XI ' Qualcosa non mi torna'

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Corretto il 27/07/2017

-Mi vuoi raccontare?- bisbiglia la riccia al mio fianco. Perchè la mattina tutti hanno questa voglia di parlare?! Dovrebbero creare una legge che vieti il dialogo di prima mattina. Si. La necessito. La necessito decisamente tanto.

Non ho fame, ho dormito male e ho ancora strani pensieri per la testa. Odio la mia vita. Odio di più il fatto che ho passato la notte a rigirarmi nel letto cercando di capire per quale assurdo motivo stavamo per baciarci. Il che non mi ha fatto chiudere occhio e mi ha lasciato una fastidiosa emicrania. Perchè non posso spegnere i miei pensieri?!

-Cosa vuoi sapere?- rispondo con tono piatto giocherellando con la tazza vuota.

-Dovresti dirmelo tu.- assottiglia lo sguardo.

La sala mensa è piena, è domenica e tutti sono rilassati per via della festa di ieri sera. Meraviglioso.

Non saprei da dove iniziare, non saprei cosa dirle. In fin dei conti sono quasi gelosa che qualcuno possa venire a conoscenza della lista.

-Oggi che si fa?-

-Si parla di quello che mi nascondi.-

-Che ho un pacco di biscotti nella valigia?- sorrido.

-Voglio sapere perchè girovaghi di notte e perchè ieri eri bagnata dalla testa ai piedi.-

-Soffro di insonnia e nottambulismo, mi piace farmi la doccia vestita.-

Si alza e sospira infuriata.

-Tanto verrò a sapere cosa mi nascondi, che tu lo voglia o meno.- prende il vassoio e lo posa. Rimango interdetta e turbata.

Perchè diavolo vuole sapere cosa faccio della mia vita? Non capisco. Mica io voglio sapere i suoi problemi, perchè lei dovrebbe sapere i miei?

Perchè gli amici in genere si comportano così, Alice.

Sbuffo e la seguo, il sole è fresco e preannuncia una bella giornata, che ovviamente passerò chiusa in camera mia a non fare nulla. Ovvio.

Busso alla sua porta e mi apre, mi fa segno di sedermi sul letto.

-Okay quando sono arrivata ho trovato una cosa interessante.- rompo il silenzio, vedo la sua espressione farsi sempre più curiosa.

-Nella mia stanza ho trovato una lista, è come se qualcuno prima di me l'avesse lasciata per sopravvivere in questo posto. Ci sono scritti vari appunti, pensieri..- sussurro.

-E' una figata!- quasi batte le mani.

-Vorrei sapere a chi appartiene.- la guardo e lei mi guarda.

Scuote la testa.

-No, non farti venire strane idee.-

-E chi ti dice che ho strane idee?- sorrido.

-No, so cosa pensi e no.-

-Dai aiutami, dobbiamo solamente entrare nell'ufficio della direttrice e cercare i fascicoli degli alunni.-

-E' un'effrazione o violazione di proprietà privata.- mi guarda male.

-Dai Cass, non è mica così difficile e non è un'effrazione.. E' semplicemente un prestito.- il mio tono angelico non la convince.

-Alice ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo? E poi questa settimana non si può fare.-

-Perchè?- alzo un sopracciglio.

-Perchè abbiamo diversi compiti in classe e sabato prossimo è programmata una gita.-

ALICE l.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora