Accettare

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Ryan svoltò una via sconosciuta alla ragazza, mentre come due scemi cantavano Shut Up And Dance.
Hope aveva capito: il coma l'aveva cambiata in una parte spavalda e testarda che non sapeva di avere, almeno, non che fosse così testarda.
Rifiutava di ascoltare il sospetto dentro di lei, cantando a squarciagola con il ragazzo.
Ryan batteva le mani sul volante al ritmo della canzone, quando si fermarono davanti ad un cancello alto e nero, notò solo dopo aver allungato lo sguardo che erano in un vialetto di pini.
-Sembra la via per un cimitero.
-Più o meno è la stessa cosa.
-Mi hai davvero portato in un cimitero Ryan?
Il ragazzo le sorrise enigmatico, scendendo dalla macchina e avvicinandosi a quello che probabilmente era il citofono della villa che intravedeva da dietro il cancello.
Non appena tornò il cancello si aprì, mentre la macchina lussuosa faceva il suo ingresso trionfale nel giardino.
-Bel cimitero.
-È una villa.
Hope osservò la casa gigante che si innalzava davanti a loro.
-Però hai ragione: è come un cimitero. Chi entra non esce più.
-Questa è una bella frase per una maglietta.
Ryan rise e parcheggiò in una sorta di garage mega stratosferico.
Scesero dalla macchina e seguì i passi del tipo che risuonavano sulla ghiaia bianca della villazza.
Aggiustò la sua giacca di pelle rossa e affiancò la figura di Ryan.
-Lavori per qualcuno?
-Si.
-Lo conosco?
-Se lui mi ha chiesto di venire a prenderti, direi di sì.
Aggrottò le sopracciglia e continuò ad assillare il ragazzo di domande, non ottenendo risposta.
Entrarono in un corridoio bianco, dove infondo si vedeva una porta di vetro.
La aprirono e Hope continuò la sua lotta nel tentare di non rubare qualcosa, tutto scintillava in quella casa.
Un giardino enorme si presentò ai suoi occhi spalancati, alla vista di alcuni ombrelloni bianchi ad una centinaia di metri da loro.
Vedeva delle persone lavorare come operaie sotto quegli ombrelloni.
Le bastò voltare lo sguardo a destra per vedere un'enorme castello gonfiabile per bambini svettare nel cielo.
Intravide un recinto in lontananza, dove l'orizzonte le nascondeva il continuo del giardino.
Affiancarono un recinto che conteneva...quattro alpaca? Hope li fissò e loro fecero lo stesso.
-Sul serio?
-Il mio capo ha gusti particolari.
Replicò Ryan, continuando la sua avanzata verso gli ombrelloni.
Intravide l'angolo di quella che probabilmente era una piscina super lusso dietro un angolo della casa.
Finalmente si avvicinarono a quei cosi che incuriosivano la ragazza.
-Signore, le ho portato la ragazza.
Hope si fermò di fianco a Ryan e fissò le luci che le persone stavano installando con cura sugli ombrelloni.
-Questo va sul retro della maglietta.
Finì di fissare le attrezzature e il suo sguardo si fermò su un uomo che stava parlando con un tipo tutto laccato che teneva un taccuino in mano, mentre delle donne stavano sistemando i capelli dell'individuo.
La sorpresa la fece sussultare violentemente, se non fosse per la mano pronta di Ryan che si posò sulla sua schiena, sarebbe finita a terra.
L'uomo liquidò il discorso col tizio e sorrise alla ragazza.
-Robert?

*non mi ricordo quanti animali ha quell'uomo, troppi per i miei gusti. Sono ancora qua che mi chiedo cosa ci fa con quattro alpaca ma un giorno lo scoprirò. Spero solo che li tratti bene.
Pfff, lui ama gli animali, soprattutto i gatti. Riuscirà a sfamarli, con i milioni che si porta a casa direi che sono gli animali più fortunati del mondo. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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