A CONTATTO COL NEMICO

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Cristofer appare visibilmente irritato,con i pugni chiusi e talmente stretti da mostrare le vene che gli penzolano lungo le gambe.
Sembra stia combattendo contro il nemico più forte,la pazienza,che lo ferma e gli impedisce di commettere un qualsiasi errore.
E proprio mentre lui sta per preparare ad assestargli un cazzotto all'altezza della mandibola,Valeria,con le labbra ancora appiccicate come ventose a quelle di Marcus,gli fa cenno di no con gli occhi.E sarebbe un vero peccato conciarlo per le feste,anche se se lo meriterebbe,dopo lo sforzo che ha fatto la ragazza e la rinuncia al suo amore.
Apparentemente Marcus sembra non essersi accorto della conversazione mentale tra i due,suscitando nella coppia molta più sicurezza e serenità.I due per il momento non possono conversare a parole,ma a pensieri;i due non possono abbracciarsi,ma possono affiancare i loro pensieri,nella convinzione che siano rivolti in ogni istante l'uno all'altra.
Visibilmente snervata dal contatto con quelle viscide labbra che hanno un retrogusto di alcool,Valeria si stacca da Marcus allontanandolo pressando le sue mani sul suo petto,accompagnando il gesto a primo impatto brusco giustificandosi dicendo:"ok,credo che basti,tesoro",marcando per bene l'ultima parola.
Il trio presenta emozioni,pensieri e sentimenti contrastanti:
•Marcus sembra soddisfatto;
•Valeria sta escogitando un modo per comunicare con Cristofer;
•Cristofer è assetato di risposte alle tante domande che gli stanno offuscando la mente.
Marcus,sempre molto insistente e attivo,spezza il silenzio che si sta facendo abbastanza imbarazzante,e dice:"ok Valeria,torniamo a casa che abbiamo tante cose da fare insieme"con quel tono di voce seguito da quello sguardo che non ammette repliche.
La rabbia,l'agitazione e la perplessità di Cristofer appaiono quasi palpabili.Lui ha capito cosa intendesse Marcus,ma sa allo stesso tempo che Valeria non si abbasserebbe a tanto.Il punto é:chi è quel vicino snervante,cosa vuole e cosa ha intenzione di fare?
La ragazza saluta con un cenno della mano il suo ex,mentre Marcus cerca di prenderla per mano.Lei non ricambia la stretta,ma la forza della presa del suo nuovo ragazzo sono tanto forti che é costretta a cedere,intrecciando le sue dita con le sue e infilandogli le unghie nella pelle con tutta la forza che ha:d'altronde,se non può sfogarsi strillando,in qualche altro modo dovrà pur farlo!
Ormai sono molto lontani e lei,notando che lui si volta sempre a ritmo regolare,lo studia con fare incuriosito e preoccupato e gli chiede:"chi stai cercando?".
"Sto vedendo se quello stupido ci sta seguendo"risponde lui.
Al sol sentire quel soprannome,che più si addice al vicino,ha un sobbalzo causato dai nervi,che quasi pare un tic,o un singhiozzo.
Inoltre all'agitazione si aggiunge un'altra preoccupazione:cosa vorrà fare con lei?
Durante tutto il tragitto sembra apparentemente silenziosa,ma nella sua mente si accavallano più voci che ripetono la frase <<abbiamo tante cose da fare insieme>>,pronunciata poco prima dal vicino.
Ormai sono a casa,lei cerca di fretta le chiavi e il telecomando nella borsa,quando le sue paure iniziano a materializzarsi alle sue spalle,e si sente prendere per la vita da mani troppo familiari e troppo detestate.
"Cosa mi vuoi fare?!"chiede/strilla preoccupata lei,facendo fuoriuscire tutte le sue ansie dalla sua anima.
Lui,per tutta risposta,inizia ad emettere una risata falsa e solo dopo,per spiegarsi,dice:"veramente pensi che voglia farlo con te senza scrupoli?Lo faremo quando sarai pronta,amore"e le accarezza i capelli.
La sua pazzia,la sua stranezza,i suoi problemi mentali,tutto è presente in quella frase.Come può veramente pensare che Valeria voglia fare,anche solo in futuro,un passo così grande con una persona per la quale prova solamente schifo e ribrezzo!
Sta prendendo troppo seriamente la storia,e non si capisce se si stia illudendo o se la sua pazzia gli stia completamente annebbiando la ragione.
Intanto l'accarezza sotto la maglietta.Il contatto tra la schiena di Valeria e la mano fredda e ripugnante di Marcus provoca in lei migliaia di scosse e brividi che le pervadono la schiena,inondandole gli occhi di lacrime.
Io sarei tentato a fermare quel ragazzo,veramente,ora sta oltrepassando il limite,ma credo non sia ancora il momento di mostrarmi a Valeria,nonostante sensi di colpa,impotenza e comprensione mi stiano pervadendo l'anima.

Un grido nel buioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora