Come il fuoco

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Stessa storia ragazzuoli, ascoltate la canzone durante il testo. Questo è il finale e non ho resistito ad un tocco di teatralità mettendo come sottofondo la canzone che si chiama come la storia.
Statemi bene eh, sciao beli!

-Prendi una pausa dal lavoro.
Propose Robert, stringendo i fianchi della ragazza con un po' di forza, baciando le sue labbra dolci e invitanti.
Hope sentì il senso del dovere svanire al profumo fresco di lui che la travolgeva.
Il loro bacio consumò tutta l'aria nei loro polmoni, costringendoli a staccarsi.
Il loro amore era fiorito nella primavera più rosea che avessero mai visto.
-Lo prendo come un si.
Sorrisero contemporaneamente.
Robert la prese in braccio e la portò davanti ai box delle stalle, continuando a baciarle il collo, la mandibola e poi le labbra. Hope era riuscita a tirar fuori il lato più dolce del suo attore americano, poteva farsi davvero i complimenti.
Perché aveva imparato che quel carattere espansivo, invadente, egocentrico e strano era solo una difesa contro il carattere romantico originale.
-Allora nanetta, mi hai promesso una lezione di equitazione.
La mise giù e la ragazza come un bimbo davanti ai regali di Natale corse a prendere la sella più grande della selleria.
Robert strabuzzò gli occhi.
-Ehi! Non sono così grasso!
-Prima sali in sella e poi ne riparliamo.
Era sicura che quella sella era della giusta misura, quando ci sali sopra è tutta un'altra storia.
Prese Selly, le mise la capezza e poi la legò ai quattro venti, iniziando la lezione completa su come spazzolare i cavalli e come prepararli.
Passarono le ore, Robert si era seduto per terra e ascoltava con attenzione.
-Quindi, hai capito come bisogna spazzolarlo?
-Senso unico e movimenti decisi per togliere la polvere.
Hope applaudì.
-Sei proprio intelligente come dicono, allora, adesso vieni qua che facciamo pratica.
Dopo altre ore di pratica il tempo chiedeva a loro di sbrigarsi, così la sellarono e poi Hope mise le redini di Selly nelle mani del caro Downey.
-Dove devi stare per condurlo?
-A sinistra, passo deciso e devo mettere una certa distanza tra i miei piedi e gli zoccoli per evitare che me li pesti.
Hope gli arruffò i capelli.
-Bravo ragazzo.
Entrarono nel campo.
La ragazza riuscì a metterlo in sella senza supplicarlo, intanto la cavallina restava placidamente calma.
Casco allacciato, corpetto resistente, subito nella posizione giusta.
Per i primi giri del campo Hope condusse Selly, si assicurò del totale controllo di Robert sulla cavallina e si recò al centro campo.
-Bene giovanotto, adesso iniziamo a trottare.
Schioccò la lingua con ritmo ben preciso e come per magia Selly iniziò a trottare senza fretta.
Era divertente vedere Robert che ci ballonzolava sopra.
-Ti ammazzo quando scendo!
-Andiamo! Ti sei fatto chilometri in sella a un pony per raggiungere la Germania, che sarà mai!
L'attore non rispose e iniziò ad ubbidire ai comandi della sua ragazza, riuscendo a trovare il suo equilibrio.
Poi per lui era più facile, aveva muscoli, mettere forza nelle ginocchia per lui è un gioco da ragazzi.
La lezione terminò con un Robert esperto trottatore è una Hope fiera di essere passata da allieva a maestra dopo anni.
Lasciò l'attore a svagare in campo, mentre lei andava a sellare Red che, dopo aver insistito, si era lasciato domare dalla ragazza.
Morso leggero che quasi non si sente, sgambate leggere per i giusti comandi e il gioco è fatto.
-Passeggiata?
-Passeggiata. D'altronde stai parlando con uno che ha attraversato la Francia su un pony, vuoi mettere che non riesca a passeggiare con una cavallina poco più grande?
Uscirono nel bosco che accerchiava il ranch, lasciandosi coccolare dallo scalpitio degli zoccoli.
Ma il tempo vacillava anche su di loro, portando il giorno verso il lento declino della notte.
I cavalli dormivano tranquilli dopo una scampagnata rigenerante, gli alpaca e le capre dormivano come bambini.
Tornarono sul tetto, il luogo del loro primo bacio.
I problemi trascorsi oramai si erano chiusi dietro di loro, oramai si estendeva un mondo pieno di gioie e anche di dolori, ma loro sono i massimi esponenti del provare dolore.
Robert fissò il cielo stellato che sorrideva ancora al suo protetto.
-Sai, io ho sempre amato le stelle. Quando ero nei miei anni più duri fissavo le stelle per concentrarmi, per capire come riprendermi.
Hope unì le loro mani, sorridendogli.
-E io amo le stelle perché sono eterne consigliere. Sono silenti, ti ascoltano e riescono a confortarti anche senza dire nulla. Io ho sempre pensato di essere circondata da clown e bugiardi, invece ho capito fissando le stelle che ero io a sbagliare. Il mondo non è sempre nero. Ho cercato di essere diversa, perché la gente vede nei folli la follia e i folli vedono la follia nella gente.
Robert la baciò intensamente.
-Sai come sei? Sei come il fuoco.
Hope alzò un sopracciglio.
La notte intanto toglieva le pieghe dalla sua coperta scura e infinita.
-Illuminami.
-Sei forte ma al tempo stesso debole. Puoi essere buona ma anche cattiva. Puoi rinascere dalle ceneri e bruciare chi ti ha spento, puoi riscaldare i cuori delle persone che ti amano. Alimenti la tua forza e anche la tua debolezza, ti accendi pur sapendo che arriverà qualcosa a spegnerti. Io ti amo perché sei la cosa più bella del mondo ma anche la più pericolosa.
E voglio rischiare con te, voglio ridere con te, voglio cambiare con te.
Voglio accendermi con te e aspettare insieme il vento che ci spegnerà.
Hope sentì la sua parte molle commuoversi.
Una lacrima di gratitudine scese a lambire la sua guancia, mentre le dita gentili di Robert accarezzavano le sue guance.
Mai, mai nella sua vita si sarebbe aspettata un monologo così bello per lei.
In effetti nessuno si era scomodato ad apprezzarla nei suoi difetti e nei suoi pregi.
Si, forse solo Alessio lo aveva fatto, ma lui oramai era una di quelle tante stelle che applaudivano a quella meraviglia.
-Ti amo razza di poeta.
Il bacio fu d'obbligo.
Robert si staccò e la fissò con quel suo sguardo dolce ma allo stesso tempo provocante.
-Mi ami come il fuoco?
Hope sorrise, appoggiando la sua fronte su quella dell'attore.
Le stelle allestivano lo sfondo dell'universo dietro di loro.
Il vento della libertà li avvolse con buoni propositi, la gioia che usciva dai vagoni.
I loro occhi si parlavano, si amavano, si fondevano in un unico sguardo carico di amore.
Robert Downey Jr appoggiò le mani sulle sue guance, accarezzandole il viso con i pollici.
Hope Stevens si preparò a suggellare la sua promessa.
-Come il fuoco.

*ueeei, abbiamo finito anche oggi! Niente, vi ringrazio per queste seicento visualizzazioni ( quasi settecento) guadagnate in poco tempo e noi ci vediamo alla prossima ff sul nostro protagonista preferito. Il treno è arrivato alla stazione e i passeggeri sono scesi, diretti verso altre avventure. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Alla prossima storia.

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