47.Epilogo

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-Come è andato l'esame?

Invio il messaggio e mi rimetto al computer a cercare i moduli per annullare il viaggio a New York. Mio padre sta male e io ho bisogno di stare qui, per la mia famiglia e per Harry.

"Tesoro? Vieni giù?" mi chiama mamma

Scendo le scale e la aiuto a fare le crepes, sono l'unica cosa che a mia mamma non riesce fare in cucina.

"20 crepes mamma, hai fatto la pastella per un reggimento!" dico mettendo l'ultima nella padella antiaderente

"Stasera papà deve tornare via, ci saranno anche Tom e Chanel a cena, è bene essere preparati" dice mischiando l'impasto per la torta al cioccolato.

Non ho voglia di tornare in camera, ci sono stata fin troppo.

"Come va con Harry?" mi domanda mamma

Va bene, più che bene. Sento di essere davvero innamorata di lui. Lui è tutto per me adesso, il mio eroe, il mio posto felice. Non so come farei senza di lui.

"Va bene" minimizzo

"Bene? Solo bene?" domanda con uno sguardo ammiccante

"Si!" squittisco prima di cambiare discorso e uscire da questa conversazione terribilmente imbarazzante. "Ho cercato i moduli per New York, domani mattina li compilo e gli porto in direzione."

"Sei sicura, tesoro?" mi domanda mentre mette l'impasto nella teglia "Sai, è un'opportunità importante"

"Non voglio lasciarvi soli, non ora... E poi qui ho tutto quello di cui ho bisogno, tutte le cose importanti" sorrido tranquillizzandola "Esco per una passeggiata" dico guardando il sole che torna a fare capolino

"Va pure, torna presto però" urla dalla cucina mentre io infilo il kway e le nike.

***

Fa davvero freddo quindi inizio ad aumentare il passo per scaldarmi un po'.

Harry avrà risposto?

Cerco il telefono in tasca ma mi ricordo di averlo lasciato in camera sulla scrivania. Approfitto dell'assenza del cellulare per godermi la libertà.

Avere il cellulare mi fa avere mille pensieri. Devo stare attenta a non perderlo, a non farmelo rubare, a non farlo cadere, a sentire se squilla. Senza di lui mi sembra di tornare una bambina senza pensieri. Senza responsabilità. Sembrerà stupido ma è così.

Inevitabilmente la mia mente va ad Harry. E' l'unico pensiero felice che possa avere adesso.

Dovrò dirgli di mio padre al più presto... Per ora non me la sono sentita di dirglielo, beh... Dire le cose ad alta voce le fa essere reali. E a me non va di farlo diventare reale.

Harry è la mia fortezza, la mia isola che non c'è e il mio mondo dei balocchi. Tutto quello che da gioia, sicurezza e speranza è in lui. Sono quasi sicura di amarlo... Ma non ho il coraggio di dirglielo.

Si sta facendo buio, decido di rientrare, inizio a correre verso casa.

***

"Mamma, vado a fare la doccia!" urlo salendo le scale

"Okay, tra poco la faccio anche io, muoviti!" mi avvisa

Mi tolgo il giubbotto e le scarpe rimanendo in tuta, prendo della biancheria pulita e preparo i vestiti per la cena di stasera.

Entro in bagno e accendo lo stereo. Sì, ho lo stereo in bagno, la cosa mi rilassa molto.

Metto il mio cd e apro l'acqua della doccia, acqua calda per grandi rilassamenti!

STARLET [h.s.] (COMPLETATO) [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora