Capitolo 2

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Anna si risvegliò abbracciata ad Ignazio, gli era mancato il suo profumo, il suo calore, la sua pelle. SI beò di quel contatto consapevole che al risveglio avrebbero dovuto riprendere quella spinosa questione rinviata la sera prima.

Dopo qualche minuto anche Ignazio si svegliò accarezzando la schiena di sua moglie che ancora stringeva su di lui.

-'Mi dispiace'- disse il tenore stringendo a se Anna -'tu e Caterina siete le persone più importanti della mia vita e non riesco ad immaginarmi senza di voi'- confidò Ignazio senza lasciare Anna -' aiutami a crescere, aiutami ad amare te e Caterina come voi meritate'- 

Anna si alzò dal petto di Ignazio per poterlo guardare negli occhi, occhi bagnati dalle lacrime. 

-'Dobbiamo crescere insieme, dobbiamo insieme trovare un punto di incontro per il bene di nostra figlia e del nostro matrimonio che non sono un vincolo vero? Non siamo una situazione troppo grande?'- chiese lei piangendo mentre riportava  le parole di Caterina e quelle di Ignazio 

-'No, Annarè...siete un dono, il mio dono. '- rispose il marsalese asciugandole le lacrime con i pollici e attirandola a se per abbracciarla e baciarla

Un bacio a stampo che ben presto scomodò le lingue dei due innamorati,Anna si scostò leggermente da quelle morbide labbra per dedicarsi al collo: da sempre punto debole di suo marito

-'Anna giochi con il fuoco'- 

-'voglio scottarmi'- 

A quelle parole Ignazio ribaltò la situazione salendo a cavalcioni sulla sua donna per iniziare una lunga tortura. Iniziò con il baciare l'angolo della bocca e scendere verso il collo fino ad arrivare ai seni che si inturgidirono all'istante provocando un profondo gemito .

-'Non resisto Gnà'- si lagnò Anna mentre si contorceva sotto il tocco passionale del marito che continuò la tortura, infatti mentre con la lingua stuzzicava l'intimità di Anna con la mano si dedicava ai seni

-'sei calda e bagnata'- constatò Ignazio prima di affondare il primo colpo in Anna.

Unirono di nuovo le loro intimità , come la sera precedente, ma stavolta fu diverso. Unirono anche le loro anime, i loro cuori. Si amarono.

Si stavano coccolando quando sentirono la bimba piangere .

-'Vado io'- disse Ignazio desideroso di essere un papà

-'deve mangiare e non credo tu abbia latte nelle tette'- lo canzonò Anna alzandosi e sistemandosi per poi andare dalla bimba.

FU una mattinata di coccole e di amore.

Ignazio non fece altro che giocare con la piccola cercando di recuperare il tempo trascorso lontano. E tra un gioco e l'altro trovava il tempo di coccolare Anna.

-'Vorrei avervi con me per il prossimo tour'- propose Ignazio mentre sbaciucchiava la bimba

-'Gnà..lo sai'- 

-'ho bisogno di avervi accanto. Non voglio rinunciare alla musica ma non posso sapervi lontane da me per mesi'- chiarì il tenore fissando Anna intanto che Caterina era impegnata con un sonaglino

-'potrei raggiungerti per qualche tappa ma non tutto il tour.'- si ammorbidì Anna cercando di capire e accettare nei limiti  il punto di vista del marito che sorrise leggermente riprendendo a coccolare la piccola

Ad Anna non piaceva affatto l'idea di seguire Ignazio durante il tour, troppi viaggi, troppi fuso orari, troppo stress, troppe fan, troppa poca privacy.

Ma non poteva fare altrimenti, voleva salvare il suo matrimonio, preservare la sua felicità e soprattutto far crescere sua figlia con il suo papà che in un anno lo aveva visto si o no per un paio di mesi su tutto un anno. Troppe cose della vita di Caterina erano state ignorate da Ignazio a causa del suo lavoro. Era tempo di fare un piccolo passo verso suo marito.

Per il pranzo andarono al ristorante con i genitori di Ignazio. 

Approfittando dell'assenza di Anna che necessitava del bagno , Caterina intavolò con il figlio il discorso fatto con Anna qualche sera prima.

-'Come va con tua moglie?'- chiese con nonchalance

-'meglio mamma'- sorrise Ignazio

-'Anna non regge  il tuo lavoro'- 

-'Anna non regge la mia lontananza , è diverso'

-'La tua lontananza è legata al tuo lavoro'- continuò la mamma

-'mamma nessuno reggerebbe di crescere una figlia da sola'- intervenne Nina che conosceva la sofferenza di Anna avendone parlato più volte in questo anno

-'e comunque mi raggiungerà per qualche tappa del prossimo tour'- esordì il cantante sperando di mettere a tacere la discussione prima che arrivasse la moglie

-'adoro quella donna e lo sai, amo smisuratamente mia nipote di un amore incondizionato e sai pure questo ma ci sto male quando vedo che lei non capisce le tue necessità'- confidò Caterina accarezzando la guancia del figlio che le sorrise con amore

-'lo so mamma ma è difficile per noi. Vogliamo viverci intensamente ma non possiamo e non dipende da noi. Dobbiamo trovare un compromesso e per ora sembra averlo trovato'- rispose Ignazio ripensando alle parole di Anna di quella mattina.

Caterina stava per rispondere quando tornò Anna e ripresero a mangiare senza più riprendere quell'argomento spinoso. 

La sera i coniugi Boschetto e Nina presero l'aereo che li avrebbe portati nella loro Sicilia.

Anna e Ignazio trascorsero i successivi giorni insieme alla loro figlia ritagliandosi attimi di semplice quotidianità.

Lui era un padre amorevole e un marito affettuoso, lei una moglie innamorata e una madre premurosa. 

In quei giorni non c'era Ignazio Boschetto de Il Volo ma semplicemente Ignazio: un papà che cambiava il pannolino , un papà che faceva il bagnetto, un papà che giocava a terra a fare il cavalluccio. 

Non c'era Ignazio Boschetto de Il Volo ma semplicemente Ignazio: un marito che cucinava per la moglie aiutandola nelle faccende di case, un marito che le preparava la colazione mentre lei allattava la bimba, un marito che desiderava la moglie e la riempiva di coccole eccitanti non appena la bimba si appisolava.

Eccomi con un nuovo capitolo.

Tutto bene quello che si risolve!

Grazie dei commenti e delle letture e delle stelline :) 

Un abbraccio



Posso solo amarti così -(sequel di Hablando de ti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora