XIV 'La tela del ragno'

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Corretto il 27/03/2017

-Ho preso un'insufficienza al compito di matematica.- piagnucolo osservando il test pieno di errori segnati in rosso.

Voglio dire come diavolo è possibile che ho fatto tutti questi errori? Cioè sono un fottuto genio! Sicuramente è una faccenda personale, il professore mi odia.

-Io ho preso quasi il massimo.- sbuffa Cassandra.

-E hai quell'espressione sul volto? Voglio dire ti droghi?- alzo un sopracciglio.

-Non posso fallire, ho mandato la richiesta per una prestigiosa università, devo avere la media altissima!-

Fallire, che discorso relativo.

-E' la tua fobia?- chiedo di punto in bianco.

-Si.- ammette con una sincerità disarmante.

Realizzo cosa le ho chiesto. E' colpa di quella lista, cavolo. Adesso mi sono impuntata con questa idea delle paure, chissà se L.H. ne avrà qualcuna. Dannazione lo voglio conoscere, voglio sapere tutto di lui.

-Quando entriamo nell'ufficio?- bisbiglio per non farmi sentire.

-La settimana prossima, però dobbiamo stare attente, creare un piano.- tentenna.

-Un piano? Non stiamo andando a rubare diamanti da Tiffany&Co! Stiamo semplicemente prendendo delle informazioni in prestito.-

-La fai facile! Se ci beccano possono espellerci, è un'effrazione!- piagnucola.

Cioè, se mi beccano nell'ufficio mi spediscono a casa? Ho la via di fuga assicurata e nessuno me lo vuole dire?! Qua sono tutti pazzi.

-Interessante.-

-Alice, non pensarci minimamente. Ci sono delle conseguenze per chi viene espulso. Ho saputo che tempo fa un ragazzo ha rischiato veramente tanto, è stato orribile.- riflette.

-Chi?-

E se fosse il mio L.H.?

-Non mi ricordo, era un anno prima che venissi qui.- alza le spalle.

Camminiamo verso la mensa e sono immersa nei miei pensieri. Con la coda dell'occhio vedo Lucas che cammina. Alza lo sguardo e abbasso il mio, non ho il coraggio per guardarlo negli occhi. Insomma mi ha fottutamente baciata! Dovrei fargli bere della candeggina per poter rimuovere le prove del nostro scambio di saliva.

Dio, sono caduta proprio in basso.

-Comunque non mi hai detto perchè stavi piangendo l'altro giorno.-

-Non stavo piangendo, non portavo gli occhiali e gli occhi mi lacrimavano.- borbotto.

-Sai mentire bene, ma non abbastanza.-

-Cassandra sei odiosa. Con Calum?- cambio argomento velocemente e lei ne sembra entusiasta.

-Oh, è strano. Insomma è molto carino e simpatico. Sapevi che vivono tutti qui vicino?-

-No, non lo sapevo.- continuo ad osservare Lucas. Scuote la testa e a grandi passi viene verso di me. Cassandra continua a parlare e non si rende conto che il biondo è a pochi centimetri da noi.

-Vieni con me, dobbiamo parlare.- è teso e sembra quasi a disagio.

-Non dobbiamo parlare di niente.- dico a denti stretti.

-Scusa Cassandra me la rubo per un po', okay?- non aspetta che la riccia risponda e mi trascina via da lei. La sento ridacchiare e vorrei strozzarla. Ma che diavolo è questa fissa per strozzare le persone?! Si, sto veramente impazzendo.

ALICE l.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora