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Sapevo che la pace non sarebbe durata molto, non con Michael come avversario... "Sei silenziosa stamattina." Justin mi baciò la guancia e sorrisi voltandomi e guardandolo.

"Non sapevo ci fosse la sorveglianza in casa di notte." Mi guardò incuriosito, "Si... perché?"
"Perché ieri notte stavo per ammazzarne uno... mi è sembrato Michael."
"Puoi stare tranquilla, qui siamo al sicuro e nessuno e ripeto nessuno ti farà del male."

Annuii e mi baciò la testa con dolcezza. Feci colazione con lui e mi lanciò diverse occhiate.
"C'è qualcosa che devi dirmi Justin?"
"Si, che dopo colazione si fa allenamento."

Sorrisi felice, "Okay..." finii di mangiare e mi cambiai raggiungendo Justin in cortile, "Allora, prima regola nel combattimento è mai distrarsi. Se riesci a distrarre chi combatte con te avrai un evidente vantaggio e dato che sei una femmina direi che hai molte cose con cui puoi distrarre un aggressore maschio."
"E se fosse femmina..."
"Allora dovrai essere più furba di lei... ed anche più forte."

Mi diede dei guantoni e se ne mise due anche lui, "Così non ci faremo male." Annuii e me li misi, "È facile capire dove le persone vogliono colpirti, più dell'ottanta per cento di coloro che vogliono colpirti prima guardano di sfuggita o attentamente il punto in cui hanno intenzione di colpire."

"Okay, quindi è abbastanza facile."
"Non così tanto, devi avere la forza necessaria per respingere un colpo... ed anche le abilità giuste. Io ti insegnerò a parare, ma poi ci concentreremo sul far aumentare il tuo tono muscolare e la tua forza"

"Va bene. Iniziamo."
"Per parare un colpo la scelta migliore è attutirlo ed assorbirlo con gli avambracci." Si toccò e mi mostrò le zone interessate, "Esattamente qui.... se riesci a schivare i colpi tanto meglio, ma sarà una cosa rara se il tuo avversario è sufficientemente abile e se in questo caso si tratta di Michael direi che sarà di sicuro un rivale capace."

"Okay..."
"Puoi anche accelerare il combattimento per evitare di dargli del vantaggio, se vuoi evitare che prevenga le tue mosse e possa difendersi sei libera di usare i gomiti. Sono più duri e fanno più danni. Anche se sono leggermente più sensibili."

Mi sollevò gli avambracci, "Ora attaccherò piano e con lentezza, tu dovrai parare e contrattaccare col gomito in questo modo" mi mostro il movimento ed annuii lasciandolo iniziare. Eseguii tutto con la massima cura e precisione.

"Sei portata... hai tecnica, devi solo migliorare." Sorrisi e continuammo per un'ora buona, ad un certo punto mi afferrò è finii a terra sotto il suo corpo, ansimai spaventata e lui mi baciò la bocca sorridendo. "Ti ho spaventata?"

"Un po', non me lo aspettavo." Sospirai e lui mi baciò ancora, "Scusa..."
"È tutto a posto." Lo baciai e lo sorpresi ribaltandolo sotto di me, sorrise maliziosamente.

"Ora che farai? Mi violenterai?" Scoppiai a ridere e lui rise con me, "Ti piacerebbe eh?" Mi alzai, e lo guardai sollevarsi sedendosi per terra. "Forse..."

"Puoi farmi ciò che vuoi, ma solo se mi prendi." Corsi via e mi guardai indietro vedendolo alzarsi e correre verso di me, finii in trappola contro una parete. Ansimavo ed anche Justin aveva il fiatone, mi sorrise.

"Ora che ti ho presa cos'ho vinto?" Sorrisi e lui mi baciò il collo, accarezzò dolcemente i miei capelli portandomeli dietro le orecchie, "Potrei sculacciarti... o farti urlare fino a perdere la voce..."

Arrossii pesantemente e lui ridacchiò davanti alla mia reazione, "Ma si da il caso che la casa sia circondata di guardie e non voglio dare spettacolo... e so che condividi con me."
"Si. Allora?" Mi baciò le labbra e mi prese imbraccio sorridendo, entrò in camera e chiuse la porta col piede.

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