Capitolo 13

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Ignazio si scansò da quell'abbraccio di venuto di colpo indesiderato puntando due occhi color pece sgranati in due occhi color nocciola gonfi e spaventati.

-'cosa minchia hai detto?'- chiese con voce tremante

-'è stato un attimo di debolezza'- tentò di giustificarsi

-'debolezza na minchia'- urlò Ignazio allontanandosi ulteriormente da quella donna divenuta ad un tratto sconosciuta, indesiderata.

-'Ignà perdonami, stavo male e lui stava lì'

-'ed io coglione che lavoravo preoccupandomi per te, un grande coglione sono'- alzò ancora di un tono la voce facendo svegliare Caterina che iniziò a piangere

Anna, asciugandosi le lacrime con la manica della maglia si recò dalla figlia per tranquillizzarla.

Tornata da Ignazio con la bimba tra le braccia, lo ritrovò seduto sul bordo del letto, con le mani nei capelli.

Aveva distrutto un uomo, una famiglia, un amore bellissimo e tutto in un solo attimo.

-'ti prenoto il primo aereo per l'Italia'- spezzò il silenzio lui

-'ti prego parliamone, perdonami'- implorò Anna mentre la bimba giocava con i suoi capelli.

-'non ti voglio qua, non ti voglio vedere.'- chiarì Ignazio senza mai rivolgerle uno sguardo.

Dopo alcuni minuti di silenzio, si rivestì ed uscì da quella stanza lasciando affogare Anna nel suo mare di dolore.

Il tenore si recò in reception sconvolto, sconnesso, incredulo della verità rivelatagli dalla moglie e chiese un'altra stanza a suo nome per quel giorno e ordinò al receptionist di prenotare il primo volo disponibile per l'Italia.

Trascorsero tutto il pomeriggio ognuno immerso nella propria disperazione.

Anna sapeva di aver fatto la scelta giusta ad aver detto la verità ad Ignazio ma sapere di averlo perso le provocava una fitta tremenda al cuore, l'aria le mancava, i battiti saltavano. Osservare la figlia dormire serena e ripensare alle parole e allo sguardo di Ignazio la rese consapevole dell'enorme cazzata commessa.

Prese il cellulare e affidò ad un sms quanto portava nel cuore,consapevole che Ignazio non le avrebbe per il momento dato modo di spiegarsi.

''sono stata una stupida a rovinare la nostra storia per un bacio che non ha contato nulla. Stavo male, mi sentivo sola e trascurata e mi sono stupidamente lasciata andare al primo uomo che avevo accanto quando poi l'unico uomo che avrebbe potuto completarmi eri tu. E' stato solo un bacio senza emozioni, senza sentimenti perchè il mio cuore, la mia mente, la mia anima e il mio corpo sono sempre stati tuoi e saranno per sempre tuoi. Mi sono sentita una merda e continuo a sentirmi tale. Non voglio perdere te , non voglio distruggere la nostra famiglia. Arrabbiati, urlami contro , cacciami via ma poi perdonami e torna da me, torna da noi. TI amo, per sempre tua. Anna''

solo pochi minuti e arrivò la sua risposta. Il cuore in gola e tante speranze che si sgretolarono scontrandosi con 6 misere  parole:

''hai il volo domani alle 10.10''

Tutto era finito, ormai. E con questa triste certezza Anna si lasciò andare ad un pianto disperato.

Intanto nella stanza accanto, Ignazio sentiva i suoi singhiozzi.

Queste maledette pareti troppo sottili sono, pensò il tenore mentre si teneva la testa tra le mani come se fosse un peso di cui liberarsi. E potendolo fare lo avrebbe fatto per davvero.

La sua testa divenne infatti troppo pesante, troppe domande senza risposta, troppe immagini sfocate, troppa rabbia, troppa incredulità.

Come aveva potuto Anna tradirlo mentre lui era a lavoro? Aveva allora ragione sua madre ogni qualvolta lo rimproverava perchè sposatosi  troppo presto. Eppure era certo che lei fosse la donna della sua vita, una donna che nonostante gli avesse giurato amore eterno lo aveva però tradito.

Stava impazzendo, doveva sfogarsi e decise di farlo con il suo amico di sempre. Fece così partire la telefonata.

''Gnà ''- rispose al secondo squillo Piero temendo il peggio

''mi ha tradita''- ebbe la forza di confessare in un sospiro 

Piero decise di fingersi all'oscuro di tutto, se Ignazio ora avesse saputo che lui ne era a conoscenza si sarebbe sentito tradito anche dall'amico ed ora era l'ultima cosa di cui necessitava.

''calmati Ignà, respira e raccontami tutto''

''con il pediatra di mia figlia, si sono baciati''

''mi spiace''

''quel fetuso ha curato mia figlia e voleva prendesi pure mia moglie''- urlò furioso lui cercando di liberarsi di tutta quella rabbia che aveva in corpo

''Anna dov'è ora?''

''in un'altra stanza con Caterina, le ho prenotato il volo per l'Italia. Non la voglio vedere''

''é tua moglie ed ha tua figlia'' - continuò Piero tentando di farlo ragione anche se , conoscendo bene l'amico, sapeva che ora era tutto inutile. 

La rabbia, la delusione e la gelosia di Ignazio offuscavano qualsiasi possibile via di dialogo e comprensione

''se mi amava non mi tradiva''

''Anna ti ama, lo sai''- provò a dirgli Piero -''e sai che la lontananza è difficile da gestire''

''Piero non ''

''non la sto giustificando''- lo interruppe l'amico-''voglio solo ricordarti la verità dei fatti. H baciato un altro, ha sbagliato  e merita la tua rabbia ma non dimenticarti che ti ama. Ti ama tanto. Non dimenticarti che per te ha lasciato il lavoro e la sua città. Non dimenticarti che lei ti ha perdonato quando tu l'hai tradita con Veronica''- 

''Non eravamo sposati, minchia. Non avevamo una figlia''

''ma vi amavate già, Gnà e un tradimento è comunque un tradimento anche se non si è sposati. Le avevi comunque promesso amore.''- rispose Piero alterato dalla mancanza di obiettività dell'amico

''devo andare''- decise di stroncare la conversazione il marsalese

''prometti che non fai minchiate''

''ciao Piè''

''Ignazio Boschetto, nessuna minchiata ne da solo ne con Anna e la bambina'' - lo minacciò Piero consapevole che quando l'amico era arrabbiato era ben capace di commettere qualsiasi stronzata gli passasse per la testa.

E di rabbia in quel momento ne aveva parecchia, mista a delusione e ad umiliazione.

Ignazio staccò quella chiamata più alterato di prima. Piero doveva consolarlo, doveva dargli ragione, doveva dirgli che faceva bene a non voler vedere più quella donna e invece l'aveva difesa riportando a galla un suo vecchio tradimento.

 A sera Anna scese nel ristorante dell'albergo solo per far cenare la piccola, il suo stomaco era sigillato e alla sola vista del cibo un senso di nausea invadeva il suo corpo prepotentemente.

Risaliti in camera, Anna inviò alcune foto di Caterina ad Ignazio sperando di addolcirlo, sperando di creare una falla nella corazza che ora lui aveva creato.

I messaggi furono visualizzati ma non ricevettero alcuna risposta.

Si addormentarono lontani, sofferenti ed innamorati.

A tempo di record ecco il nuovo capitolo.

Non ho commenti, li lascio a voi.

Un abbraccio

Posso solo amarti così -(sequel di Hablando de ti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora