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Come vi ho promesso, ecco qui il capitolo...

"Mary, ehi..." aprii lentamente gli occhi e cercai di muovere la testa, ma sentii troppo male, "No piccolina, hai il ghiaccio contro la tempia, quell'animale ti ha fatto decisamente male..." mi rilassai e subito sentii Max parlare, "Ma come cazzo siete finiti in una situazione del genere?"

"Justin si sposa..." mormorai sentendo altri frammenti del mio cuore crollare nell'oblio, "Merda... risolveremo tutto... ci va solo tempo." Mi rilassai tutto il pomeriggio cercando di riposare un po', la sera mi alzai per andare a cenare.... notai solo allora che il mio telefono era stato tempestato di chiamate, di Justin e di Jessica... ma che diavolo avevano in mente quei due? Cosa volevano da me? Non mi avevano già ferita abbastanza?

Notai che al tavolo c'era anche la madre di Justin, "Cielo cara, che cosa ti è successo?" Si alzò subito a guardarmi allarmando mio padre, "Mentre ci allenavamo ho preso un albero... incidenti del mestiere." Si calmarono tutti e ci mettemmo a tavola.

"Quindi tuo figlio si sposa, eh?" Chiese Alex cercando di alleggerire la tensione, peccato che, invece, stava creando un'ansia opprimente nel mio petto... "Già, francamente non mi piace per nulla quella Jessica ed è da anni che glielo dico.... l'amore è davvero cieco allora."
Era questo che mi spettava per tutta la serata?... Parlare di Justin e del suo matrimonio felice?

"Anzi, ho saputo che Mary ti ha regalato un viaggio, no?"
"Si..."
"Davvero? Che gesto premuroso." Commentò la madre di Justin, "In fondo siamo praticamente fratelli..." dissi sorridendo, "Andremo in Polinesia."
"A proposito, tra quanto partirete?"

"Quattro giorni... devo ancora preparare le valige."
"Anzi, domani ci sarà una cena con tutti i soci... un bel banchetto elegante ed entrambi dovete venire, siete invitati anche voi se ne avete piacere."  Tutti accogliemmo l'invito e la sera seguente fui il più elegante possibile.

Entrammo tutti nella sala posta in un mega attico dal panorama meraviglioso, mi appoggiai alla vetrata ammirando ciò che mi circondava... "Perché non rispondi alle mie chiamate?" Com'era possibile che ci fosse anche Justin? E fu allora che ricordai che era uno dei soci di mio padre, non volevo nemmeno parlargli, mi allontanai e lui mi prese le braccia.

Le accarezzò dolcemente, "Congratulazioni per il matrimonio." Mi tolsi sentendo anche la mia anima volare via, ora ero qualcosa di inesistente... mi sentivo inesistente.

Mi presi da bere, "Come stai?"
"Come se mi avesse messa sotto un tir."
"Balliamo?" Guardai Alex incuriosita, "Mi stai chiedendo veramente di ballare?"
"Si... in fondo siamo al ricevimento in cui il tuo ex dirà che si sposa e che lascerà questa vita."

Lo guardai sorpresa, "Stai scherzando, vero?"
"Vi chiedo un attimo di attenzione signori..." alzammo lo sguardo vedendo Justin in smoking su una specie di palchetto. "Volevo dire che questa vita è stata parte integrante di me... sin da quando ero bambino..."

Justin mi guardò per un po' e poi riprese a parlare chinando lo sguardo, "Ma vorrei poter avere una famiglia e non sentirla mai in pericolo... per questo voglio annunciarvi e festeggiare con voi il mio futuro matrimonio ed il fatto che ho deciso di uscire da questa vita..." tutti applaudirono e sollevarono i calici per brindare.

Io mi voltai e posai il mio andandomene, scesi le scale in fretta, "Mary, aspetta! Dove vai?"
"Lasciami stare Alex."
"Torniamo su... è pericoloso stare fuori a quest'ora..."
"Io non ho un bel cazzo di niente da festeggiare, potrei festeggiare solo di vivere una vita di merda, ma a quanto pare per questo non si festeggia."

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