PUNTO E A CAPO

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È arrivato il momento della resa dei conti e di chiudere il caso.
La dottoressa si sveglia nel suo immenso letto matrimoniale della sua altrettanto grande casa e, dopo aver sorseggiato un caffè in vista della frenetica giornata che l'aspetta, inizia a prepararsi. Indossa un tailleur nero nonostante poi debba coprirlo con il camice e dei tacchi alti.
La sera prima è andata a dormire molto tardi dato che lei e Luana hanno parlato dell'infanzia di Valeria e di aneddoti interessanti, e a prima vista non le è per niente parsa il mostro descritto nei racconti assurdi della sua paziente.
Prende la borsa, i fascicoli, l'immancabile taccuino ed esce. Nella sua mente fluttuano due opzioni: o Valeria ha detto la verità e lei farà di tutto per incastrare la mamma, o Valeria ha seri problemi e la terrà sotto controllo in una clinica prestigiosa dove le verranno fornite le cure più adatte.
Parcheggia l'auto e scende. Da lontano nota la Peugeot nera di Luana e bussa sullo sportello.
"Luana buongiorno, ricordati di rimanere nell'atrio. Ti chiamerò io quando avrò parlato con Valeria"dice la psicologa ribadendo il patto stretto la sera precedente.
"Non preoccuparti, mi basta vedere mia figlia e mettere un punto a questo incubo"acconsente la donna.
Si dirigono nell'ospedale e si dividono all'altezza del corridoio.
Tra tutti i casi affrontati in precedenza dalla dottoressa questo è decisamente uno dei più complicati ed intricati.
È da settimane che interroga Luana, Valeria, i poliziotti ed i vicini, eppure la verità ancora non viene a galla.
Con il respiro affannato ed il battito cardiaco leggermente aumentato si fa coraggio e bussa alla porta numero "237".
Entra e si richiude la porta alle sue spalle, notando una Valeria circondata da lettere sparse per la stanza illuminata da una fioca luce che in fin dei conti serve a poco in una giornata tanto nuvolosa.
"Valeria buongiorno, ho una bella notizia!"esclama la dottoressa con una punta di entusiasmo.
"Se oggi fai la brava ti faccio uscire da qui"continua, guardando la ragazza sbalordita.
"Senti non prendiamoci in giro"dice la dottoressa un po' stanca "io vorrei sapere la verità. Valeria ho parlato con tua madre, con i vicini e altre persone e le versioni non coincidono. Ti sei inventata tutto?Sai che a me puoi dirmelo, abbiamo il segreto professionale!".
"Dottoressa io le ho detto tutta la verità! È venuto questo vicino e da lì è iniziata tutta la storia! Poi è arrivato Caleb e ha detto che mia madre aveva ucciso mio padre e mi ha sequestrata!"strilla agitata la ragazza.
"Ma non mi avevi detto che Caleb ti ha raccontato che tuo padre aveva lasciato la tua presunta madre dopo aver scoperto che lo tradiva?"chiede stupita la donna.
"No, non mi metta in bocca parole che non ho detto! Ora se permette vorrei incontrare mia figlia ed il mio ragazzo!"risponde agitata.
Già, Cristofer, cone le è potuto scappare di mente? Poteva chiedere a lui come stavano le cose!
Come una furia esce dalla porta lasciandola aperta e va' da Luana per chiederle la via del ragazzo.
"Luana dove vive Cristofer?"chiede agitata la dottoressa.
"A cento metri da casa mia, perchè?"chiede incuriosita.
"Non posso spiegartelo ora, torno subito!"esclama uscendo dalla clinica: non c'è tempo da perdere.
Arrivata davanti una piccola casa legge il nome sulla cassetta delle lettere: "Cristofer Marriot", perfetto, è lui.
Suona il citofono e scorge da dietro la porta un ciuffo biondo che sovrasta un paio d'occhi azzurri come il cielo.
"Chi è?"chiede il ragazzo.
"Sono la dottoressa Collins, lavoro nella clinica psichiatrica qui vicino e curo Valeria Tomlinson" dopo aver sentito quel nome, il ragazzo si impietrisce.
"Non può essere! Valeria? Cioè, Martha? Pensavo fosse scappata con Margot, o almeno così sosteneva la madre"esclama mentre una lacrima gli riga il volto.
"Aspetta cosa? La madre ha detto così?"esclama la dottoressa sbigottita, mentre Cristofer annuisce.
"Posso entrare?"chiede poi educatamente.
"Vorrei sapere tutta la storia, cosa è successo nelle ultime settimane in cui vi siete frequentati"dice senza mezzi termini la psicologa.

Dopo aver parcheggiato l'auto davanti la clinica, la dottoressa entra arrabbiata nera nell'edificio.
Si dirige verso la camera "237" da cui sente provenire dei suoni ovattati e confusi.
Si sporge un po' e vede Luana e Valeria discutere.
"E poi ho potuto sfruttare il tuo stato di confusione per cambiare la storia a mio piacimento"sostiene la madre soddisfatta.
"Lo so, l'ho appena scoperto. Come ho scoperto che Valeria è fuggita con Margot. Tutto pur di salvare il tuo cognome, vero?Astuta la donna, sfruttare di un momento di shock e confusione per salvarsi la pelle"si intromette paonazza la psicologa.
"Ho chiamato la polizia, sono in fondo al corridoio, se vuoi ti accompagno"aggiunge.
"Ah e chiaramente Margot verrà affidata alla madre e mi incaricherò personalmente di fornire qualsiasi aiuto".

"Ti aspetto sotto"grida la dottoressa a Valeria. La ragazza si ricongiungerà alla figlia e vivrà momentaneamente con la dottoressa. Il caso l'ha coinvolta così tanto che oramai si sente responsabile di quelle due ragazzine.
Valeria raccoglie le lettere che aveva precedentemente scritto per Cristofer e Margot e si dirige verso la porta, ma una figurata slanciata la blocca.
Cristofer ha raggiunto la dottoressa per fare una sorpresa alla sua amata, ma i minuti passano e ormai è notte inoltrata, e di Valeria nessuna traccia.
Proprio mentre entrano per l'ultima, o almeno sperano, volta nella camera "237" sentono delle grida.
"Non puoi essere tu, non puoi essere tornato" strilla la ragazza.
Poi un grido, un unico grido che spezza il silenzio costellato da risate sommesse e lamentele degli altri pazienti, veramente pazzi a differenza della ragazza.
Poi si sente solo un grido, il cuore in gola, il battito accelerato, le mani tremolanti.
Poi si sente un grido nel buio.

Spazio autrice
Ragazziii la storia è giunta al termine.
Mi spiace se non vi ha entusiasmato, speravo in un vostro commento ma fa niente😊. Sto lavorando ad una nuova storia, le idee ci sono e se volete continuare a seguirmi mi fà piacere. Grazie a tutti e buona notte❤❤😊😊😊😊

Un grido nel buioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora