IL MISTERO DELL'INSISTENZA

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Passa il fine settimana,un comunissimo grigio,triste e piovoso weekend.È lunedì mattina e Valeria si sveglia come sempre alle 6:30 per andare a scuola.
La colazione rigorosamente preparata da lei consiste in una tazza di latte e Nesquik e 1 biscotto,una colazione frettolosa dato che lei ama la puntualità e deve ancora rifare il letto,pulire le tazze e prepararsi.
Sono le 7:30 e si sta ancora mettendo il rimmel.In effetti,è da un po' che è assente con la mente,che rivolge i suoi pensieri altrove,anche quando qualcuno la chiama.Più precisamente è da quando ha conosciuto Marcus.La sua presenza,il suo modo di fare,la sua espressione..ogni singolo aspetto che lo caratterizza la incuriosisce,ma al coltempo la spaventa e la rende sospettosa.
Comunque intanto passano altri 10 minuti.Finalmente è pronta ed esce di casa.Mentre sta attraversando la strada,nota con la coda dell'occhio che un vicino a caso ha chiuso all'improvviso la tenda,come la stesse spiando.
Un'altra cosa che la insospettisce,e le fa accelerare il battito cardiaco.
Mentre sta andando al Liceo,immersa nei suoi pensieri,una mano che le tocca la spalla la distrae dai suoi ragionamenti.
Appena si volta ha un sussulto,vedendo davanti a sè Marcus.
"Hey ciao",inizia lui,con un sorriso tirato.
"C..ciao",balbetta Valeria."Anche tu vieni nella mia scuola?"gli domanda.
"Si,ogni mattina ci faremo la strada bene"le dice,strizzando l'occhiolino.Il che causa un crollo emotivo nella povera ragazza,notando nelle sue parole anche un pizzico di dominazione e pensieri e aspettative più profonde.
"Sono già fidanzata",sottolinea Valeria,alzando leggermente la voce.La presenza fastidiosa,insistente e paurosa di quel vicino dalla vita oscura si somma al suo stress,facendole riaffiorare alla mente ricordi del suo passato da autolesionista,ricordi che si è da sempre ripromessa di buttare nel cestino.
"Ah..si,già lo sapevo",le dice con un ghigno malizioso,strizzando di nuovo quell'occhio della discordia.
Poi accelera il passo e va avanti.
Valeria avrebbe voglia di chiedergli spiegazioni,di strillargli contro e insultarlo,cacciandolo finalmente dalla propria vita,ma i consigli dello psicologo da cui prenota delle sedute già da 4 anni la frenano nel suo intento,e lui deve aver capito anche questo,poichè scuote cerso il basso la testa tutto soddisfatto.
Appena arriva al cancello della scuola,Valeria dovrebbe incontrarsi con Cristofer per il solito bacio del mattino,ma lo saluta appena e prosegue avanti.
Ovviamente il suo comportamento insolito e scostante non passa inosservato,e lui le si avvicina,mettendosi come chiusura della porta del cancello.
"Hey hey piccola,ora mi dai delle spiegazioni",le dice scherzando.
Ma lei appare sempre affranta e terrorizzata,e gli risponde:"non è il momento adatto".Poi gli sposta il braccio e va in classe.
Alla prima ora c'è lezione di greco.La professoressa come sempre arriva con un leggero ritardo,e la lezione inizia tardi.Ma ecco che come sempre la lezione viene interrotta da qualcuno che spalanca la porta fino a farla sbattere contro i secchi dell'immondizia.Da fuori arriva un ombra alta con un cappello all'indietro.

Un grido nel buioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora