Desiderio.

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-Jace, vorrei averti potuto accogliere in modo diverso ma purtroppo i fatti sono questi. Clary è scomparsa da questa mattina e non riusciamo a localizzarla in nessun modo.-

Jace guardò attonito il suo parabatai prima di scoppiare in una risata priva di ilarità.

-Davvero molto divertente, Alec. In tutti questi anni in cui ti conosco non avevo mai notato questo tuo lato scherzoso, dico davvero.-

Alec scosse la testa, conosceva Jace meglio di quanto conoscesse se stesso e sapeva più di chiunque altro che quando una cosa era troppo dolorosa da accettare, il suo parabatai reagiva così. Un bel sorriso, una battutina e via, la corazza di Jace era ancora salva.

-Davvero ragazzi, in altre circostanze sarei stato al gioco ma ora sono davvero troppo stanco. Clary! Vieni fuori dai, ci sei riuscita! Ci sono cascato in pieno!- urlò lo shadowhuter al vuoto.

I presenti si guardarono tra loro diventando ancora più pallidi di quanto già non fossero prima.

Alec non sapeva cosa fare, sapeva quanto irruento e precipitoso potesse essere l'amico e sapeva che una volta assimilato quello che stava cercando di dirgli, sarebbe uscito dalla porta d'ingresso e nessuno lo avrebbe più rivisto fino a quando Clary non fosse stata di nuovo al sicuro tra le sue braccia.

Si avvicinò ancora una volta a Jace prendendolo per le spalle.

-Jace, mi devi ascoltare, ti prego. So che è difficile da accettare ma quello che sto, stiamo cercando di dirti..- disse voltandosi verso Izzy che lo guardava riuscendo a stento a trattenere le lacrime

-Quello che stiamo cercando di dirti è che Clary è sparita davvero. Sai bene che non mi permetterei mai di scherzare su una cosa tanto importante.-

Il biondo puntò lo sguardo sul proprio parabatai e per la prima volta da quando Alec aveva iniziato a parlare sembrò vederlo davvero.

-Quando...-

-Jace...-

-Dimmi quando cazzo è scomparsa Alec o che il cielo mi aiuti distruggerò questa casa e l'intera città!- urlò strattonando le spalle del parabatai.

Era capitato già diverse volte che Jace perdesse le staffe in quel periodo ma nessuno lo aveva mai visto così accecato dalla rabbia. Le vene del collo gli pulsavano e gli occhi si erano inscuriti assumendo una tonalità che Alec non aveva mai visto.

Quest'ultimo indietreggiò lentamente prima di rispondere.

-Non riusciamo a trovarla da questa mattina. All'inizio pensavamo fosse uscita per una semplice passeggiata ma quando abbiamo visto che non rincasava ci siamo preoccupati sul serio e ho contattato Magnus-

Lo stregone si avvicinò ad Alec e gli posò una mano dietro la schiena con fare rassicurante.

-Credimi Jace- disse Magnus -Ho provato tutti gli incantesimi di localizzazione che conosco ma non c'è stato verso di trovarla. Non solo non si trova più qui a Idris ma nemmeno nel mondo dei mondani.-

Jace crollò accovacciandosi sulle ginocchia e portandosi le mani al viso. Non poteva credere a quello che gli stavano dicendo. Era stato via solo due giorni e in quei due giorni l'unica cosa che contasse davvero per lui era sparita.

-Quindi stai cercando di dirmi che Clary si è semplicemente dissolta nel nulla? È questo quello che mi stai dicendo?- chiese mal celando tutta l'angoscia, la preoccupazione e la rabbia che stava provando.

-Non so cosa ti sto dicendo, Jace.- riprese lo stregone. –So solo che qui Clary non si trova e con le mie capacità possiamo fare ben poco. È un po' come se si fosse gettata in un portale senza visualizzare dove volesse andare e fosse finita nel Limbo. Capisci cosa intendo?-

The boy who lost his way. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora