Capitolo corretto il 30/03/2017
-Sapevo che non eri in camera.-
Sussulto. Cazzo. Cosa diavolo faccio ora. Innanzi tutto respiriamo, manteniamo la calma e lasciamo spazio alle mie doti da attrice altrimenti sono fottuta.
-Oh Lucas, hai visto che bella giornata?- sorrido. Forse un po' troppo visto che mi fanno male le guance.
-Cosa cazzo fai qui?- sputa decisamente arrabbiato.
-Wow! Calmiamo gli spiriti ragazzo, sono le sei di mattina!- alzo le mani al cielo.
-Rispondi alla domanda.- ruota gli occhi al cielo.
-Eh è un po' difficile visto che all'inizio hai fatto una semplice constatazione e poi hai fatto una domanda. Quindi insomma, ti sei risposto da solo.- alzo le spalle.
-Cosa?!- è confuso.
Bene Lucas, ora sperimenterai sulla tua pelle le mie doti da attrice.
-Si cioè, prima dici che sapevi che non fossi in camera e poi ti domandi cosa faccio qui. Quindi facendo due più due, direi che non avevo sonno e volevo farmi una passeggiata.-
-Mi stai fottendo il cervello Alice! Sii seria per un secondo dannazione!- grida frustrato.
-Ehi non c'è bisogno di gridare, insomma le persone normali dormono.- lo riprendo.
-Stai scherzando?!-
-Lucas non ti agitare, fa male alla salute.- ghigno.
Serra le braccia lungo i fianchi e respira, come se volesse mantenere il controllo. Si avvicina con lunghe falcate verso di me, ovviamente indietreggio. Non sono propriamente pronta a ritrovarmelo difronte alla faccia. Potrei scoppiare a ridere.
O potresti semplicemente confessargli i tuoi segreti visto che non sai resistere al suo sguardo.
Ma non esiste un modo per spegnere la mia coscienza?!
-Se fai un altro passo indietro finiresti nel lago, Alice.- sussurra. Ormai siamo faccia a faccia, cioè la mia faccia è all'altezza del suo petto. Perchè devo essere così dannatamente bassa?!
-Potrei anche scappare passando al lato del tuo corpo. Pensi che non abbia già calcolato una via di fuga? Mi offendi Lucas.-
-Voglio che tu risponda semplicemente alla mia domanda. Perchè sei qui?-
-Perchè non avevo sonno. Non hai mai visto l'alba? Non trovi che sia un fenomeno atmosferico decisamente interessante?!- rispondo sincera. O quasi.
-Dove sei stata questa notte?- sorvola le mie affermazioni e continua a fissarmi.
-Hai detto che dovevo rispondere ad una sola domanda. Questa è la seconda Lucas. Ogni gioco che si rispetti ha le sue regole.-
-Mi stai fottendo il cervello!- grida di nuovo.
-Calmati, non c'è bisogno di gridare.- sorrido vittoriosa.
Il suo sguardo severo perlustra il mio corpo sporco di fango. La sua mano sfiora la mia guancia e sussulto. Le sue mani sono fredde e ruvide, segno del suo continuo suonare con la chitarra. O basso. Insomma quello che sia. Istintivamente, senza un motivo apparentemente logico chiudo gli occhi.
-Hai un graffio sulla guancia.- sussurra e riapro gli occhi di scatto.
-Cosa?- sussulto.
-E' proprio..- sussurra e continua a vagare sulla mia guancia con la sua mano. -Qui.- spinge più forte il dito sul taglio e grido.
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ALICE l.h
FanfictionAlice ha diciassette anni, ha tutto sotto controllo e un destino già scritto. E' lei l'artefice del proprio destino, è lei che conduce le regole dei suoi giochi. E' una ragazza irriverente e il mondo in cui vive le sta stretto. Dopo la decisione una...