Capitolo 12

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SONG
-Flo.rida :My house

<<Sveglia bocconcino!>> mi sussurra una voce femminile all'orecchio.

Sbatto le palpebre e apro gli occhi. Girandomi di fianco vedo Andrea nuda che sorride e mi guarda.

<<Buongiorno>> dico, ancora assonnata.

Sul collo una grossa macchia rossa...Non mi ero accorta di averle fatto un succhiotto.

<<Vestiti biondina, si va a ritirare la paga>> dice euforica, scendendo dal letto.

<<Possibilmente prima che i progetti possano cambiare>> aggiunge dopo alcuni secondi passati a guardarmi intensamente.

<<Perché dovrebbero cambiare?>> domando cercando le mutandine. Poi sbuffo, ricordandomi di non averle proprio indossate.

<<Perché sei nuda nel mio letto>> risponde alzando un angolo della bocca << e io ho sempre voglia di fare sesso>>

La guardo, fissa. Mi tornano in mente alcune scene di stanotte e il ventre mi si contrae.

Distolgo lo sguardo perché so che potrei ricascarci di nuovo.

<<Me la dai una mutanda adesso?>> chiedo alzandomi.

Mi stiracchio e faccio qualche passo, sono in Po indolensita, non lo facevo da tanto.

<<Se proprio insisti!>> percorre, nuda anche lei, il tragitto dal letto al grande armadio marrone difronte e apre un cassetto.

Tira fuori una mutandina di pizzo color carne e richiude il cassetto. Viene verso di me, squadrandomi da testa a piedi.

<<Questa ti sta bene?>> domanda, facendola girare sul dito , mentre mi si mette difronte.

<<Non è proprio il mio genere, ma può andare>> rispondo sorridendo e pensando alle mie mutandine blu con alcuni disegni di fragole sopra.

Cerco di prenderla.
Allungo la mano ma Andrea si sposta in dietro, poi parla.

<<Voglio mettertela io>> mi dice, con una voce molto eccitante.

La lascio fare.

Si avvicina di nuovo e si abbassa. Poggio la schiena contro il muro freddo e sollevo un piede, per farlo passare nel tessuto morbido.

Lei è seduta sulle ginocchia e il suo viso è parallelo alla mia intimità.

Alzo l'altro piede, e infilo anche questo nel tessuto, ma a quel punto Andrea solleva di poco la mutandina e inizia a baciarmi l'interno coscia, alternando con la lingua.

L'eccitazione arriva e poggio le mani al muro, nel tentativo di resistere a quella sensazione.

Arriva a baciarmi anche l'entrata e infila la lingua dentro. Quando la tira fuori inizia a salire e a leccarmi il clitoride.

Con la sua lingua veloce ed esperta mi fa gemere quasi subito ed è, la sensazione più bella che abbia mai provato, sempre ed ogni volta.

Mi chiedo come facessi prima a non fare sesso.

Passo le dita tra i suoi capelli disordinati e stringo quando aumenta la velocità.

<<Cazzo>> gemo.

Aumenta ancora di più, facendomi bloccare il petto e le gambe. A quel punto si blocca anche il respiro e vengo.

Sento sulla mia pelle il suo sorriso, e il freddo dei suoi denti quando mi morde il clitoride.

<<Ho una proposta da farti>> mi dice, alzandomi le mutandine e salendo, guardandomi dritta negli occhi.

I suoi sono un verde acido misto all'oro.

<<Parla>> ansimo. Devo riprendermi.

<<Vuoi essere la mia scopamica?>> il suo sguardo un misto di speranza e divertimento.


#ELAIA 2 {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora