
Mi avvicino lentamente togliendo la cinta per non averla come ostacolo.
«Qualcosa si è rafforzato, come se non potessimo fare a meno l'uno dell'altra.» le passo delicatamente il pollice sulla guancia, accarezzandola.
La sento rabbrividire sotto il mio tocco.
Ha una pelle così vellutata che il mio corpo pretende di averla tutta per sé.
I centimetri che ci dividevano si azzerano sempre di più e il mondo esterno sembra fermarsi solo per lasciare che questo momento sia vissuto.
La bacio.
È tutto quello che ho sempre desiderato fare, soprattutto dopo essermi reso conto di quello che davvero fa questa ragazza a ogni cellula del mio corpo.
Faccio scivolare la mano, dalla sua guancia al suo petto.
Quanto avrei voglia di stringere i suoi capezzoli e sentirli duri per me.
Faccio scivolare la mia mano sotto la sua maglietta e sento il bacio farsi più intenso.
Ritrovo improvvisamente Alessia sopra di me, mentre tenta di sfilarmi la maglia.
«Hey hey» dico sulle sue labbra affannato «Magari non per strada.» rido.
Sono eccitato e soffro al pensiero di dover tagliare corto ora perché non siamo in un luogo adeguato.
Alessia si ricompone e prende nuovamente la strada verso casa.
Sbotto in una risata. Si unisce anche lei.
Mi avvicino al suo orecchio sussurrandogli cose sconce:
«Il rossore che hai ora su quelle guance mi fa eccitare solo di più, sento il cazzo esplodere.» 
Si tappa la bocca con una mano, incredula. Continuo a ridere.

Angolo Autrice:
Era il momento di lasciarvi qualcosa in più, non volevo deludervi e siccome so che la perversione non manca mai, eccovi accontentate!😏
Voti e commentini eh!💪🏻❤️

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