Capitolo 4.

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《Dayan, Dayan! Fermati un secondo. Ascoltami》sospiro, voltandomi verso di lei. 《Posso esserti d'aiuto in qualche modo, Rosslie?》 《Casualmente, ho incontrato Lorenzo, ieri, dopo la riunione, e mi ha chiesto di darti questa.》
Con fare delicato ed elegante, sistemo la cintura del mio lungo vestito ed afferro dolcemente la lettera che mia sorella tiene tra le mani. 《In realtà vi ho visti entrambi. Vi stavate, ehm...Ecco, Dayan, io...》《Tranquilla, Rosalie, non devi scusarti di nulla》la ringrazio, rivolgendole un sorriso, e mi allontano, facendomi largo tra le colonne di marmo di un rosa antico.
Improvvisamente, avverto delle grida, come se delle persone stessero litigando. "Non capisco cosa sta succedendo". Guardandomi attorno con aria interrogativa, mi dirigo verso una porta antica quanto la mia famiglia reale, e dalle grida che continuo a sentire, deduco che i litiganti si trovino al di là di essa.
Tenendo la lettera aperta tra le dita, mi decido ad entrare. L'uscio è semiaperto...

《Re Filippo è dalla nostra parte. Con lui possiamo convincere Re Stefano a cambiare idea, e pian piano gli toglieremo il potere》《Inutile Giulio. Finché mio padre è al potere, ascolterà soltanto quella gatta morta di mia sorella》《Daphne, è pur sempre tuo padre e lei è pur sempre tua sorella. Portagli un minimo di rispetto》.
Vedo mia sorella, mia madre, il Primo Ministro e altre due sagome maschili. Chiudo la lettera incuriosita e sconvolta da quel discorso e in silenzio ascolto la conversazione.
《Daphne ha ragione: Re Stefano non è stupido, si accorgerebbe subito di quello che abbiamo intenzione di fare》《Ed è qui che ti sbagli Lowell》
"Se quella sagoma è Lowell, la persona che l'affianca è Lorenzo"
《Come dite, madre?》《Dico che bisogna manovrare Stefano con le persone giuste, con una persona di fiducia》《Spiegatevi meglio, Desiree》dice con sguardo dubbioso Lowell, 《Da quanto tempo sto insieme a tuo padre, Daphne?》 《Venticinque anni, madre》 afferma lei, 《E sono tre anni che io ho una relazione clandestina con il Primo Ministro e Stefano è all'oscuro di tutto》
Faccio un salto. "Com'è possibile una cosa del genere?" Presa dalla rabbia batto la mano contro la porta, ma, fortunatamente, le persone all'interno non vi danno peso.
《Sappiamo già del vostro rapporto, Desiree, ma non capisco dove vuole arrivare》《Lowell, sto dicendo che Stefano non s'immaginerebbe mai che io abbia una relazione con Giulio perché si fida di me e di Giulio. Se usi un po' di logica puoi capire dove voglio arrivare》《Forse ho capito》interviene Lorenzo che fino al mio arrivo non aveva ancora parlato, 《Vi riferite a vostra figlia Dayan, dico bene?》《Siete più intelligente di quel che credevo, Lorenzo.》 《State forse dicendo che se convinciamo la Principessa Dayan, lei può manipolare Re Stefano?》 《Ottimo, Lowell》《Beh, ma su questo sta già lavorando Lorenzo》《In che modo?》 interviene Daphne, 《Diciamo che stiamo creando un rapporto più intimo, che va al di là dell'amicizia》《Astuto. In poche parole, la state facendo innamorare per farle cambiare idea in modo che poi lei influenzi mio padre, giusto?》 《Giusto》.
Le lacrime scendono senza sosta. Non riesco a credere a ciò che ho sentito. Mi ha solo usata.
Senza pensarci due volte e perdendo il lume della ragione per qualche secondo, entro nella stanza con violenza.
《Dayan! Cosa ci fai qui?》 esclama mia madre, 《Da quanto tempo che è che va avanti questa storia contro mio padre?》dico più infuriata che mai, 《Rispondete, madre!》grido, in preda all'ira. 《Principessa, non è come crede》m'interrompe Lorenzo, cercando di afferrare il mio polso, il quale ritiro immediatamente. 《Non toccatemi, Principe. Non voglio nemmeno che mi parliate! Mi fate schifo!》《Dayan, come ti permetti? Chiedi immediatamente scusa》 《Tacete anche voi, madre, perché non siete da meno. Venticinque anni madre, rendetevi conto da quanto tempo siete sposata.》《Principessa, contenetevi per favore》con lo sguardo fulmino il belissimo ragazzo dagli occhi castani, che fino a poco prima credevo mi amasse. 《Credo che questa vi appartenga, Principe.》strappo davanti ai suoi occhi la lettera e gliela getto tra le mani, strappandomi dal collo anche il ciondolo regalatomi da lui stesso e che riconsegno senza alcun ripensamento. Subito dopo lascio i presenti stizziti e sconvolti, correndo a cercare mia sorella Rosalie che trovo in una stanza non troppo lontana.
Gettandole le braccia al collo, l'abbraccio, stingendola forte forte a me.《Dayan, che succede?》《Mi hanno usata, Rosalie! Anche lui mi ha usata!》
《Ti riferisci a Lorenzo?》io annuisco mentre lei china il capo. 《Credo che l'avresti scoperto, prima o poi》《Cosa? Rosalie, tu eri a conoscenza di tutto? Anche di quello che vogliono fare a papà?》 lei non risponde e prima che io possa continuare a parlare, nostro padre fa il suo ingresso nella stanza. Corro ad abbracciarlo, non riuscendo a trattenere le lacrime.
《Padre, vogliono usarti. Vogliono toglierti il potere》mio padre è rigido, ma non ha un'espressione sorpresa, 《Lo so, Dayan. Rosalie mi ha riferito tutto ed avevo già dei sospetti.》 《Anche la mamma c'entra: ha un rapporto segreto col Primo Ministro》 《Dayan, io so...》 《Padre, non ditelo. Lei non deve sapere.》 lo interrompe Rosalie.《Invece sì, perché ha il diritto di sapere. Dayan, so anche questo. La loro storia va avanti da tre anni, oramai.》
《E voi non fate niente, padre? Lasciate che vi sottraggano il potere da sotto il naso e lasciate che la mamma...》 《Dayan, per favore, non discutere delle mie scelte.》



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