Susan
Fu uno shock per lei tutto quello. Stava girando per New York completamente da sola, e nonostante cercasse di contenersi, come al solito, era spaventata. Spaventata di non aver un posto da poter chiamare casa perché casa sua era stata distrutta completamente e al Campo era stata quasi uccisa dal re degli dei. Si trovava lì in quel momento, nella 7th Avenue.
Aveva fatto tanta strada per raggiungere quel posto, passando una notte terribile dormendo nella sua stanza, l'unica sana dentro quell'appartamento. Dalì era passata la polizia perché c'erano i nastri di cauzione ovunque. Lei era riuscita ad entrare dalle scale sul retro, passando poi dalla finestra della cucina, dove sul davanzale c'erano ancora le petunie che sua madre aveva sempre coltivato con cura.
Casa sua era ancora distrutta e quella vista le faceva male perciò andarsene da lì fu un sollievo.
Uscì come era entrata, per non farsi vedere da nessuno degli altri condomini. Ne aveva approfittato per darsi una lavata e prendere altri vestiti e oggetti. Da mangiare non c'era quasi niente, riuscì a recuperare solo qualche soldo (anzi parecchi) dalla riserva di sua madre. La cosa che le fece più male fu scoprire che li stava tenendo per comprarle un nuovo violino, secondo il bigliettino che trovò di fianco al mazzetto dove era indicata la cifra da raggiungere.
Questo le fece capire che poteva essere lì per un obbiettivo: trovare sua madre. Questo avrebbe dovuto fare e non farsi prendere dalla paura. Decise di stilare una lista mentale di ciò che avrebbe dovuto o potuto fare, ma non le venne niente in mente.
Dove andava a trovarla sua madre? Come avrebbe fatto a sapere dove fosse andata? Erano le sette e mezza del mattino, e si rese conto di avere una fame tremenda, quando quei pensieri vennero sopraffatti dall'odore di pancake che proveniva da un bar lì vicino. Si avvicinò ancora prima di pensarci e quando entrò il profumo divenne ancora più forte, insistentemente forte. Si sedette su uno dei tavolini tondi e quando arrivò il momento, ordinò dei pancake e un succo d'arancia.
Quando cominciò ad assaporare quella delizia le sembrò di vedere le stelle per il piacere. Qualche minuto dopo il pasto la sua pancia era piena, ma il suo spirito ancora privo di sicurezza. Era completamente sola, nel bel mezzo di una delle metropoli più grandi del mondo, preda di molti pericoli. Ma da una parte la considerava una fortuna. Era questo il suo piano iniziale prima che si lasciasse prendere dalla paura e adesso aveva un obbiettivo.
L'operazione più pazza del mondo aveva inizio.
Ma da dove sarebbe dovuta partire? Era sempre questa la solita domanda. Quando uscì dal bar dopo aver pagato, cominciò a camminare per le strade affollatissime di New York con in spalla il suo affezionato zaino lillà. Le venne in mente Percy. Anche sua madre era stata catturata e secondo la sua storia si era trovata negli inferi, quindi si sarebbe dovuta dirigere a Los Angeles.
E se si fosse sbagliata?
Era sempre più tentata a tornare indietro e farsi aiutare, o almeno provare a convincerli. Cosa avrebbe potuto fare lei, una dodicenne, da sola, in preda a quel crudele mondo? Si sedette per terra (e questo potrebbe far intendere quanto disperata fosse, perché le strade di New York non sono propriamente pulite) e togliendosi lo zaino, appoggiò la schiena alla vetrina di un negozio. New York era talmente grande, non si era mai presa la pigra di guardarla veramente. Le faceva paura.
Il piede di un ragazzo urtò la sua gamba e quello se ne andò senza neanche chiedere scusa. Bah, uno dei motivi per cui odiava New York era che nessuno ti guardava in faccia. La cosa che non migliorò il suo umore fu che quando si girò per prendere il suo zaino e questo era sparito. Si guardò intorno disperatamente e poi si alzò, andando nella stessa direzione di quel ragazzo. Spintonò gente e alcuni imprecavano furiosamente.
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L'Unica Figlia Di Artemide - Il Sigillo Dell'Olimpo
FanfictionTre anni. Sono passati tre anni dalla battaglia contro la dea della terra, Gea. I nostri eroi sono cresciuti cercando di conoscere il piú possibile il mondo mortale e alcuni magari di farcisi una vita, anche se non abbandoneranno mai il luogo che li...