Capitolo corretto il 02/04/2017
Cammina velocemente, data la lunghezza delle sue gambe ogni suo passo equivale a tre miei. Uno strano senso di ansia si annida tra le mie ossa. Come fa sempre a sapere dove sono? E' inquietante e affascinante. Apre la porta della sua stanza e si guarda intorno, con uno sguardo severo mi indica il letto. In silenzio mi siedo e fisso la sua stanza.
-Ti farò delle domande Alice e devi rispondere sinceramente.- asserisce serio.
-Del tipo? Vuoi chiedermi perchè sono così bella?- sorrido mettendomi comoda.
-No.- mi guarda torvo. -Dov'eri a cena?-
-In biblioteca.- rispondo velocemente.
-Non è vero.-
-Si che è vero.- borbotto.
-Allora sarà meglio domandarti per quale motivo eri nei sotterranei.- alza un sopracciglio.
-Sotterranei?! Cosa?!- fingo innocenza portandomi una mano al petto. -Io nei sotterranei?! Ti droghi Lucas?-
Sospira pesantemente come se stesse cercando di acquistare buon senso o pazienza.
-Per una volta sola Alice..- sospira di nuovo. -Per una fottuta volta vuoi dirmi la verità?!-
-Volevo ispezionare questo posto.- alzo le spalle.
-Cosa hai preso nei sotterranei?- chiede ancora.
Alzo gli occhi al cielo.
-Il mio fascicolo.-
-Perchè?- chiede aggrottando le sopracciglia.
-Volevo eliminare tutte le note disciplinari e aumentare i voti.- mezza verità.
-Non ti seguo.- è confuso.
-Sai no? La faccenda dell'università, il fatto che devo avere una buona media..- lascio la frase in sospeso.
-Ma come tu ben saprai Alice, i fascicoli degli alunni che frequentano il collegio non sono lì sotto..- sibila.
Cazzarola.
-Infatti non l'ho trovato.-
-Se sapevi che non stesse lì.. Perchè sei scesa lo stesso?-
-Lucas ma cosa sei un poliziotto? Che ti frega se me ne scendo nei sotterranei! Vorresti dirmi che sai qualcosa che io non so?-
Psicologia inversa, funziona sempre.
-Io?!- la sua espressione cambia. I suoi occhi chiari sono attraversati da un lampo di panico. -Io non so niente!-
-Ne sei sicuro?-
-Non girarti la frittata Alice.- sibila sedendosi al mio fianco.
-Perchè siamo qui Lucas?- chiedo sussurrando.
-Perchè ho bisogno di parlarti Alice! Ho bisogno di buttare fuori tutta questa confusione che mi gira per la testa da quando ti ho conosciuto!- grida portandosi le mani nei capelli.
-Confusione?- sono sorpresa.
-Si dannazione! Sei arrivata come un uragano! Hai fatto crollare tutte le mie convinzioni e sai qual'è la cosa che più mi fa infuriare?-
Scuoto la testa confusa. Mi sento impotente, non so cosa dire..
-Il fatto che tu sei strettamente convinta di ciò che pensi! Mi hai detto che le nostre convinzioni mandano avanti tutta la nostra esistenza, ma come è possibile se proprio tu mi hai mandato in tilt?-sbotta. -Non ho più fottute convinzioni.-
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ALICE l.h
FanfictionAlice ha diciassette anni, ha tutto sotto controllo e un destino già scritto. E' lei l'artefice del proprio destino, è lei che conduce le regole dei suoi giochi. E' una ragazza irriverente e il mondo in cui vive le sta stretto. Dopo la decisione una...