IL FINTO FIDANZATO

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Valeria rimane pietrificata alla vista di quella persona che sta avanzando.Entra in classe lentamente,il suono delle sue scarpe che attraversano la stanza con calma,come a rallentatore,spezza il silenzio,e le si mette alla testa.
Il ragazzo,con il solito ghigno malizioso,si siede al suo fianco,perchè proprio oggi non c'é l'amica della ragazza,e l'unica sedia libera è la sua."E così il destino ha unito i nostri cammini nuovamente"dice lui.
Lei appare molto seccata,nel suo animo deve esserci qualche incendio,perchè ha la faccia rossa e i pugni stretti,come stesse cercando di frenare il fuoco che le divampa lo spirito.
"Non ti fare strane idee,Marcus"sottolinea lei.
"No no"risponde sottomesso lui,ma già appare un ragazzo determinato,e non credo proprio che desisterà nel suo intento di conquistare la ragazza.Se solo fosse più gentile e meno ostinato,se solo non fosse così insistente,forse i due potrebbero diventare amici,ma solo quello,non di più.
I suoi sguardi ripetuti durante la lezione la infastidiscono,tanto che ad un certo punto si alza in piedi e,spinta dall'esasperazione,chiede alla professoressa di cambiarle il posto.
È ora di ricreazione,e come sempre Valeria si avvicina alla classe del suo ragazzo.Ancora non gli ha detto niente riguardo il nuovo arrivato e,temendo una sua reazione eccessivamente brusca,non intende farlo.
Il pomeriggio invita Cristofer a casa sua,ma non per fare chissà che cosa,giusto per fargli provare la torta che ha imparato a cucinare,fare i compiti insieme e guardare qualche film.
Ad un certo punto suona il campanello.Valeria,tutta presa dalla presenza del suo ragazzo,apre la porta distratta ma,rivedendo sempre e solo lo stesso soggetto,ha nuovamente un sobbalzo.
"Chi è"chiede Cristofer da sopra.
"Ehm..un vicino"risponde terrorizzata lei,presagendo il peggio.
"Ti volevo chiedere se vuoi venire a prenderti un messaggio con me,amore"dice lui.
Al sentire quelle parole Cristofer scende precipitosamente le scale e,vedendo Marcus parlare e guardare dolcemente la sua ragazza,si divide in dui:la prima parte guarda storto Valeria,mentre la seconda sferra un pugno in faccia al ragazzo.
"Calmati,non è come credi!"lo supplica Valeria.
"Cosa c'è da spiegare!"le strilla contro Cristofer.
In preda alla rabbia le rinfaccia tutti suoi aiuti,i suoi sforzi per rispettare i suoi problemi...tutto.Poi,esce di casa e sbatte la porta.
Lei prende la giacca ed esce in ciabatte per strada,cercando di fermare il suo,purtroppo,ex ragazzo e parlargli di quella personalità tanto contorta e stravagante.Si scatena una reazione a catena.Marcus,con uno sigomo gonfio e i capillari rotti,come il cuore di Valeria,esce di casa e ingigantisce la questione,usando parole dolci e facendo finta di essere il fidanzato segreto della ragazza.
In risposta Cristofer non capisce più niente,la mente è stanca,il cuore affamato di vendetta,il pugno desideroso di scontrarsi con la faccia del "vicino",e il piede scalcia per colpire la parte inferiore del ginocchio.
"Mentre lei ti inviava cuori su whatsapp c'ero io ad abbracciarmela e coccolarmela"insiste Marcus,con il sangue che cola dalla narice.È la frase chiave.
Con un gesto irrefrenabile e del tutto inaspettato,Cristofer gli assesta un pugno ed un calcio tanto da lasciarlo malridotto a terra.
"Io ti denuncio!"gli grida Marcus,mentre Cristofer scappa da una parte impaurito e dall'altra soddisfatto per l'essere riuscito nel suo intento.
Quando sono soli,Valeria parla al suo vicino.
"Non vorrai veramente denunciarlo!"si lamenta impaurita Valeria.
"Mmm...non so,dipende.Cosa sei disposta a fare per il tuo fidanzatino?"risponde Marcus,nel cuore soddisfatto.
"Tutto!"interviene lei.
"Bene,allora sarai la mia fidanzata"le dice Marcus.

Un grido nel buioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora