#ELAIA 2 {COMPLETA}

Capitolo 5

Sono passate quattro ore dai miei primi clienti, e senza fare brutte figure o cadere ne ho serviti degli altri. Con il passare del tempo diventa una cosa automatica.

Il locale è pieno di baristi e camerieri  tutti troppo occupati con il loro lavoro. Appena trovo un attimo di tempo mi fermo vicino la porta.

<<A che ora stacchi?>> domanda Andrea avvicinandosi.

I jeans che indossa le stringono le gambe in modo aderente, facendo risaltare i muscoli sodi. Devo ammettere che le stanno davvero molto bene.

<<Alle 23, tu?>> rispondo guardandola.

<<Anche. Te la stai cavando bene come primo giorno biondina. Complimenti>> mi dice poggiandosi con una spalla al muro.

<<Davvero? Grazie!>> dico euforica.

I suoi occhi verdi mi scrutano con vivacità, e quando si spostano a guardare dietro di me mi giro.

Andrea si avvicina ancora di più a me perché sento il suo corpo aderire al mio. Posiziona le mani sulla mia cinta, sotto il grembiule e di nuovo quella sensazione prende il sopravvento.

<<Credo che questi siano i ragazzi di cui parlava Vittorio. Sono seduti nel tuo rango, vai e datti da fare tesoro>> parla a voce alta, vicino il mio orecchio.

La discomusic si è alzata ed è difficile capire qualche parola, tranne urlarle nelle orecchie e lei così fa, sfiorandomi il lobo con le labbra carnose.

Quel tocco mi fa trasalire e lei se ne accorge perché continua a parlare in quel modo, ma con ancora più contatto.

<<Buona fortuna piccola>>

Mi bagno le labbra, tentando di stare calma. Solitamente odio i nomignoli, ma pronunciati da lei sono un'altra cosa!

L'effetto che mi fa questa ragazza è davvero eccitante.

Senza rispondere vado dai ragazzi già seduti ad un tavolo rettangolare, il più grande della sala.

Ad occhio e croce saranno una dozzina di persone, tutte sulla mia età, più o meno.

Non appena mi avvicino riesco a distinguere subito alcuni volti.

C'è Davide, l'ex fidanzato di Angelica, che abbraccia una ragazza dai capelli ricci e rossi naturali, e un ragazzo biondino conosciuto qualche mese fa, in questo locale.

Al momento mi sfugge il nome ma sono sicura che sia lui. Era nel gruppo quando sono venuta a bere la prima volta con Angelica e Gaia... un tuffo al cuore mi fa agitare.

Ci sarà anche lei stasera? Non la vedo quindi non credo. Meglio così...

<<Hey Nora! Che ci fai tu qui?>> mi domanda Davide urlando. È dall'altra parte del tavolo.

<<Ci lavoro qui>> squadro rapidamente ogni viso presente, non mi sembra di conoscere gli altri, nè di vedere Gaia.

<<Oh bene. Fai la cameriera... Non ti ci vedo, sai? Sei una tipa borghesotta>> ride di conseguenza.

<<E io non ti ho mai sopportato, sai? Soprattutto da quando mi hai detto che vorresti fare sesso a tre con me >> le parole mi escono spontanee e sento qualcuno ridere, qualcun altro pronunciare un " Hai ragione,  sei uno stronzo amico!"

<<Cosa vi porto?>> continuo, ignorando le chiacchiere.

Prendo il mio taqquino e svolgo il mio lavoro, segnando velocemente 3 tequila, 5 vodka liscia e redbull, 2 whisky e coca e 2 angelo azzurro.

<<Perfetto. Arrivo subito>> dico e raggiungo il bancone, facendo slalom tra i ragazzi.

<<Cosa ti preparo?>> chiede Andrea. Ho capito che deve servire il mio stesso rango perché è sempre lei che prepara i miei ordini.

Le do il foglio e rapidamente prepara tutto.

<<Vogliono divertirsi stasera...>>commenta a bassa voce, ma non tanto bassa da non farsi sentire.

Non le rispondo, ma parlo con Vittorio quando passando mi domanda se va tutto bene.

<<Tutto bene>> dico solamente.

<<Bene. Il tuo turno finisce con Andrea, dopo puoi andare. Ritorna domani a ritirare i soldi>> mi ricorda, fermandosi e sorridendo.

<<Grazie>> dico. Non sapevo che già al giorno di prova si venisse pagati.

Torno a guardare Andrea e il vassoio pieno di cocktail che mi ricordano il passato come mai prima d'ora.

Lo prendo, con due mani, e cammino per raggiungere il tavolo, ma nel frattempo noto che il posto a capotavola prima vuoto, era occupato.

Mi fermo di colpo quando capisco cosa stanno festeggiando: oggi è 28 giugno. È il compleanno di Gaia.