Capitolo 8

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Da quel sabato sera, passò una settimana e Alex non ebbe modo di parlare con Noah di quanto era accaduto  in città, lui non faceva altro che evitarlo come la peste e questa cosa gli dava sui nervi!

Perché un giorno si comportava come una persona normale e poi doveva tornare ad essere lo stronzo che lo evitava?!

Sospirò passandosi una mano sul viso, non riusciva a concentrarsi sulla lezione quindi tanto valeva mettersi a guardare fuori dalla finestra, e fu esattamente ciò che fece.

Il suo sguardo vagò per l'enorme giardino;si posò sull'erbetta verde del prato fino a spostarsi sui robusti alberi, ora spogli, per poi essere catturato dal roseto,privo di quei bellissimi fiori (in primavera era uno spettacolo!).

Comunque, non fu il roseto in sé a catturare il suo sguardo, bensì il ragazzo moro che vi camminava all'interno:Noah...

Alex pensò che un'occasione del genere non gli si sarebbe ripresentata nuovamente così, dopo aver ottenuto dalla professoressa il permesso di uscire, si catapultò in giardino correndo più che poteva, con la paura che lui se ne fosse andato.

Quando arrivò, fortunatamente, Noah era ancora li. Stava fumando, lo sguardo perso a contemplare l'orizzonte mentre pensava.

Sembrava un dio greco, cazzo! Un fottuto dio greco!

Si mordicchiò il labbro a disagio per questo suo pensiero, ma anche per ciò che avrebbe dovuto fare di lì a poco.

Come doveva chiederglielo..?

Hey,senti Noah! Ma quegli occhi da brivido da dove li hai tirati fuori??
Scosse la testa. No, decisamente non cosi.

Mentre si stava scervellando, Noah lo aveva notato ed era rimasto come bloccato sul posto. Si, decisamente non si aspettava di vederlo...

Alex prese coraggio e si avvicinò ulteriormente a lui. <<ciao...>>

Noah spense ciò che restava della sigaretta a terra,pestando il tutto con il suo pensante anfibio nero,per poi posare nuovamente lo sguardo su di lui.<<ciao>>gli ripose con un tono di voce quasi freddo.

Bene...fantastico..

<<Come stai..? >>Alex cercava di spezzare quel ghiaccio ma, cazzo non era facile!

<<Da quando ti interessa come sto? >>gli chiese Noah inarcando un sopracciglio.

Alex sbuffo. <<ma perché devi fare così?! >>

Lui si acciglió, probabilmente non capendo cosa volesse dire. <<così come? >>

Come volevasi dimostrare...

<<Perché cambi comportamento nei miei confronti da un giorno all'altro? Un giorno sei stronzo, quello dopo ti comporti quasi come se volessi provare ad essermi amico e quello dopo ancora torni ad essere uno stronzo... Ma che problemi hai?! Ce l'hai con me?! >>sbottò il moro tutto d'un fiato.

Lui restò a guardarlo per poi mordersi il labbro e scuotere la testa. <<non so di cosa parli...mi comporto sempre allo stesso modo, forse sei tu a farti strane idee>>gli ripose in tono derisorio,ignorando volutamente la seconda domanda che il ragazzo gli aveva posto.

Quello fece male.

Lo stava prendendo in giro...lo stava fottutamente prendendo in giro!

<<Eh no bello, non ci provare!>>i suoi occhi se solo avessero potuto, lo avrebbero ucciso.<<non sono io a farmi strane idee ma sei tu che sei bipolare cazzo!>>ringhiò poggiandogli una mano sul petto, spingendolo all'indietro con forza per poi andarsene irritato.

Lo sentí distintamente ridere. Dio i nervi!

Una volta rientrato in Accademia non tornò a lezione, bensì se ne andò in camera.

Si buttò sul letto e prese la sua amata chitarra nera lucida, iniziando poi a suonare una canzone di Ed Sheeran:Photograph.

Non passava giorno in cui non ringraziasse quel rosso per essere diventato un cantante, amava le sue canzoni!

Si perse a cantare per ore dando sfogo alle sue emozioni attraverso la musica, non accorgendosi quasi nemmeno del fatto che, dopo qualche ora,Noah era rientrato in camera.

Il riccio si stese sul suo letto e, anche se cercava di non farsi sentire, Alex aveva notato che ogni tanto canticchiava insieme a lui.

Bipolare...decisamente bipolare!

Quando finí di cantare, Alex ripose la chitarra nella sua custodia e la chiuse con cura; si,ci teneva moltissimo. Chiunque avesse osato solamente sfiorarla, poteva definirsi morto! Su questo non era gentile, toccavi la sua chitarra, bene...o scappavi in Alaska o facevi meglio a nasconderti per il resto dei tuoi giorni!

Comunque, chiuse la custodia e rimise tutto al suo posto sotto il suo letto.

Quando si rialzò, vide Noah che lo guardava. Irritante...<<che cazzo hai da guardare?! >>si era ancora incazzato, parecchio anche.

<<Non ti stavo guardando.. >>

<<Oh ma andiamo, negare anche l'evidenza!>>sbuffò. <<senti, che cazzo vuoi da me eh?! No dimmelo perché non ti sopp-.. >>

Non riuscí a finire la frase perché improvvisamente Noah si alzò dal letto e si avvicinò a lui fino a premere con forza ma contemporaneamente  in modo assurdamente delicato le labbra sulle sue.

Alex sgranò gli occhi, il cuore gli martellava furiosamente nel petto, sembrava volergli uscire fuori dalla cassa toracica.

Strane emozioni gli vorticavano dentro tra il cuore e lo stomaco ma fu solo un momento,però,perché si riprese e lo allontanò bruscamente ansimando. <<MA CHE CAZZO FAI SEI SCEMO?!?! >>urlò non riuscendo ad impedirsi di arrossire.

Lui si sembrava combattuto tra il rimanere serio o scoppiare a ridere di fronte all'espressione del ragazzo, mentre guardava ancora le sue labbra. <<non stavi un attimo zitto,almeno così sono riuscito a farti rimanere senza parole>>disse ridacchiando.

I suoi occhi però gli dicevano tutt'altro, gli dicevano che era da tanto che aspettava quel bacio.

Nephilim-Black Blood  {SOSPESA} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora