Capitolo 4

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Il concerto fu un successone, Anna fu orgogliosissima di Ignazio mentre Caterina, nonostante la piccola età, ammirò incantata il papà spadroneggiare su quel palco insieme agli zii. 

A fine concerto,si ritrovarono tutti nel backstage

-'Allora Annarè? piaciuto il concerto?'- chiese Piero andandole incontro

-'Meravigliosi'- rispose lei sorridente

Intanto la bimba si sbracciò per attirare le attenzioni del papà che stava parlando con Gian del loro duetto.

-'Boschetto junior richiede l'attenzione di Boschetto senior'- disse divertito Michele mentre cercava invano di giocare con Caterina

-'Michè inutile, è innamorata del papà'- lo canzonò Anna guardando con occhi sognanti Ignazio che finalmente le si avvicinava.

Decisero di andare a cenare in un noto ristorante bolognese che aveva riservato per le crew de Il Volo tutta la sala per una maggiore privacy.

Caterina, eccitatissima per la serata, veniva strapazzata da tutti senza mai mostrare segni di cedimento

-'Sarà dura farla crollare stasera'- notò Anna mentre si lasciava abbracciare da Ignazio che le solleticò il collo con il naso

-'la potremmo lasciare a zio Gian e zio Piero mentre io mi dedico a te '- propose con voce sensuale il papà beccandosi un'occhiataccia da parte della moglie 

-'la figlia è tua , Gnà'- lo riprese Gian -'io mi diverto soltanto a fare lo zio bello per qualche minuto '- chiarì il baritono schioccandogli un occhiolino

La cena fu veloce, c'era la stanchezza a farla da padrona.

Il giorno dopo I ragazzi partirono per il loro tour italiano. In non poche date Anna aveva seguito Ignazio rendendolo felice anche se questi continui e frenetici spostamenti portavano la bimba a stancarsi eccessivamente, durante il pomeriggio dormiva poco e la notte si svegliava di continuo. 

Il tour italiano stava lasciando spazio a quello europeo. Anna decise di fermarsi qualche giorno a Bologna per permettere alla bimba di riprendersi da questi eccessivi spostamenti.

-'ma mi raggiungete poi?'- chiese Ignazio giocando con la bimba quando Anna gli disse dei suoi pensieri

-'Appena possibile'- si mantenne sul vago lei

Per la mamma il benessere della bimba veniva prima di ogni cosa

-'Ho bisogno di voi, Annarè'- confidò il tenore -'avervi accanto mi rende sereno e mi permette di dare il meglio'- 

-'e noi abbiamo bisogno di te, amore mio ma la bimba ne sta risentendo. Sono giorni che non dorme bene ed è sempre nervosa. Magari fermandoci un pò si calma inoltre dopo domani ho la visita dal pediatra '

Ignazio non rispose, aveva notato anche lui la bimba più esuberante del solito, aveva notato che la notte lui  si addormentava con Anna accanto e si risvegliava la mattina con Anna invece accanto alla culla a coccolare la bimba che durante la notte si agitava, aveva notato la stanchezza di Anna che non era abituata a questa vita. Aveva notato tutto Ignazio ma le voleva comunque al suo fianco. 

Così poteva fare il papà: poteva giocare con la bimba, cambiarle il pannolino, farle il bagnetto, cantarle la ninna nanna. 

Così poteva fare il marito: poteva condividere con la moglie la sua giornata quando la sera si ritrovavano nello stesso letto, poteva fare l'amore con lei sentendo il calore del suo corpo e non limitarsi a procurarsi da solo il piacere guardando sua moglie dal freddo schermo di un pc.

Dopo cena, Caterina venne fatta addormentare da Anna che la cullava cantandole una dolce cantilena mentre Ignazio ultimava la valigia.

Fatta addormentare la figlia, Anna entrò in camera da letto con un unico desiderio: godersi il marito prima della sua partenza.

Entrò in camera posizionandosi alle spalle del tenore e baciandogli il collo mentre con le mani accarezzava il petto di lui

-'amore '- disse Ignazio con voce roca capendo le intenzioni di Anna che continuava in quella lenta tortura facendo riempire la stanza dei gemiti del marito.

Ignazio si voltò verso la moglie con gli occhi lussuriosi mordendosi le labbra mentre con le mani le tolse la maglia della tuta e il reggiseno per poter godere il contatto con i seni di lei che si inturgidirono al solo contatto.

A malincuore si staccò dalle labbra morbide della moglie per appoggiare la sua bocca sui seni leccandoli e stuzzicandoli mentre con la mani abbassava il pantalone di Anna potendo così di infilare le mani nell'intimità già calda e bagnata della donna facendole nascere un sonoro gemito

-'Prendimi, adesso'- chiese lei già eccitata

-'ho voglia di giocare'- confessò Ignazio sorridendo per la richiesta della moglie

Detto questo fece sdraiare la moglie a letto ed iniziare così un lento gioco di seduzione.

Dopo aver stuzzicato a dovere i seni ormai duri , Ignazio risalì sul collo dove vi lasciò un vistoso succhiotto

-'ora sei marchiata a fuoco, tutti devono sapere che sei mia, Annarè'- 

-'sono tua amore mio, solo tua'- 

-'ripetilo anche a Piero quando ti si avvicina'- rispose Ignazio in un attimo di lucidità facendo un riferimento non velato all'amicizia che la legava all'altro tenore 

-'non ce n'è bisogno '- rispose lei mentre il marito riprese a baciare il suo corpo partendo dal monte di venere fino ad avvicinarsi al nucleo del piacere estremo.

-'non resisto più'- confessò Anna spingendo la nuca del marito verso la sua intimità

-'ancora devo iniziare'- rispose Ignazio sempre più eccitato e bloccando le mani della moglie

Alternò leggeri colpi di lingua a piccoli soffi sul clitoride facendola eccitare ancor di più e bagnare ulteriormente.

-'Gnà ti prego, ti voglio, dentro'- chiedeva ormai sconnessa, preda del piacere che il marito le stava riservando

Ma implacabile Ignazio continuò quella tortura spostando le sue labbra sull'interno cosce di Anna mentre con due dita la penetrava per poi riuscire di nuovo e rientrare ancora.

-'Ignazio, ti prego'

-' adoro sentirmi pregare per darti piacere'- rispose con voce roca dal piacere

Anna ormai era preda del godimento senza mai raggiungerlo davvero quando Ignazio decise di farla  inginocchiare e penetrarla. Finalmente, pensò Anna.

Si concessero al piacere quella sera, l'ultima da trascorrere insieme prima della partenza di Ignazio.

Fecero l'amore, si dedicarono alle coccole, si abbracciarono fino a fondere i loro corpi, si baciarono senza preoccuparsi dell'affanno e delle labbra rosse e gonfie. Si amarono, semplicemente.

Il Giorno dopo Ignazio partì per la Germania lasciando a casa una donna perdutamente innamorata di lui e una figlia che lo adorava. 

Mi scuso per il ritardo  ma non riuscivo a scrivere :(

Grazie per la pazienza, le letture , e stelline ma soprattutto per i commenti che con Gioia leggerò e risponderò ;)

Un abbraccio


Posso solo amarti così -(sequel di Hablando de ti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora