-Che cos'era la runa di prima?- chiese Sebastian non appena furono arrivati a destinazione, tenendo saldamente Jace ancora sulle spalle.
-Una runa di blocco fisico, l'ho sperimentata tempo fa in caso di bisogno- disse Clary, cercando di estrarre le gambe dalla melma e di tenere il passo del fratello.
-Geniale. Credi funzioni anche su di me?-
-Funziona soprattutto su di te- disse sghignazzando. -L'ho elaborata poco prima di sapere da Jace che fossi "morto", proprio per imprigionarti nel caso fossi tornato-
-Ah beh, sono contento di esserti d'ispirazione per le tue creazioni-
Risero entrambi attirando l'attenzione dei demoni che brulicavano attorno alla breccia e ricevendo da parte loro uno sguardo di puro disgusto.
-Come mai ti guardano sempre così male?- chiese la rossa afferrando la mano che Sebastian le aveva teso per aiutarla a muoversi.
-Perché non sopportano che qualcuno come noi stia qui. A causa di queste- disse indicando le rune con lo sguardo.
-In più molti disprezzano nostro padre e, per quanto mi duola ammetterlo, gli assomiglio parecchio-
Clary riuscì finalmente a mettersi pari passo con il fratello e ad osservarlo da più vicino. Il volto era tirato in una maschera di cera bianca e smorta. Sembrava ancora più magro e stanco del solito.
Riusciva benissimo a notare quanto il portare Jace sulle spalle lo innervosisse e al tempo stesso disgustasse e sapeva perfettamente che se avesse potuto, lo avrebbe ucciso su quella piazza, davanti a lei e agli altri.
-Perché non lo hai ucciso?- chiese timidamente, temendo di innervosirlo.
-Era ora che me lo chiedessi, ti leggevo questa domanda in faccia da quando siamo arrivati- disse sorridendo. -Avresti voluto vederlo morto?-
-No!- si affrettò a rispondere la rossa. -È solo che pensavo lo avresti ucciso-
-Credimi, lo avrei ucciso molto volentieri, anche solo per il modo in cui ti ha guardata per tutto il dannatissimo tempo. E, francamente, vorrei ucciderlo anche in questo preciso istante, solo per il modo in cui lo stai guardando tu da quando è sbucato dal nulla- disse, fermandosi ai piedi della scalinata d'ingresso e osservando Clary con una sorta di rabbia e tristezza repressa nell'oscurità degli occhi.
Clary deglutì il groppo che le stava serrando la gola, avvicinandosi al primo gradino.
-Lo sai che non è facile per me-
-Perché, credi che per me lo sia invece?- disse voltandosi e riprendendo a salire le scale.
-E per rispondere alla tua domanda..non l'ho ancora ucciso solo perché Lilith desidera parlare ad entrambi?-
-Di cosa?-
-Siamo sempre alle solite. Se ti ho detto che Lilith vuole parlarne con voi, sta pur certa che io non ti dirò nulla fino a che non lo avrà fatto lei. È già sufficientemente arrabbiata con entrambi, non sfidiamola ulteriormente-
Clary annuì silenziosamente, seguendolo all'interno del palazzo. Non si era ancora abituata al tanfo di morte e uova marce di quel posto e storse il naso disgustata.
-Vedrai che quando ci avrai fatto l'abitudine non sarà poi così tanto male-
Clary lo guardò, storcendo ancora il naso.
-Se lo dici tu..-
Arrivarono davanti alla porta che Clary riconobbe subito come la porta dell'enorme salone all'interno del quale si ergeva il trono fatto di ossa del demone.
Sebastian spalancò la porta, entrando dentro e gettando il corpo di Jace al centro della sala, attirando l'attenzione dei due famelici mastini.
-Dannazione Sebastian! Fai piano!- urlò Clary correndo verso Jace per prestargli soccorso.
-Avresti potuto uccedelo!- riprese la rossa con sguardo fiammeggiante.
-Esatto, Jonathan. Avresti potuto ucciderlo-
Clary sollevò il capo, incontrando lo sguardo vuoto e cupo della Regina dei demoni.
-Jonathan, potresti per favore spiegarmi cosa ci fa Jace Herondale privo di sensi sul pavimento del mio palazzo?-
-Asmodeus ci ha traditi, Madre. Ha rivelato loro che sono ancora vivo e anche la nostra posizione-
-Che prove hai a sostegno di questa tesi?- chiese il demone visibilmente infastidito.
-Suo figlio era con loro. Non ci è voluto molto a fare due più due. Sappiamo benissimo entrambi che nessun stregone è abbastanza potente da surclassare i tuoi incantesimi di protezione-
-Quel lurido verme traditore!- tuonò Lilith, facendo sobbalzare Clary per lo spavento.
-È incredibile! Mesi e mesi di sforzi per nasconderti, per nascondere il tuo legame con Jace al Conclave, e tu e quel demone da quattro soldi siete riusciti a mandare tutto all'aria in pochi giorni!-
-Madre...-
-Oh per favore Jonathan risparmiami le scuse! Ti ho detto mille volte quanto Jace fosse importante per i nostri piani. Quanto fosse importante che il Conclave non venisse a sapere che siete legati!-
Clary sgranò gli occhi, puntando dapprima lo sguardo su Sebastian e poi su Lilith.
-Che vuoi dire? Cosa vorrebbe dire che Jace e Sebastian sono legati?-
Lilith tornò a fissarla, storcendo le labbra in un aspro ghigno.
-Significa che per riportare Sebastian in vita, ho legato la sua essenza a quella di Jace. Due vite al prezzo di una-
Clary si portò una mano alla bocca, scuotendo la testa incredula. Improvvisamente tutti i tasselli sembrarono tornare al proprio posto.
Ora capiva perché Sebastian non lo aveva ancora ucciso. Capiva perché da un paio di mesi Jace sembrava sempre così strano, perché il suo umore fosse così altalenante.
-È uno scherzo di cattivo gusto-
Una voce attirò l'attenzione dei tre presenti. Jace aveva ripreso conoscenza, mettendosi seduto sul freddo pavimento e massaggiandosi la testa dolorante.
-È uno scherzo di cattivo gusto, giusto?- ripetè, fissando Lilith.
Non l'aveva mai vista prima di allora ma la descrizione di Magnus non le aveva per niente reso giustizia. Era affascinante ma al tempo stesso orrenda e spaventosa.
-Benvenuto nella mia umile dimora, Jace- disse il demone con voce melodica.
-Sono contenta che tu abbia ripreso conoscenza a questo punto della conversazione, così non dovrò ripetermi-
Jace si alzò in piedi, fissando Sebastian e Lilith e ponendosi difronte a Clary per farle da scudo.
-Spiegati!-
-Ebbene, in realtà il tutto è molto più semplice di quanto sembri. Hai capito correttamente. Sebastian è riuscito a tornare in vita solo perché mesi fa vi ho legati con un potente incantesimo. Ora siete una cosa sola. Se muore uno, muore l'altro. Se viene ferito uno, viene ferito anche l'altro-
-Impossibile!- disse Clary. -Sebastian si era ferito alla mano, e ancora porta i segni di quella ferita. Jace invece no-
-Semplicemente perché ho usato i miei poteri per celare questo legame in modo che nessuno sospettasse di niente, quanto meno a livello fisico. Ogni tanto, però, Jace provava un po' dei sentimenti di Sebastian, come l'odio, la rabbia e così via. E inizio a credere- disse guardando Sebastian -Che anche mio figlio abbia iniziato a provare un po' dei sentimenti di Jace, come la stupidità, l'avventatezza, la cocciutaggine e l'ossessione più che morbosa e sdolcinata nei tuoi confronti- disse guardando Clary che la fissava come se le fossero apparse due teste al posto di una.
-Per riportare in vita Sebastian, mi serviva qualcuno che fosse compatibile a livello fisico. Se avessi potuto usare te, lo avrei fatto. Sarebbe stato tutto più semplice ma meno divertente-
Il demone sghignazzò, prendendo di nuovo posto sul trono.
-Ora che sapete tutto mi sento più leggera e posso finalmente smettere di sprecare le mie energie per questi stupidi incantesimi di protezione. Tutto sommato la tua avventatezza ha avuto i suoi lati positivi, Jonathan. Ora portalo via e lasciami da sola con tua sorella-
-Col cazzo che ti lascio Clary qui. Non credo ad una sola parola di quello che mi avete detto!- urlò Jace.
Lilith scosse la testa esasperata, alzando una mano verso l'alto e schioccando le dita.
-Jonathan-
Sebastian annuì, estraendo un pugnale dalla cintura a provocandosi un taglio netto sul palmo della mano, fissando Jace con sguardo trionfante.
Un profondo taglio verticale squarciò la pelle della mano del cacciatore, strappandogli un gemito di dolore.
-Jace!- gridò Clary senza però riuscire a muoversi da dove si trovava. Era come se qualcuno avesse usato la runa di blocco fisico con lei e quando si girò verso Sebastian, vide l'ombra tanto familiare della runa partire dai piedi di lui e raggiungere i suoi.
-Mi dispiace, Clary. Ma devi stare buona per un po'-
Jace, intanto, continuava a fissarsi il palmo della mano con gli occhi sbarrati e un senso di consapevolezza che si faceva strada dentro di lui come un verme strisciante.
-Non è possibile. Non può essere. Non è vero-
-Come hai potuto ben vedere, è tutto vero- riprese Lilith.
-Le protezioni a livello fisico sono cadute. Per quelle mentali ci vorrà un po' di tempo ma sono sicura che ti troverai benissimo nelle nostre segrete fino al tuo prossimo risveglio-
-Che vorresti dire?- chiese il biondo.
-Che è di nuovo l'ora di fare le nanne per un po', fratellino- disse Sebastian mentre Lilith schioccava di nuovo le dita al cielo, facendo perdere nuovamente coscienza al cacciatore.
-Portalo giù e incatenalo per sicurezza. Quando sarà pronto lo capirò-
Sebastian annuì, prendendo di nuovo Jace sulle spalle e dirigendosi verso la porta.
-Ci vediamo dopo, Clary- disse guardandola e baciandole una tempia, prima di uscire dalla sala richiudendosi la porta alle spalle.
-Finalmente sole!- gioì Lilith sorridendo.
-Ora possiamo farci una bella chiacchierata tra donne! Ho saputo cosa è successo a Venezia tra te e mio figlio-
Clary punto gli occhi a terra, sentendo il sangue defluirle dal viso.
-Ho saputo della litigata e anche di quello che è successo dopo, quando vi siete riappacificati. Sinceramente mi hai delusa un po', pensavo avresti posto più resistenza a Sebastian. Ma capisco anche che sia difficile resistergli- disse ridacchiando.
-Mio figlio è bello, astuto, forte e carismatico. Non ti biasimo se hai ceduto e se gli sei caduta subuto ai piedi-
-Un po' come è successo a te con Valentine?- sputò Clary.
Lilith sorrise, tamburellando le dita sul bracciolo.
-Tuo padre era un uomo molto bello, Clarissa. Ed io una donna molto sola. Entrambi avevamo grandi progetti e ambizioni. Sebastian è stata la cosa più bella che sia riuscita ad ottenere da lui prima che la sua stupidità e mania di protagonismo lo uccidessero. E tu, per certi versi, me lo ricordi molto più di tuo fratello- disse, piegando la testa di lato.
-Entrambi belli, entrambi talentuosi e testardi. Entrambi deboli-
-Io non sono debole! Io non sono come lui!-
-Oh si che lo sei, ragazza mia. La copia sputata di Valentine Morgenstern! Solo in una cosa vi differenziate, e cioé che tu hai più sale in zucca di quanto ne abbia mai avuto lui-
La porta alle spalle di Clary si apri improvvisamente, come se una forte e improvvisa folata di vento l'avesse investita.
Clary guardò di nuovo Lilith, che la stava fissando con un sorrisetto stampato sul volto.
-Per oggi è tutto, puoi andare- e detto ciò, la spinse fuori dalla stanza con un semplice movimento di mano, come se fosse una mosca da cacciare fuori dalla finestra.
La porta si richiuse lasciando Clary, ancora pietrificata e senza parole, fuori nel lungo corridoio.
Un frusciare improvviso ridestò la ragazza dal suo stato di trance e quando un demone simile ad un enorme serpente le passò accanto sibilandole all'orecchio, iniziò a correre verso il lato sinistro, sperando di riuscire a raggiungere la sua camera senza essere catturata o sbranata da quei mostri.
Un suono improvviso attirò la sua attenzione, interrompendo la sua folle corsa. Le parve di esserselo immaginato ma qualche istante dopo, quel suono tornò a farai sentire in modo più nitido.
Era il suono prodotto dal tasto di un pianoforte, lo avrebbe riconosciuto ovunque nonostante i macabri rumori prodotti da quel castello e dai suoi abitanti.
Il suono si trasformò presto un una melodia, una melodia dolce ma allo stesso tempo tetra.
Sembrava quasi che qualcuno stesse riproducendo il proprio tormento interiore sotto forma di melodia e questo la colpì come una schiaffo in pieno viso. Ricordò la prima volta che aveva sentito Jace suonare, quando le aveva spiegato che alcuni tipi di musica sono in grado di smascherare i demoni che hanno preso sembianze umane.
Un'improvvisa consapevolezza l'avvolse e la speranza di trovare Jace alla fonte di quella melodia si accese in lei come una fiamma dirompente.
Camminò nel lungo corridoio, seguendo quella melodia finche non giunse davanti ad una porta che non aveva mai visto, con strane incisioni nel legno.
Aprì lentamente la porta timorosa ma speranzosa di trovarlo seduto al piano, ma quando davanti le si materializzò Sebastian, le gambe quasi le cedettero per lo stupore.
Suo fratello era lì, seduto al piano con i capelli pettinati all'indietro e la fronte madida di sudore. Gli occhi erano chiusi, le labbra semi aperte e le dita scorrevano rapide e sinuose sulla tastiera dello strumento, accarezzandola come se stesse maneggiando qualcosa di estrema importanza. Sembrava quasi che in quella melodia stesse mettendo tutto se stesso. Tutta la rabbia, la tristezza, il dolore e la sofferenza che provava dentro quell'anima tanto lacerata.
Clary aprì ancora di più la porta, entrando in quella che doveva essere una stanza riservata solo agli strumenti musicali.
Al suo interno vi erano violini, chitarre e tantissimi altri strumenti. Ma quello che sicuramente spiccava di più era il pianoforte nero situato al centro della stanza.
Il ritaglio del legno sembrava studiato apposta per Sebastian, elegante ma allo stesso tempo dotato di quella bellezza tetra e accativante.
Sebastian aprì gli occhi, sollevando lo sguardo e incontrando quello della sorella che non aveva ancora proferito parola.
Il fatto che fosse ancora viva lo rincuorò enormemente, ma quel silenzio sembrava fargli male più di una lama conficcata alla gola. Il pensiero che potesse odiarlo, che potesse attribuire la natura dei suoi sentimenti al legame con Jace, era la cosa che più lo aveva terrorizzato fin dall'inizio.
Smise di suonare, richiudendo la tastiera con l'apposito coperchio.
-Che melodia era?- chiese la ragazza, squarciando finalmente quel velo di silenzio che era calato tra di loro.
-Una ninnananna- rispose cauto.
-E perché non vedo demoni contorcersi qui attorno e cercare di sfondare la porta per ucciderti?-
Sebastian sorrise, abbassando lo sguardo.
-Perché questa è la ninnananna dei demoni, non è fastidiosa per loro. Me la faceva ascoltare sempre Lilith quando ero piccolo, per aiutarmi ad addormentarmi quando passavo le notti qui con lei-
Clary incrociò le braccia al petto, portando il peso da una gamba all'altra.
-È davvero molto bella, anche se mi fa venir voglia di mettermi in un angolo e piangere in eterno-
-Beh si, è questo l'effetto che fa a voi Shadowhunters, a quanto pare. Per noi demoni invece è diverso, noi la troviamo rilassante-
-Perché ti riferisci sempre a te stesso come ad un demone? Tu non sei un demone-
-Ma non sono neanche un mezzo angelo, nonostante io porti le rune, no?- disse sorridendo -E se ci pensi bene sono molto più simile a queste creature che a te, a Jace o a qualunque altro Shadowhunter-
Clary gli si avvicinò, prendendo posto accanto a lui sullo sgabello.
Era arrabbiata e confusa, non sapeva più se quello che provava per Sebastian fosse autentico o solo dettato dal legame che aveva con Jace.
L'unica cosa che sapeva era che per un po' voleva solo spegnere il cervello, chiudere gli occhi e non pensare più a niente.
Piegò la testa di lato, poggiandola sulla spalla del fratello.
-La suoneresti ancora per me?- chiese.
Sebastian aprì di nuovo latastiera del piano, facendo scorrere le dita sulla tastiera e intonando le prime note.
-Dormi, Clary. Questa ninnananna demoniaca oggi è solo per te--Sorpresa! Sono riuscita a pubblucarvi il capitolo stasere anche perché avevo troppa voglia di scriverlo. Questo è il capitolo che più ho amato insieme a quello della loro prima volta e spero piaccia anche a voi. Avevo pensato a questo capitolo da quando avevo visto questo video che mi ha fatta piangere immensamente per giorni (vi ho messo il video come didascalia de capitolo, spero riusciate a vederlo). Comunque, credo che la melodia composta da questa ragazza rispecchi perfettamente il nostro Seb e immaginarmelo mente la suona al piano è stata per me fonte di innumerevoli lacrime.
E niente, ora la smetto. Spero di sapere al più presto cosa ne pensate e vi ricordo che con questo capitolo la prima parte si è conclusa. Mi aspetto di sapere da voi cosa vi aspettare per la seconda parte e se i dubbi suo legame tra Seb e Jace vi sembrano chiariti. E nulla, un bacione come sempre.
-Marts.P.s: ringrazio tutte/i per le 2000 visualizzazioni e per le stelline e i commenti, vi amo troppo sappiatelo. Spero di vedervi anche nella seconda parte <3
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The boy who lost his way.
Fanficff sui Clebastian: -Ma credimi anche quando ti dico che non m'importa se mi dirai di no. Sei mia e non ti lascerò andare per niente e nessuno al mondo. Né orde di demoni inferociti né schiere di Angeli vendicatori riusciranno a portarti via da me. M...