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Le massaggiai dolcemente il collo e lo mossi guardandola, aggrottò le sopracciglia ed io sussultai, "È normale Justin, stai toccando qualche zona dolente... è addormentata, ma non completamente... sente il dolore"

"Quando la risveglierai?"
"Tra un paio di giorni... so che sembrano tanti Justin, ma voleranno..."
"Voglio solo che torni da me?"
"Come l'ha presa Richard?"

Lo guardai incuriosito, "Io... non lo so, mi sono imposto e non tornerò sui miei passi."
"Capisco.... lei è speciale, l'ho vista crescere ed anche sparire per diversi anni, è come se fosse anche mia figlia.... non c'è mai stato nulla di strano, come invece pensa Max"

"Era solo una domanda Rob"
"E tra te e lei invece?" Bruciai Max con gli occhi e lui sospirò, "Abbiamo passato l'infanzia insieme prima che sua madre la portasse lontana... lei non se lo ricordava nemmeno, ho dovuto dirglielo io."

"Eravate più che amici se ricordo bene..."
"Eravamo fratelli." Notai Max guardarla in modo strano, "A cosa pensi Max?"
"Niente, solo che mi ricordo il giorno in cui la madre la portò via... piangeva a dirotto, ma sua madre era a pezzi più di lei."

"Ha avuto un'infanzia difficile." Guardai Max confuso, "Beh, ha passato la vita lontana dal padre..."
"Parla di prima che se ne andassero." Aggrottai le sopracciglia confuso e frastornato, "Non di sua madre?"
"Pensavo ti avesse detto tutto." Replicò Max.
"So del suo problema di fedeltà, ma nient'altro."

"La madre di Mary ha cercato l'attenzione di Richard dopo il tradimento, lei credeva che avrebbe attirato la sua attenzione... ma lui era arrabbiato a morte con lei."
"E cos'ha fatto?"
"Ha iniziato a bere... pesantemente... e Mary passava tutto il giorno con lei."

Le strinsi la mano guardandola, "Perché ha permesso che andasse via con lei?"
"Altrimenti lei avrebbe aperto una questione legale e lei sarebbe finita in una casa famiglia."

La guardai e le accarezzai la guancia, "Perché non è scappata dalla sua famiglia?"
"Perché le opportunità erano due, e lei ha scelto la più difficile... è maturata in fretta, troppo in fretta ed ha iniziato ad occuparsi di sua madre... una bambina."

"A quanto pare lei è più forte di tutti noi." Commentò Max sospirando, "Vado a prendere una birra, ve la porto anche a voi?"
"Si grazie." Si allontanò e Rob mi mise una mano sulla spalla, "Starà bene... te lo prometto"
"Mi manca così tanto."

"Tornerà da te più bella ed in salute di prima." Annuii e continuai a guardarla, era come se dormisse... pensavo alle sue parole, dovevamo prendere una scelta ed io avevo preso la mia.

Il mio cellulare iniziò a squillare e risposi, "Si?"
"Ciao Justin, come stai?" Jessica.
"Bene, tu?"
"Mi manchi..."
"N-noi dobbiamo parlare.."

"Ti ascolto..."
"Dobbiamo chiuderla..."
"S-se è successo qualcosa possiamo risolverla insieme..."
"Io mi sono innamorato... e...." guardai Mary e sospirai, "Mi dispiace... tu hai sopportato troppo e non avresti dovuto, io ci tengo molto a te... ma mi sono innamorato e voglio lei, solo lei... per il resto della mia vita."

Sentii solo silenzio attraverso il cellulare, non sapevo come l'avrebbe presa... non se lo meritava, si meritava che l'amassi e venerassi come una dea dopo tutte le cose che le avevo fatto e dopo tutti i suoi perdoni.

"Jes... tu sei la persona migliore che io conosca-"
"Oltre a lei..."
"Non voglio che la prendi come una sfida... per me non è un gioco."
"È la ragazza che c'era fuori dal ristorante, vero?"
"Si..."

"Ti chiedo solo una cosa, non aprire con lei una relazione, non se poi la farai soffrire come hai fatto con me."
"Te lo prometto."
"Ci vediamo."
"Ciao." Chiusi la chiamata e guardai Mary.

Lei era qualcosa di indefinito per me, era come lo scrigno di Pandora, ma fuori tirava una lunga serie di cose che me la facevano solo amare sempre di più. Avrei dato la mia vita per lei, e l'avrei protetta a costo di morire io stesso, anche se sapevo che lei non approvava.

"Chi era?"
"Un'amica...." Max mi guardò con un ghigno malizioso stampato sul viso, "Non è come pensi."
"Sai, non ti ho mai detto che mi dispiace..."
"Per cosa?"
"Per Joe.... lo conoscevo poco, ma mi è sembrato uno in gamba sin dal primo sguardo"

"Lo era, era il miglior amico che si potesse desiderare." Annuì lentamente, "Anche lei lo era, da piccoli era la mia eroina.... sai, ho vissuto cose terrificanti nella mia vita e sono scappato.... lei supportava e sopportava la madre cercando di aiutarla in ogni modo possibile. Non è mai scappata, è una roccia e lo è stata per tutta la sua famiglia."

"Già, l'ho notato...."
"Sai, il difetto più grande di Richard è che è sempre stato un grand uomo disposto a tutto pur di aiutare il prossimo e le famiglie in difficoltà come la mia o la tua... ma non è mai riuscito a salvare la sua."
"Infatti credo che aiutare altre famiglie dove lui ha fallito lo aiuti, come se fosse una terapia."

"La realtà era che non si rendeva conto di cosa accadesse attorno a lui, ne era cosciente, ma non riusciva ad agire in alcun modo... aveva dato tutto per Nadine, il suo impero non era nulla in confronto a lei... avrebbe dato via tutto per lei, ma poi è stato ingoiato dalla routine e lei soffriva per le sue azioni, per i suoi affari."

"Perché lui non ha fatto una scelta?"
"Nadine lo amava davvero tanto e lui amava lei, lei sopportava tutto... ma lentamente implodeva."
Guardai Mary, se anche lei stesse lentamente implodendo, e se potesse implodere anche lei per colpa mia.

"Lui era convinto di avere accanto una roccia, ma lei era crollata e tutto divenne orribile... sono stati due anni bui per tutti, Mary lottava come poteva... ma cosa può fare una bambina per una madre è alcolizzata e col cuore spezzato o per un padre devastato dal dolore e distaccato emotivamente?"

"Non avrebbero dovuto mettere lei di mezzo..."
"Justin, il loro amore era leggenda... era diventata quasi una leggenda metropolitana. Sembrava impossibile distruggere la loro unione, ma alla fine si sono distrutti da soli e si sono trascinati con sé la loro bambina innocente."

"Se Mary morisse, Richard...?"
"Non so come la prenderebbe, non so se supererebbe il dolore, ma so che non se lo perdonerebbe mai."
"Ho bisogno di sapere se sei stato sincero con me Robert."

"Lo sono sempre Justin..."
"Come sta realmente lei? Il giorno in cui l'hai messa nel coma lei piangeva... voglio sapere che succede."
"Mary mi ha chiesto di non farne parola.. ma credo dobbiate saperlo, potrebbe morire da un istante all'altro... non abbiamo modo di sapere se i danni sono rientrati"

Rimasi senza fiato e presi subito il telefono per chiamare Herrison.

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