XXIV 'Casa Lucas'

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Capitolo corretto il 01/04/2017

Sento caldo, troppo caldo. Apro gli occhi e mi rendo conto che è notte. Ma notte bella inoltrata. L'orologio sul comodino segna le due del mattino.

Le due del mattino?! 

-Cazzo! Ho saltato la cena.- impreco e piagnucolo mentre tolgo la coperta pesante dal mio corpo. Sul letto vi sono ancora le cose che avevo lasciato prima di addormentarmi. Il quaderno, la polaroid, la lista... E' tutto sotto i miei occhi eppure, mi sembra così lontano. E' tutto così ignoto e fastidiosamente noto. 

Che belle parole.

Osservo la polaroid e sbuffo. 

Quell'idiota è in ospedale. Sono preoccupata ma al tempo stesso divertita. Un'idea mi fa capolino nella testa.. Lo so, potrei sembrare una persona cattiva, crudele, senza scrupoli, chi più ne ha più ne metta. Ma in guerra vince chi osa no?! E' una guerra. Me lo devo ricordare. Non devo e posso confondere le sue gesta come altro. E' tutto un gioco. L'altra volta mi ha detto che se stiamo ancora giocando allora bisogna farlo bene. Come vuole sig. Lucas!

Prima di mettere in atto i miei pensieri guardo il diario dalla copertina nera. 

-Jenna Miller.- sussurro passando le dita sulla scrittura ordinata ed elegante.

Quindi questa perfida bionda, non solo ha avuto la fortuna di essere fidanzata con il mio L.H., di essere elencata nella lista e di aver vinto uno stupido premio, ma ha anche un posto d'onore nella fottuta biblioteca?! 

Sospiro e continuo a rigirarmi il diario tra le mani. 

Cosa mi prende? In genere finisco sempre nei guai per seguire la mia curiosità mentre adesso mi sento quasi insicura se leggere o meno questo diario. No io veramente non capisco. C'è è assurdo. Vorrei tipo poter tornare indietro nel tempo e non aver trovato mai questa stupida lista. Invece di rendere tutto più interessante sta iniziando a mettermi l'ansia. Come se fosse una maratona. Vedo il traguardo ma non riesco a correre. E' assurdo. E' ancor più assurdo che qualcosa nella mia testa sta cambiando.

L'ho già detto che è assurdo?! No perchè magari non l'avete capito.

-Sto diventando una rimbambita.- parlotto.

E non solo, sto iniziando anche a parlare da sola. 

Che gran merdata. 

Apro il diario e scorro le pagine, non sono piene come pensavo. Riportano citazioni, appunti.. E' quasi impersonale e mi domando come mai, se sia veramente così vuoto, si sia meritato un posto sulla lista. Svariate frasi scritte in maniera ordinata richiamano la mia attenzione. C'è qualcosa di strano. Come se anche qui ci fosse lo zampino del mio L.H. 

Sbuffo. 

Mi annoio.

Mi annoio e sono confusa.

E sbuffo di nuovo perchè sembra essere tutto chiaro per tutti tranne che per me. E io ho sempre tutto chiaro ma non questa volta. E la cosa mi fa dannatamente impazzire. Impazzire tanto quanto il fatto che non riesco a togliermi dalla testa l'espressione sorridente di Lucas. 

Mi alzo e sbatto il diario per terra, mi infilo le scarpe ed esco della camera. Non mi interessa di trattarlo bene questo stupido diario, preferirei romperlo che cercare di capire cosa nasconde. E' tutto un cercare continui indizi e non trovare niente. C'è solo polvere, nient'altro.

Che si fotta questa storia. Salgo le scale e apro la porta di Lucas. Devo capire cosa ha in mente. E' scorretto lo so, ma devo farlo. Ne ho bisogno. Devo sapere che cosa trama, cosa vuole fare. La camera è buia, solo la luce della luna sembra farmi compagnia. Entro come una furia, convinta che la verità sia qui dentro. Potrei sembrare una psicopatica con manie di protagonismo ma non ci do peso. Osservo il letto, è ordinato, i vestiti sono piegati. Sembra che non ci viva nessuno.

ALICE l.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora