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"Speriamo in buone notizie..." Trascinai i miei piedi lungo quel corridoio a malapena illuminato da delle piccole lampadine a led.

"Il signor Herrison ti convoca qui nella sua reggia e tu ti chiedi se sono buone notizie? Io mi chiederei che lavoro vuole affidarti ora." Voltai la testa vedendo il mio caro amico Joe scuotere la testa sorridendo

"Beh, non può mica chiedermi di spazzolargli i pitbull..." Sollevai le sopracciglia scherzando, ma ora il tempo degli scherzi era terminato...

Le nocche di Joe colpirono con determinazione la porta davanti a noi, non attendemmo una risposta ed entrammo andando subito a sederci...

Stava momentaneamente parlando con uno dei suoi damerini, ma più il tempo passava e più mi chiedevo che volesse da me... Insomma, cosa può volere da un cacciatore di teste?

"Scusate se vi ho fatti aspettare... Allora, come state ragazzi?" Sembrava calmo, strano... In genere era sempre super teso

"Stiamo bene, l'ultimo lavoro ci ha stancati... Ma ci siamo ripresi in fretta, cos'hai da offrirci questa volta?" Allungai la mano verso la sua scrivania ed afferrai uno dei suoi cioccolatini rigorosamente rivestiti da una carta d'oro

"Qualcosa di particolare... È un lavoro di grande indiscrezione e dedizione.... Si tratta di un livello molto più alto." Notai una vena del suo collo ingrossarsi, un suo chiaro segno di nervosismo... Lo sapevo perché a me capitava la stessa cosa con una vena della fronte.

"Di chi si tratta?" Intanto uno dei suoi maggiordomi ci servì con del vino rosso d'annata, Joe bevve un sorso ed io intanto finii di mangiare il mio cioccolatino.

"Di mia figlia..." Si alzò e le sue mani si unirono dietro la sua schiena mentre camminava nervosamente verso la finestra.

"Quindi vuoi che io la faccia fuori? Cioè, che noi la facciamo fuori?" Lui mi guardò subito negli occhi con evidente furia... Che diavolo gli prende?

"Certo che no... È mia figlia!"
"Che cosa dovrei fare? Io uccido le persone, quello è il mio lavoro.."

Ero stato abbastanza duro con le parole, ma lui non si irritò più di tanto... Allora era qualcosa di serio.

"Ho sempre amato questa vita, ma quando se la prendono con chi ami per ferirti.... Questo non lo tollero.."
"Vuoi dire che qualcuno cerca di farle del male?"
"Esattamente e non posso permetterlo.."
"E scusa, io cosa centro in tutto questo?"
"Voglio che tu la protegga e che uccida chiunque prova a sfiorarla, anche solo con un dito..."

Mi alzai e mi avvicinai mentre lui era intento a guardare fuori dalla finestra.. "Ti sfugge solo un piccolo particolare... Che io uccido le persone, non le proteggo.."

"Oh, lo so bene... Per questo ti ho detto che sarebbe stato qualcosa di più impegnativo, lei ha qualche base di autodifesa... Ma voglio che lei sia realmente protetta e mi fido delle tue capacità."
"Io non credo sia una buona idea.."

Mi guardò e sorrise divertito, non capii cosa trovasse così buffo... Fece cenno verso la sua scrivania e mi voltai guardandola, ma non vidi nulla di particolare.

"Per certe cose non ci sono ricompense abbastanza alte, ho faticato per raggiungere la tua... Se vuoi rifiutare lo capirò, ma prima prenditi il tempo giusto per sapere che stai facendo davvero ciò che vuoi."

Tornò a guardare fuori ed io mi avvicinai alla sua scrivania, c'era il suo libretto ed iniziai a leggere la cifra... Gli zeri non finivano più..

"Capisco se vuoi ritirarti, in fondo non tutti hanno la capacità di proteggere gli altri... In genere si protegge solo se stessi, so che questa richiesta è davvero alta e se non ti senti all'altezza capirò."

Revivαl [Jelenα] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora