Ero rimasta chiusa tutto il giorno e non mi ero presentata nemmeno a cena.... volevo solo restare sola con me stessa...
Nessuno mi diede fastidio, ma non riuscii comunque a dormire... passai la notte in bianco e rimasi chiusa tutto il giorno lontana da tutti e tutto.... ad ora di cena aprirono la porta e la chiusero.
Io ero in piedi davanti al davanzale che guardavo fuori dalla finestra, sentii un rumore... "Ho le tue medicine..." era Justin, mi voltai e recuperai l'antidolorifico ingoiandolo insieme a dell'acqua.
Annuì e notai che c'era anche un vassoio con del cibo, tornai al davanzale... "Mary..." non dissi nulla, "Parlami..."
"Dimmi cosa ti devasta in questo modo..." mi toccò i capelli e me mi accarezzò, "Dimmi una qualsiasi cosa, anche se mi odi o mi detesti... o se ancora mi ami... basta che dici qualcosa.""Vi odio tutti..."
"Perché?"
"Perché mi trattate come un problema ed io lo odio..."
"Eravamo solo preoccupati per te."
"Non sembrava... per nulla."Le sue mani si misero sulle mie spalle e mi massaggiò dolcemente, "Iniziamo a risentire un po' tutti dello stress... io mi odio il fatto che non riesco a proteggerti.... ogni volta che tu stai male per me è un fallimento e credo che per tuo padre sia un senso di colpa che si aggiunge ad una lista già lunga..."
Iniziò a toccare una zona più rigida e lo capì dal modo in cui trasalii... mosse le dita con più premura sciogliendo i miei muscoli. "Spesso ho la sensazione di essere solo una zavorra."
"La abbiamo tutti a volte, io di non essere in grado di proteggerti e forse tuo padre di essere la causa di tutto questo dolore... forse anche Robert di non averti guarito sufficientemente bene.""Mi manca la mia vita..."
"A me manchi tu..." mi abbracciò da dietro ed io sospirai, "Vuoi un massaggio?" Scosse la testa sorridendo, "No, mi basterebbe un bacio." Voltai la testa baciandogli la guancia, sorrise, "Non intendevo lì"Sorrisi e gli baciai le labbra con dolcezza.... mi strinse a lui e mi rilassai, sentii le orecchie fischiarmi e mi misi una mano tra i capelli, "Piccola..."
"Si?"
"Devo prenderti gli antidolorifici?""No... è solo un calo di pressione..." era il motivo per cui non prendevo antidolorifici, mi abbassavano spesso la pressione facendomi svenire e sentire un disagio terribile.
Improvvisamente sentii diverse vertigini e mi aggrappai a Justin facendolo preoccupare, "Ehi... Mary, cos'hai?"
"S-sto per svenire..." pochi secondi dopo le mie parole svenni tra le sue braccia."Ehi piccola..."
"Mary!" Mi scossero ed aprii lentamente gli occhi, sentii qualcuno stringermi molto forte il braccio ed io mi ritrassi, "Aspetta... ti sto prendendo la pressione."Deglutii e mi guardai il braccio vedendo Robert controllare dei numeri, "Effettivamente hai la pressione molto bassa... è una controindicazione degli antidolorifici, ma possiamo risolvere facilmente il problema."
Prese una bustina piena di rotelle di liquirizia e me la porse, "Se inizi a sentire le orecchie fischiare mangiane una o due... se mai avvertissi subito le vertigini ti lascio delle pastiglie, ma usale solo in caso di estrema necessità."
Annuii e lui mi diede una rotella, la presi mangiandola... "Va bene?" Annuii e solo allora mi resi conto che mio padre era nell'angolo della stanza che parlava sottovoce con Justin....
Lo guardai e Robert mi richiamò a sé, "In questo caso se volessi adempiere delle attività fisiche, sarebbe meglio... ti aiuterebbe con la pressione." c'era qualche accenno di malizia nelle sue parole e capii che si riferiva a me e Justin, mi mise una mano sulla spalla "Non preoccuparti, sono in arrivo buone notizie."
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Revivαl [Jelenα]
Fanfic- Ho imparato che le persone sono messe nelle nostre vite per delle ragioni, diverse ragioni ed anche per insegnarci delle lezioni.- Selena Marie Gomez - Ogni mattino ci svegliamo con un'altra ferita. Segui i tuoi sogni e non lasciare che qualcuno...