XXIII 'Non ci capisco più niente'

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Corretto il 01/04/2017

Scusate ancora per il ritardo xX

Avete presente quando tutto va bene? Quando persino il sole che ti acceca mentre dormi ti fa sentire bene? Quando tutto nell'aria è perfetto? Ecco. Io non ce l'ho presente. Mi rendo conto che qualcosa sta degenerando dentro alla mia testa. Non è una cosa razionale. 

In questo esatto momento sono sdraiata sul pavimento, mi fa male la schiena ed ho uno strano sapore in bocca. E' un saporaccio mischiato al dentifricio. 

Cazzo. 

Mi sono lavata i denti con lo spazzolino di Lucas. 

Mi sono lavata i denti con lo spazzolino di Lucas dopo che ho vomitato nel bagno di Lucas.

Sto ripetendo troppe volte il nome Lucas.

E' un circolo vizioso.

In preda alla disperazione mi alzo. Dalla finestra intravedo il raggio di sole perfetto, quell'attimo in cui tutto sembra andare bene. Ma ovviamente la vita fa schifo e niente va per il verso giusto. E' impensabile come possa cambiare tutto quanto in un solo momento. E' impensabile come, ammettendo a se stessi qualcosa, tutto ciò che ci circonda possa cambiare. Non posso però continuare così, sono ad un bivio. O cambio totalmente il mio modo di approcciarmi con lui o continuo imperterrita a rovinargli la vita. Non so cosa fare, non voglio vederlo. Voglio prendermi un giorno per pensare solamente a me stessa. E alla lista. Non ci capisco più niente.

Cazzarola la lista. Balzo in piedi e alzo il cuscino. La foto è ancora lì. Non mi sono mai presa il tempo necessario per osservarla bene. La nostra somiglianza fa quasi impressione, i suoi capelli biondi sono come i miei. E' il suo sorriso però ad essere diverso dal mio. Sembra quasi perfido. Il modo in cui le sue labbra sono alzate, come se stesse sfidando qualcuno. 

Arrivo ad una conclusione. 

Questo collegio mi sta facendo impazzire. E menomale che doveva essere come una vacanza.

Si proprio. 

Vado in bagno e mi lavo, perdo tempo nel sciacquare bene il mio corpo. Chiudo gli occhi e le immagini della serata precedente scorrono in loop nella mia testa. Ripenso alla sua frase, al suo modo ambiguo di guardarmi. 

''Non andartene..'' 

E' la frase che più mi disturba. Non in senso che mi disturba in maniera fastidiosa, mi disturba nel senso che mi confonde.

E se avesse il mio stesso piano? E se anche lui, volesse rendere tutto quello che mi circonda una strana quanto paradossale finzione? Si spiegherebbero molte cose. 

Esco e mi asciugo, quando scendo per fare colazione mi impongo di non rivolgergli la parola. A testa alta prendo il mio solito caffè latte e mi siedo in disparte. Lo sorseggio e mi guardo intorno. Lucas entra in mensa e fissa la stanza. Ha qualcosa sul collo. Ha qualcosa di enormemente violaceo sul collo. 

Assottiglio lo sguardo e maledico me stessa per non mettermi gli occhiali. 

Quando capisco cos'è sento di nuovo un senso di nausea colpirmi lo stomaco. 

E' un succhiotto? Ha un fottuto succhiotto sul collo?! Quindi il bastardo, dopo avermi accompagnato a vomitare e dopo aver fatto il premuroso, si è fatto fare un succhiotto dalla sua ragazza?! Non oso immaginare cosa possano aver fatto dopo quello schifoso succhiotto. Alza lo sguardo e mi fissa. 

Sbatto la tazza sul tavolo e le persone si girano a fissarmi. In realtà vorrei sbattere la testa di Lucas sul tavolo per togliergli quella stupida espressione che ha sul volto. Scuoto la testa e mi alzo, purtroppo per uscire da quel luogo infernale devo per forza passargli accanto. 

ALICE l.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora