Capitolo 3.

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《Dayan, mi stai ascoltando?》 《Certo madre》《Davvero? E cosa avrei detto?》 Passo lo sguardo da una parete all'altra, non sapendo cosa rispondere. Mia madre sospira. Sta per rimproverarmi ma vengo salvata da qualcuno che bussa alla porta, facendo poi capolino. 《Giulio! Accomodati pure》esclama lei con occhi che brillano pieni di emozione. 《Principessa Dayan》mi rivolge un inchino. 《Primo Ministro》di rimando, lo saluto con un cenno del capo. 《Desiree, ha visite. Vede, c'è una riunione importante da tenere. Spero non le dispiaccia se mi sono preso la libertà di convocare i suoi soci.》《Oh, va benissimo. È solo che mio marito non è presente》《È urgente, Desiree》insiste lui con severità. 《D'accordo, Giulio》sospira mia madre, alzandosi.

《Desiree. Principessa Dayan.》ci saluta il Re col tradizionale bacio della mano. 《Re Filippo, ha richiesto lei questa riunione?》《Sì, Principessa Dayan. Spero non le rechi disturbo.》《No, affatto.》rispondo con tono poco forbito {Elegante}. Gentilmente, ci fa accomodare verso un antico tavolo rettangolare, su delle elegantissime sedie in legno, aventi fantasie dorate in stile Impero. Il sedile, di un rosso scarlatto come le tende di quell'immensa sala, mi lascia senza parole per la sua rilucente bellezza. Subito dopo, un'altra sfolgorante bellezza cattura i miei occhi: il Principe Lorenzo. Si fa avanti nella sala con leggiadria e sicurezza, dopo essere stato introdotto dal padre. Al suo fianco vedo sopraggiungere Lowell, nettamente meno affascinante rispetto al fratello ma altrettanto un bel ragazzo. Prontamente, raccolgo tutta la mia regalità e con compostezza mi poggio contro lo schienale. Incantata, cerco il suo sguardo che incontra il mio non appenami afferra la mano per baciarla. Mi rivolge un dolce sorriso che ricambio volentieri, sapendo di stare arrossendo. Anche Lowell mi bacia la mano con delicatezza, ma non sortisce lo stesso effetto su di me. Ad ogni sguardo di Lorenzo, sento il cuore palpitare all'impazzata. Sono, per caso, innamorata? La magia del momento viene interrotta dalla voce del Re Filippo, che spiega la ragione per cui ci ha riuniti tutti: la demolizione del parco dagli alberi rossi. Il nervosismo in me inizia ad aumentare. a differenza dell'ultima riunione, ci sono molti più battibecchi, in particolare Lorenzo e Lowell non sono d'accordo sulla demolizione, proprio come me e mio padre. Pur non essendo presente, so qual è il suo giudizio in merito e nulla potrà fargli cambiare idea. A quanto pare, però, mia madre non sembra essere della stessa opinione e non posso che essere furiosa ascoltando le sue egoiste parole. Perché non pensa a quei dolcissimi bambini che in ogni stagione trovano un modo per divertirsi, giocando tra le bellissime foglie autunnali o nel manto innevato del prato che in primavera e in estate è di un verde meraviglioso? Perché non pensa ai simpaticissimi scoiattoli oppure alle varie specie di uccellini che vivono tra quei bellissimi alberi e che presto potrebbero ritrovarsi senza alcuna dimora? 《È davvero necessario tutto questo? È davvero necessario?》grido, alzandomi e rivolgendomi in particolare al Re, a mia madre ed a mia sorella Daphne, giunta nel mezzo della riunione assieme a Rosalie, che come di consueto, si lascia abbindolare da nostra madre e nostra sorella. Poco dopo il Re parla《Beh, Principessa, è l'unico luogo in cui è possibile edificare》《Ma non serve a nulla! Non occorre rovinare le bellezze della natura per egoisti desideri di avidi parlamentari》sento mia madre trattenere il respiro a quelle parole. 《Io non sono d'accordo e non lo sarò mai finché il mio voto avrà una rilevanza》affermo severamente abbandonando di corsa la sala, prima che possano vedermi piangere. Sento dei passi veloci farmi eco e prima che possa giungere fuori dal castello, delle mani forti mi afferrano per le spalle. Sapevo che fosse lui ancora prima che mi voltasse verso di sé.《Non gli lascerò fare questa sciocchezza.》《Non possono farlo! Non possono!》rispondo a perdifiato, poggiandomi contro una colonna di pietra. Lorenzo mi dà ragione e si avvicina, tenendo un braccio contro la stessa colonna, chinando poi la testa verso il basso. Mi asciuga le lacrime con la mano sinistra libera, tendendomi il viso verso di sé. Siamo così vicini... 《Non sopporto di vederti piangere, Dayan. Mi fa male e desidero che tu sia forte》Annuisco, deglutendo. Avverto il suo respiro su di me; lentamente lo vedo avvicinarsi, cingermi la vita con entrambe le mani, finché le sue labbra sfiorano le mie, lasciandomi senza fiato. Mio Dio, il cuore sembra esplodermi nel petto. Non appena mi accarezza la nuca con la mano destra, socchiudo gli occhi tremante, lasciando che quel bacio avvenga e che l'amore, almeno credo lo sia, ci unisca. Sono felice che mi abbia raggiunta e che tenga a me tanto quanto io tengo a lui.

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